Olympia Carbo Edge

Nuova Olympia Karbo Edge in test

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Olympia ha presentato la nuova Karbo con motore Oli Edge a dicembre 2022. Una mullet con 160mm di escursione anteriore e posteriore, triangolo anteriore in carbonio, carro in alluminio, batteria da 900Wh estraibile e motore Oli Edge con coppia massima di 90Nm.

Qui di seguito trovate la presentazione e il test in formato video, più sotto i dettagli con foto e testo.

Geometria Olympia Carbo Edge

Disponibile in tre taglie, ho optato per la M/L e mi ci sono trovato bene. Sono alto 179cm e ho una distanza sella – movimento centrale di 74cm. La geometria è ben bilanciata, con un carro lungo il giusto per una ruota da 27.5″ al posteriore di modo che l’anteriore stia attaccato al terreno anche sul ripido. L’angolo sella di 77.5° aiuta in questo frangente.

Da notare che il carro diventa più lungo nella taglia L/XL.

Il design dell’Olympia Carbon Edge è accattivante anche grazie a come l’ammortizzatore posteriore è posizionato: il tubo orizzontale ha un buco in cui alloggiarlo.

Olympia Carbo Edge

Olympia ha scelto di usare cannotti sterzo da 1.5″ per aumentare la rigidità dello sterzo. Sulla bici in test la forcella ha il classico cannotto conico 1.5-1.8″, ma nei negozi trovate la versione giusta.

Olympia Carbo Edge

La batteria da 900Wh, sviluppata da Olympia, è estraibile e caricabile anche separatamente dalla bici. Vi rimando al video per le operazioni di smontaggio, molto semplice ed intuitivo.

Olympia Carbo Edge

Prima di poterla staccare, è necessario sbloccarla tramite una chiave.

Olympia Carbo Edge

Il peso della batteria è di 4.7kg, identico a quella della Canyon Spectral ON che ho provato qui. Diversa è la forma: la batteria della Karbo è più corta e più alta.

Il motore Oli Edge è molto “pieno” nella sua spinta ad ogni cadenza, e mi ha ricordato molto il nuovo Bosch. Ha 6 livelli di assistenza, di cui gli ultimi tre adattivi (in stile Emtb di Bosch). Il 5R ha la particolarità di rilasciare subito tutta la potenza appena si spinge con i pedali. Compatto e ben integrato nel telaio, anche perché la forma della batteria non ha costretto Olympia a girarlo.

Non esiste al momento un’app Oli per personalizzare i livelli di assistenza. D’altro canto il display è ben leggibile in ogni condizione di luce e offre moltissime informazioni.

Il livello di carica della batteria è indicato da 5 tacche, manca dunque un’indicazione precisa fin quando non verrà pubblicata l’app.
Ho trovato molto strano che il sistema si spenga da solo solo dopo 4 ore dall’ultimo impulso. I canonici 10 minuti avrebbero più senso, anche se a livello pratico non cambia niente, perché rimane accesa solo la luce del display.

Il comando remoto è facile ed intuitivo da usare. Oltre ai due bottoni per regolare l’assistenza e far partire il walk assist tenendo premuto quello inferiore per un paio di secondi, troviamo un altro bottoncino in basso che cambia le schermate del display.

Lo skid plate è massiccio e robusto.

Parlando del montaggio e del peso, vale prima la pena citare il prezzo di listino dell’Olympia Karbo Edge: 6.850€.
Il peso della taglia M/L sulla nostra bilancia è di 26kg con i pedali, non certo un peso piuma. D’altro canto abbiamo una gommatura massiccia da 2.8″ e 2.6″ rispettivamente al posteriore e all’anteriore, ed un montaggio non top di gamma che influisce sui grammi.

Ne abbiamo parlato proprio qualche giorno fa: servono veramente i copertoni da 2.8″ al posteriore? Sono convinto che un 2.6″ sarebbe più che sufficiente per avere un buon grip in ogni situazione, aumentando la precisione di guida e la tenuta soprattutto sul bagnato e sul fango. Personalmente andrei di 2.4″ davanti e dietro.

I freni Shimano BR-MT6120 fanno bene il loro lavoro, così come il cambio Sram GX Eagle con comandi SX e cassetta Sram PG1210 (11/50), pur non essendo top di gamma.

A tal proposito, neanche la forcella ERA dell’italiana EXT è top di gamma, infatti non è quella che trovate nei negozi, in compenso è ben sostenuta e sensibile ai piccoli urti. Era la prima volta che la provavo e ne sono rimasto piacevolmente colpito.

Ha un blocco che si attiva girando il pomello destro in senso orario. Non l’ho mai usato.

Il carro posteriore lavora altrettanto bene, coadiuvato da un Rock Shox Super Deluxe Select+. In particolare mi è piaciuto il fatto che non si affondi nel sag, aiutando molto sul ripido. La Karbo ha un carattere sportivo, non aspettatevi un divano sfondato che si mangia via tutto. Una scelta azzeccata per mantenere la bici vivace malgrado il peso.

Si tratta di un quadrilatero con giunto Horst. Notare il carro in alluminio.

Il passaggio dei cavi interno alla serie sterzo complica la vita in fase di manutenzione e non so cosa porti veramente di positivo a livello estetico. Di sicuro c’è che le aziende risparmiano costi negli stampi dei telai perché non devono prevedere più i buchi laterali.

125mm di escursione sono troppo pochi per un reggisella telescopico di una taglia M/L. Ce ne vorrebbero almeno 150mm.

Per chi è l’Olympia Karbo Edge?

Per chi ama fare lunghi giri su e giù per i monti senza patemi d’animo sulla durata della batteria e senza doversi scarrozzare una full power in modalità Eco. Il peso si sente, in particolar modo in discesa, e richiede di una fase di adattamento per abituarsi a come buttare la bici in curva e quando e come frenare.

Vale la pena spendere soldi per alleggerirla? Probabilmente no, perché sale molto bene grazie alla geometria e alla cinematica azzeccate, a cui si unisce un motore potente e che spinge ad ogni cadenza. A tal proposito, se avete paura di rimanere a piedi in caso di guasti, Oli è un’azienda italiana e dunque, se avete comprato la Karbo in Italia, non dovreste aver problemi di sorta.

Olympia Cicli

Commenti

  1. Troppi lati oscuri: la batteria da dove viene, da chi è assemblata, che celle usa (da noi ci si chiede se è fatta da Bepi Sugaman) è integrata in un sw di diagnosi OLI (se esiste) e i rivenditori ne sono in possesso, uno straccio di applicazione quando sarà disponibile (tra 1 anno, 2, mai). Montaggio basico che va valutato con il passare del tempo, incognite troppo importanti...
  2. I freni slx li sto usando e stanno andando meglio di xt 4 pistoncini , più costanti
    Non avranno possibilità di regolarli al volo ma funzionano quindi li regoli una volta ogni tanto e stop
    Se i freni necessitano di continue regolazioni vuol dire che non son stato progettato a modo
  3. @marco , per questa tipologia di mezzi Trail ( non certamente enduro ! ) ed avendo provato sia la Karbo che la Wild sul medesimo sentiero, anche se in condizioni diverse, cosa ritieni sia più appropiato : una mullet con sezioni generose oppure una full 29 con copertoni rinforzati da 2.4/2.5 ?
    Da Olympia hanno dato qualche spiegazione circa la scelta di una escursione del reggisella di soli 125 mm ?
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