Power is nothing without control … così recitava un famoso spot più di 25 anni fa che da allora entrato nel linguaggio comune. Pirelli non ha bisogno di presentazioni, la sua storia è intrisa di successi sportivi e commerciali in ambito auto e moto. Da qualche anno si è affacciata nel mondo bici, dapprima nel segmento strada e successivamente in ambito MTB ed eMTB. заказать именную дебетовую карту онлайн
Diversi mesi fa ho ricevuto una coppia di Pirelli Scorpion E-MTB S (29″ x 2.6″), che ho montato sulla mia bici ed ho utilizzato per lungo tempo, per avere la possibilità di metterli alla prova nelle più svariate condizioni e con diverse temperature atmosferiche, dal caldo estivo alla gelo invernale, potendone valutare nel tempo sia il consumo che il degrado di prestazioni.
Analisi Statica
La prima cosa che salta all’occhio prendendo in mano la Scorpion E-MTB è la consistenza della carcassa con inserto Hyper Wall sui fianchi: è davvero spessa e robusta, e si estende dal cerchietto fino a dove iniziano i tasselli. La seconda è l’altezza e la forma dei tasselli, i centrali ampi e con rampe smussate per favorire il rotolamento e i laterali disposti sfalsati per aumentare la superficie di contatto con il terreno in fase di curva. La Scorpion S è il modello con la tassellatura più aggressiva, indicata per terreni difficili, da ghiaiosi inconsistenti a fangosi, ma adatta anche a terreni aspri e rocciosi come quelli liguri. Questa gomma è adatta sia per un uso anteriore che posteriore e Pirelli consiglia di usarle in coppia per avere il massimo bilanciamento di prestazioni.
Montaggio e smontaggio
Ho montato le Scorpion S su una coppia di cerchi in carbonio con canale interno da 30mm senza problemi, mi sono aiutato solo con una levetta in plastica per agevolare l’inserimento sul cerchio degli ultimi centimetri di tallone. Non è stato necessario nemmeno utilizzare il compressore d’aria per far tallonare la gomma, ma è bastata una semplice pompa da pavimento. Anche per lo smontaggio non ho avuto particolari difficoltà, nonostante la spalla rinforzata sono riuscito in pochi istanti a fare stallonare il cerchietto e togliere la gomma.
Il montaggio è avvenuto tubeless inserendo circa 80ml di lattice, che ho trovato ancora liquido dopo circa 6 mesi, questo a dimostrare la buona sigillatura della cercassa già in origine. Al principio la pressione di gonfiaggio era stata impostata a 1.3 bar all’anteriore e 1.5 bar al posteriore, ma durante il test è stata abbassata di circa 0.2 bar per sfruttare meglio la deformazione della carcassa, che con pressioni più elevate risultava un poco troppo rigida per il mio stile di guida e il mio peso (70kg). Per non falsare le sensazioni derivanti dalle gomme non ho utilizzato nessun tipo di inserto.
Scheda tecnica e prezzo
- Dimensione nominale: 29″ x 2.6″
- Dimensione effettiva: 64mm alla carcassa – 67mm al tassello
- Peso dichiarato: 1330 g
- Peso rilevato: 1321 / 1330 g
- Carcassa: Hyper Wall – 60 tpi – rinforzata specifica per e-bike
- Mescola: Smart grip compound +
- Cerchietto: Pieghevole
- Prezzo di listino: 69.90€
In azione
La prima cosa che ho notato è stata una certa rumorosità in rotolamento causata dalla durezza tasselli e dalla rigidità della carcassa. Specialmente in discesa è ben avvertibile l’impatto della gomma sulle asperità del terreno. La primissima impressione non è stata buona, temevo che la mescola così dura, studiata per le lunghe percorrenze, fosse carente di grip, ma mi sbagliavo!
Archiviata la prima impressione, ho cominciato a conoscere queste gomme e ad apprezzarle, trovata la giusta pressione, come descritto nel paragrafo precedente, il feeling è migliorato e sono arrivate le prime soddisfazioni.
Nonostante il peso ed il volume, questa coppia di gomme ha dimostrato un buon rotolamento, sicuramente la scorrevolezza non è una delle caratteristiche migliori, ma nel complesso si è difesa bene, su asfalto in pianura si riescono a mantenere traquillamente medie superiori ai 25kmh con un apporto sui pedali di circa 150/170W da parte del rider.
La scorrevolezza sul trail risulta leggermente penalizzata dalla durezza dei tasselli, che trasferiscono alle braccia maggiori vibrazioni. In compenso, una gomma così strutturata offre una maggiore percezione del terreno, che amplificherà le sensazioni di guida, rendendo le reazioni della bici più prevedibili. La mescola Smart grip compound + studiata per queste gomme ha saputo unire un grip di alto livello ad una durata da primato.
Salita
In questo ambito si valuta principalmente la trazione offerta dalla gomma posteriore e dalla direzionalità della gomma anteriore.
Potendo tenere una pressione più bassa della norma, la Scorpion S offre una trazione eccellente su qualsiasi fondo, la carcassa assorbe bene le asperità senza torcersi, anzi reagisce agli urti favorendo il galleggiamento, in pratica è come avere un inserto incorporato. Sulle classiche, viscide mulattiere liguri ha mantenuto un grip da primato, rimanendo sempre ben aderente al terreno. Le ho utilizzate anche su terreni fangosi e grazie ai tasselli alti, rigidi e spaziati, che si conficcano nel terreno agevolmente, sono sempre riuscito a cavarmela anche su pendenze davvero impegnative.
All’anteriore la direzionalità è sempre piuttosto buona, anche nelle curve più strette, difficilmente la gomma perde la linea desiderata. La dimensione molto generosa penalizza leggermente la precisione nei passaggi più stretti.
Discesa
In questo ambito mi focalizzerei principalmente sul grip in frenata, e sulla tenuta in curva.
Al posteriore una sezione così ampia e con una tassellatura decisamente aggressiva ci fornisce sempre un ottimo grip sia in frenata che in percorrenza di curva con qualunque inclinazione, e l’ottima carcassa sarà in grado di digerire anche gli impatti più violenti.
All’anteriore l’ho apprezzata per la sicurezza che offre in inserimento di curva e per il grip in frenata, che scongiura i da me tanto odiati bloccaggi e le conseguenti perdite di direzionalità. Aumentando la velocità, le Scorpion S donano sempre una sensazione di grande stabilità. Tenendo conto del peso e dell’ampia impronta a terra, la rapidità nei repentini cambi di direzione è da ritenersi soddisfacente.
Durata ed inconvenienti
A fine test, dopo oltre 800km, le Pirelli presentavano una tassellatura ancora in ottimo stato, con chiari segni di usura solo sugli spigoli dei tasselli laterali, e con la posteriore leggermente più consumata sui tasselli centrali rispetto all’anteriore. Con il passare dei mesi va segnalato un leggero calo di prestazioni sui terreni più viscidi, che visto il chilometraggio subito direi fisiologico.
Non ho avuto nessun inconveniente per tutta la durata del test, né forature né pizzicature, solo qualche micro perdita di pressione al posteriore su impatti importanti. In pratica non ho pizzicato, ma la gomma per un istante ha perso la sigillatura con il cerchio.
Usura a fine test – anteriore a sinistra posteriore a destra
Conclusioni
Le Scorpion S si sono comportate egregiamente su un ampio spettro di fondi, da duri e compatti a fangosi e scivolosi, hanno mostrato qualche indecisione soltanto su terreni ghiaiosi o inconsistenti, dove hanno una tendenza al galleggiamento. È quindi da ritenersi una gomma adatta ad affrontare un ampio ventaglio di terreni e condizioni, ottima per polivalenza, grip, robustestezza e durata.
I principianti con guida in evoluzione la apprezzeranno per durata e sicurezza, gli sportivi per robustezza e performance. Con un peso contenuto ed uno street price in linea con i concorrenti è una valida alternativa ai marchi che solitamente equiaggiano le nostre ebike.
Pirelli, forte della sua pluriennale esperienza, con la Scorpion S emtb fa centro al primo colpo, con una gomma che troverà sul mercato molti estimatori.
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