Oggi vi presentiamo l’ultima creatura di casa Specialized, la Turbo Levo SL. Con un telaio simile all’ultima Stumpjumper, la nuova Levo SL ha un look familiare ed un peso di soli 17.5 kg, rilevati personalmente sulla taglia L che ho in prova. Come potete notare dalle foto il tubo obliquo ed il motore sono più piccoli di quelli della classica Levo, tanto da poterla confondere con una bici normale.
Per arrivare ad un peso simile si è scesi con la potenza e la durata della batteria. Mentre la classica Levo e la Kenevo hanno una batteria da 565 Wh, questa si ferma a 320Wh. Specialized definisce i diversi motori “4x you” e “2x you”, cioè 4 o 2 volte te, prendendo come riferimento un ciclista che imprime 240 watt di potenza propria sui pedali.
Dettagli
- Motore SL 1.1 (peso dichiarato: 1.95 kg, 1.1 kg meno del 2.1 di Levo e Kenevo) con 240 watts di potenza e coppia di 35 Nm. È lo stesso della Creo.
- 320Wh batteria interna non estraibile
- Tempo di ricarica di circa 2 ore e 35 minuti
- Batteria supplementare da 160Wh disponibile per €450
- Ruote da 29″
- Mozzi boost
- Ammortizzatore metrico 210mm X 52.5mm
- 150mm di escursione anteriore e posteriore
- Larghezza gomme consigliata: 2.3”
- Ruote da 29″
- Livelli assistenza: Eco, Trail e Turbo, controllabili tramite la Mission Control App
- Peso rilevato taglia L: 17.5 kg
- Prezzo: €8,699.00
Non è automatico pensare che ci siano un motore e una batteria in questa bici…
Come la Levo, anche la SuperLIght ha un comando remoto a manubrio e un display posto sul tubo orizzontale. Tutto il resto delle informazioni può venire visto attraverso la app Mission Control, in modo da avere un cockpit pulito. I due bottoni + e – regolano i livelli di assistenza, indicati dal led rotondo posto sopra l’indicatore di carica della batteria. La bici ha anche un walk mode, azionabile con il pollice premento un bottone posto nella parte bassa del manettino delle assistenze.
Il motore è ben integrato nella zona del movimento centrale, con la presa per la carica della batteria posta sopra il perno principale del classico sistema FSR. Ben pensato il carterino fra carro e triangolo anteriore per evitare che i detriti danneggino il telaio.
Attacco e manubrio in alluminio mi sono piaciuti in termini di dimensioni e angolazioni, anche se non sono veramente leggeri. Ci sarebbe stato bene un manubrio da 800m di larghezza per i miei gusti personali. Le manopole sono fantastiche, le uso anche sulla mia bici personale.
Il reggisella telescopico X-Fusion lavora bene ed è molto rigido grazie al suo diametro di 34.9mm. È abbinato ad una leva manubrio Specialized Command, molto ergonomica e del tutto simile a quella della trasmissione 1x.
Le pedivelle sono delle Praxis in alluminio mentre la trasmissione è una SRAM Eagle GX. Il batticatena Specialized è veramente silenzioso, anche di casa Speci è il guidacatena.
I freni sono degli SRAM G2 RSC con dischi da 200mm e 180mm rispettivamente davanti e dietro. La mescola delle pastiglie è semimetallica, al posto della classica “power”.
Il telaio ha la forma asimmetrica che troviamo anche sulla Stumpjumper. Nella parte inferiore dell’attacco manubrio troviamo un flip chip che permette di variare la geometria fra low/slack e high/steep. Lo spazio sul tubo obliquo è davvero generoso, sia per una borraccia che per eventualmente un ammortizzatore con piggy back.
Le gomme hanno la nuova carcassa Grid Trail (qui il test), più robusta della classica Grid. Troviamo un Butcher all’anteriore e un Eliminator al posteriore, entrambi da 2.3″. Ruote in carbonio Roval Traverse con canale interno da 30mm.
Le sospensioni sono affidate a Fox su tutta la gamma Levo SL. Davanti troviamo una 34 Rhythm, dietro un Float DPS EVOL, con tuning custom “Rx trail”.
Geometria
Le geometrie sono identiche a quelle della Stumpjumper con l’eccezione del movimento centrale, leggermente più alto, per aumentare lo spazio da terra. Le quote sono un po’ sorpassate, con un reach di soli 455mm in taglia L e un angolo sella di 74.6°. Un reach più lungo e un angolo sella più ripido aumenterebbero rispettivamente la confidenza in discesa e le prestazioni in salita. Al momento Specialized non ha ritenuto opportuno aggiornare la geometria come ha invece fatto per la nuova Enduro, seguendo il dogma “SBG” adottato da Transition qualche anno fa.
In azione
Recentemente ho pedalato una ebike molto più pesante e potente di questa, e sono giunto alla conclusione che non ha alcun senso paragonarle. Invece, ho continuato a pensare per chi fosse questa Levo SL. Si trova esattamente nel mezzo fra una mountain bike classica e una ebike classica, sia per il peso che per la potenza e batteria.
Cominciando dal motore, salta subito all’occhio come la Levo SL si lasci pedalare bene anche oltre i 25 m/h o a motore spento. In America è illegale percorrere alcuni sentieri con la ebike, ma questa bici ha una modalità “stealth” per cui i led sono spenti, e a quel punto diventa difficile distinguerla da una bici classica. Il motore non è rumoroso, ma decisamente lontano dall’essere “silenzioso” come dichiara Specialized.
Il trasferimento di potenza è dolce anche quando si smette di pedalare, anche se mi sono trovato meglio nel continuare a pedalare se il terreno lo permetteva, per tenere l’assistenza attiva. Non si ha quell’accelerazione tipica di una classica ebike, neanche in modalità turbo, quando si inizia a pedalare. Nelle sezioni tecniche bisognerà lavorare di più e non si può fare affidamento solo sul motore sul ripido tecnico. In generale, sarà necessario spingere di più sui pedali ed essere più allenati. Il motore risponde ad un range di cadenza molto ampio, non c’è quindi bisogno di frullare per ottenere assistenza.
In generale, il peso contenuto della Levo SL è un toccasana per i muscoli della parte alta del corpo, ma richiede più sudore e fatica, soprattutto nelle modalità eco e trail. Anche a livello di esercizio fisico si posiziona nel mezzo fra una bici classica e una ebike classica.
Per quanto riguarda il feeling su sentiero, malgrado le geometrie datate, ho trovato la Levo SL incredibilmente maneggevole ed eccellente nel suo comportamento. Non era una sorpresa, visto che sono le stesse sensazioni che ho avuto sulla nuova Stumpy. Anche se la sensazione è di essere su una bici relativamente piccola, devo dare credito a Specialized che la geometria è ben bilanciata. Non ero mai riuscito a guidare una ebike in questa maniera, devo essere sincero. È facile da pompare sugli ostacoli, da manualizzare e da girare nelle curve, meglio di ogni altra ebike da me provata.
Tenendo questo a mente, va detto che una trail bike mostra i suoi limiti quando il terreno diventa impegnativo, nel caso della Levo SL anche a causa di alcune scelte di montaggio atte a tenere il peso basso.
Inizialmente credevo che non fosse una buona idea montare una Fox 34 su una ebike, ma questa forcella si è rivelata molto buona e sufficientemente rigida. Bisogna anche dire che, malgrado il suo peso record per una ebike, la Levo SL è comunque più pesante di una bici da DH di coppa del mondo, motivo per cui avrei messo un ammortizzatore con piggy back per uny migliore gestione del calore durante le lunghe discese.
In generale le sospensioni si sono comportate bene e il tuning è ben centrato sulla tipologia di bici. La mia lamentela maggiore proviene dai freni SRAM G2, decisamente sottodotati per questo mezzo. I Code RSC pesano solo 76 grammi in più al paio e sarebbero stati una scelta migliore. In una discesa della mia zona, di circa 300 metri di dislivello ma molto ripida (sviluppo sotto 1,5km), con i G2 ho avuto i miei bei problemi a controllare la bici.
Detto questo, il resto del montaggio è ben pensato, e le ruote sono fantastiche. La ciliegina sulla torta sono il multitool SWAT CC e il portaborraccia di casa Specialized.
Conclusioni
Alla fine del test ancora non sono sicuro per chi sia stata pensata questa bici. Recentemente ho comprato una ebike per motivi di praticità: manutenzione sentieri, scatto fotografie con uno zaino pieno di materiale fotografico molto pesante, giri veloci quando non ho molto tempo. La Levo SL non si adatta veramente a nessuno di questi scopi, ma è innegabile che è una meraviglia tecnica e un mezzo molto performante che farà gola a molti. Forse è il mezzo adatto ai dentisti che vogliono allenarsi di più che con la loro ebike normale?
Una cosa è certa: Specialized continua ad innovare nel campo ebike, rompendo gli schemi e creando nuove categorie. Se una ebike classica è “troppo” per voi e vi sentite impacciati con oltre 20 kg sotto il sedere, ma desiderate un po’ di assistenza, allora questa bici fa per voi. La sua agilità e il peso molto contenuto vi faranno dimenticare di non essere in sella ad una normale MTB da trail più spesso di quello che credete.
Prezzi e montaggi
Potete trovare tutta la gamma e i montaggi della Levo SL qui.
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