Shimano comunica i nuovi provvedimenti contro le modifiche di motori e centraline nel comunicato che segue.
L’arrivo sul mercato della nuova piattaforma Shimano Steps di seconda generazione introduce nuovi sistemi di rilevamento dei tentativi di modifica hardware e software non autorizzati.
Tali misure sono volte a garantire l’inviolabilità della Drive Unit e assicurare che il suo utilizzo avvenga sempre secondo le norme vigenti e le specifiche Shimano, al fine di garantire la sicurezza e l’incolumità del cliente finale.
Per questi motivi, le nuove unità motore DU-EP801 e DU-EP600 sono dotate di un sistema di protezione anti-modifica che rileva la presenza di sistemi di tuning sia meccanici sia software, ed in caso di rilevamento segnalerà l’attivazione della “safe mode” con una specifica indicazione di errore: E299.
Una volta attivata la “safe mode”, il motore non tornerà in funzione finché Shimano Italia non provvederà a disattivare questa modalità e a ripristinare il corretto funzionamento.
La procedura per richiedere la disattivazione della “safe mode” è la seguente:
– dovrà essere aperto un ticket di “Riparazione a pagamento” su ASDP;
– il dipartimento di Assistenza Tecnica procederà con un controllo della richiesta e l’invio del preventivo.
– in caso di accettazione, verrà inviata una email contenente la lettera di reso e la procedura da seguire per far pervenire il motore presso Shimano Italia, Strada Sempione 197, 20016, Pero (MI);
La rimozione della “safe mode” potrà essere effettuato un numero limitato di volte.
Dopodiché non sarà più possibile ripristinare il corretto funzionamento del motore e pertanto sarà necessario acquistare una nuova Drive Unit.
L’avvenuta modifica di un motore comporta la perdita di qualsiasi diritto di garanzia, anche a seguito del ricondizionamento del componente da parte di Shimano.
Shimano si schiera contro qualsiasi tipo di modifica delle e-bike e dei sistemi di trasmissione delle e-bike, ad esempio per aumentare le prestazioni o la velocità massima. L’uso di bici truccate sulle strade pubbliche può condurre non solo a problemi tecnici, ma anche a gravi conseguenze legali. I kit per truccare le bici ed effettuare altre manomissioni possono danneggiare il sistema di trasmissione e la bici stessa. Gli utenti rischiano di perdere la garanzia e di invalidare i relativi diritti. Se si verifica un incidente con una e-bike truccata, questo può tradursi in elevati risarcimenti per responsabilità civile e in un procedimento penale.
Voi ragionate su app che ad oggi vanno bene e sembrerebbero consolidate, ma se fanno una proibizione non possono mica fare figli e figliastri.
PS, certe app sono più collaudate di quelle originali.
Se invece testardi si vuole comunque intraprendere la strada legale, mettete in conto che quel "blocco" può benissimo essere interpretato come "protezione" del sistema. E qui dite addio alle vostre ragioni