Ebike leggera contro Ebike pesante

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Sabato scorso si è tenuto il match Orbea Rise VS. Cannondale Moterra, sui trail teatro di gare EWS-E del comprensorio di Finale Ligure. Un grande grazie va a Alexg83 che si è prestato a questo confronto e sportivamente si è messo alla prova su questi trail molto impegnativi.

Configurazione Bici

Cannondale Moterra Neo carbon 2 completamente stock, Bosch CX Smart batteria da 750Wh, gomme con camere d’aria, pedali flat; per un peso complessivo di 25,41 kg.

Orbea Rise M20 super upgradata con Fox 36 da 150mm, ammortizzatore con piggi, gomme tubeless con inserto, ecc.(Alex sarà più dettagliato), motore Shimano EP8 RS profilo 2 65Nm, batteria da 360wh + extender da 250Wh (610 Wh complessivi): pedali con aggancio; per un peso complessivo di 21.55kg.

I Rider

Io 49 anni, 67kg, marsupiato flat.
Alex 39 anni, 65kg, zainato clip.

Entrambi allenamento discreto, Alex leggermente in calo di forma (il cardio lo confermerà)

Svolgimento del giro

Prima della partenza abbiamo verificato la carica della batteria, Moterra 100% e Rise 91%.

Siamo partiti da quota 150m slm percorrendo una strada da prima asfaltata e poi sterrata, molto scorrevole con pendenza media intorno al 10%, Alex utilizzando Eco e Trail a seconda delle pendenze e velocità di crociera ed Io utilizzando esclusivamente Tour+.

Raggiunta la cima  posta a quota 855 m slm, e percorso un dislivello di circa 700 mt d+, le batterie erano:
Moterra 81% (-19% di 750Wh)
Rise 65% (-26% di 610Wh)

Durante la salita avevamo constatato un consumo istantaneo pressoché analogo, però con un maggiore dispendio di energie fisiche da parte di Alex.

Dopodiché abbiamo affrontato una breve discesa e la prima vera salita uphill di livello, un breve ma ripido strappo su trail dove si sono cominciati a vedere le differenze di spinta dei due motori, il Bosch potente e in alcuni momenti esuberante nella modalità eMTB per il fondo umido e a tratti scivoloso; e la Rise più pacata con Alex sempre alla ricerca del rapporto giusto per mantenere una cadenza corretta.

Raggiunta la seconda vetta ci siamo buttati sulla prima vera discesa, un trail naturale su rocce dove era fondamentale mantenere l’equilibrio su fondo viscido. Poi una breve risalita su una sterrata facile, arrivati in cima, ci aspetta un bel trail in discesa semi lavorato con tante curve in sequenza, qualche tornante, e brevi tratti rocciosi e tanti rilanci nel complesso un trail medio facile, molto vario e impegnativo se si voleva mantenere un buon ritmo.

Nuova salita su carrabile molto ripida, roba da fuoristrada vero, anche qui Alex con la Rise non ha avuto problemi pur incominciando ad accusare maggiore fatica. A metà salita c’è una breve rampa estrema resa complicata dal fondo umido, risultato Moterra è arrivata in cima, Rise no, nonostante diversi tentativi.

In cima alla salita dopo 1050 mt d+, la situazione della batteria era la seguente:
Moterra 65% (-35% di 750Wh)
Rise 51% (-40% di 610Wh)

Il chiaro recupero della Rise è dovuto al fatto che con la Moterra ho beneficiato abbondantemente della modalità eMTB.

Dopodiché abbiamo affrontato un altro trail scorrevole con molte curve e sponde su fondo compatto e lavorato, per esaltare le capacità di guida dei rider e le doti telaistiche delle bici. Entrambi le bici hanno dimostrato una guidabilità di alto livello nei continui cambi di direzione.

Ed ora ci aspettava un altro trail uphill, ripido con diversi tornanti su un fondo compatto e qualche radice affiorante, anche qui la Rise è salita sfruttando l’assistenza Boost in mod.2, con molto impegno fisico da parte di Alex, con il cardio che segnava valori da infarto. Il trail uphill continua in una mulattiera molto scassata, non particolarmente ripida, ma talmente viscida in alcuni tratti, che ci ha costretto a spingere la bici.

Ed ora la salita regina di questo giro, un sentiero di “montagna” mezzacosta con alcuni passaggi su roccia a taglio, che fu designato come Power Stage in una gara EWS-E. E qui si sono visti i limiti tecnici della bici (Rise) e fisici di Alex che arrivato a questo punto era praticamente bollito (parole sue), con il cardio che segnava 191bpm :scream:.

Su questo tipo di trail è fondamentale avere un motore elastico, anzi esplosivo, che risponda prontamente alle variazioni di ritmo per affrontare gradini e ostacoli di vario tipo, è chiaro che in questa situazione il Bosch ha una marcia in più e non basta la leggerezza della Rise a compensare le differenze di erogazione tra i 2 motori.

Arrivati al rifugio per rifocillarsi e recuperare le forze avevamo percorso 1350 mtbd+ su salite impegnative, la situazione batteria era la seguente:
Moterra 51% (-49% di 750Wh)
Rise 37% (-54% di 610Wh)

Come potete notale dopo le salite più impegnative dove Alex ha utilizzato maggiormente l’assistenza Boost ed io ho continuato in eMTB, il consumo medio è nuovamente molto simile.

Dopo il pranzo abbiamo affrontato l’ultimo breve trail uphill, che presenta un attacco iniziale molto ripido e tecnicamente complicato, anche qui Moterra sale al pelo, Rise no, nonostante i ripetuti tentativi. Va detto che Alex, nonostante la pausa era veramente stremato, ma non si è tirato indietro anche in questa prova.

Alex sull’ostacolo

E qui iniziamo la lunga discesa che ci riporterà a valle, trail veloci e lavorati con alcuni salti e tratti ripidi. Non eccedendo con le velocità, entrambe le bici si sono comportate molto bene rivelandosi stabili e affidabili anche su fondo umido a tratti infido.

Cambia il fondo, e affrontiamo l’ultima breve discesa su fondo friabile con sottofondo roccioso, qui possiamo lasciar correre le bici che da trail purosangue si lasciano condurre con leggerezza e dinamicità (almeno la Moterrao_O)

Si corre!

Giro terminato!  24 km ~1500mt d+, di cui la metà su trail uphill impegnativi, consumo finale:
Moterra 40% (-60% di 750Wh)
Rise 28% (-63% di 610Wh)

Considerazioni finali

La principale differenza di prestazione tra le due bici è data dall’erogazione del motore, con la Rise bisogna concentrarsi a mantenere una cadenza corretta e proficua andando a compensare la carenza di potenza del motore con la spinta muscolare, invece con la Moterra ci si doveva preoccupare principalmente della scarsa trazione sul fondo viscido che in alcuni casi mi ha costretto a rinunciare ad affrontare gli ostacoli che normalmente supero.

Chiaramente il consumo dei due sistemi è fortemente influenzato dalla modalità utilizzata e dai percorsi affrontati, il linea di massima con la Rise sempre in modalità 2 e utilizzando spesso assistenze trail e boost i consumi sono simili.

Aldilà della differenza di allenamento dei rider, siamo concordi che utilizzare la Rise comporti un maggior dispendio energetico rispetto ad una bici con motore realmente full e batteria più capiente. Da notare la differenza di frequenza cardiaca rilevata tra Me in verde e Alex in arancio

Non avendo provato la Rise in discesa non posso esprimermi sulle doti della stessa, però vi posso anticipare che un progetto con geometrie bilanciate come Moterra sicuramente maschera molto bene il peso segnato dalla bilancia.

Ed ora il mio personale giudizio sull’Orbea Rise, la bici è fatta molto bene si nota l’attenzione per il dettaglio e la cura delle rifiniture, è un progetto molto sensato, per via della batteria modulabile e della ricerca della leggerezza, però credo che debba essere ancora affinato. Questa categoria si sta  affollando di competitor molto agguerriti e l’idea di un motore full Power depotenziato ma pesante, un domani potrebbe non essere più all’altezza rispetto a quello che offre il mercato.

In sintesi

  1. La Rise va come una full power? NO
  2. La Rise consuma meno di una full power? Dipende
  3. Posso fare giri lunghi con la Rise? SI
  4. La leggerezza della Rise colma la differenza di capacità della batteria rispetto alle full power? Assolutamente NO
  5. L’extender è necessario? Solo se volete spremerla al massimo.
  6. La Rise è adatta alle competizioni di enduro elettrico? NO
  7. La Rise è l’anello di congiunzione dei due mondi? Forse Si, ma con alcuni compromessi.
  8. Sostituiresti la tua full power con una Rise? NO
  9. Sostituiresti la tua MTB con una Rise? NO
  10. Acquisteresti la Rise come unica bici? NO

Commenti

  1. Pietro.68:

    si ma quanto dislivello? 100.000
    Eh magari, non sta a credare ciò...effettivamente il rapporto Km/Dislivello è interessante ma pippa ero e tale rimango.
    Ma me ne sono fatta una ragione: esco quando posso, quando ne ho voglia e con i miei tempi e ritmi. Non so che VAM riesca a tenere, non so quanti watt spingo e sinceramente mi interessa poco.
    Diciamo che la qualità di un' uscita non la valuto in rapporto ai km, ai tempi, al dislivello ma ad altri fattori che sono difficilmente misurabili...ci metto tanto entusiasmo "giovanile" !

    ;)
  2. Fabrizio61:

    Complimenti per la disamina.
    Posso chiederti se la Rise ti soddisfa perché la hai "endurizzata" o se era soddisfacente anche "di fabbrica" ?
    Te lo chiedo perché dopo 2 anni di full (crafty) ho noleggiato una Rise a Finale e facendo dei sentieri che scendono da base Nato in qualche tratto rimpiangevo la Mondraker. Per me,un po' nervosetta
    prima della rise avevo la mondraker crafty xr, che ho dato in permuta per la rise, dopo averla ovviamente provata. la rise con le impostazioni di fabbrica non l'ho provata, xchè quella del test aveva montate forca 36 160mm e ammo dpx2 fox; ho deciso di mettere un ammo a molla e-storia (per me il top assoluto); ammorbidisce il carro e guadagna se un pò di corsa di ammo. Adesso io mi ci trovo benissimo; per me (e ripeto x me) la la crafty è una bici fantastica, un vero carro armato che deve essere lasciato correre senza tante paranoie e ci devi stare tanto sopra; ma la rise risulta più divertente in discesca, non lenta ed impacciata come può risultare in alcuni frangenti la xr; così come l'ho resa io la vedo come la bici totale, con cui, entro i miei limiti, ci faccio tutto; stiamo parlando di 2 bici straordinarie, qui si ovviamente si sposta sulle preferenze personali
  3. yura:

    Eh magari, non sta a credare ciò...effettivamente il rapporto Km/Dislivello è interessante ma pippa ero e tale rimango.
    Ma me ne sono fatta una ragione: esco quando posso, quando ne ho voglia e con i miei tempi e ritmi. Non so che VAM riesca a tenere, non so quanti watt spingo e sinceramente mi interessa poco.
    Diciamo che la qualità di un' uscita non la valuto in rapporto ai km, ai tempi, al dislivello ma ad altri fattori che sono difficilmente misurabili...ci metto tanto entusiasmo "giovanile" !

    ;)
    hai voglia, visto il portage che ti fai i tui 1000 km se li calcoli solo quando fai toccare la ruota a terra mi sanno un po' di quando hanno chiesto, alla fine della maratona, ad Abbebe Bikila quanti km avesse nelle scarpe e lui disse "pochissimi" cribbio, aveva corso sempre scalzo e le prime Superga le aveva avute pochi giorni prima.... :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy:
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