[Test] Pedali Chromag Synth Flat

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Pedali flat o con aggancio? Questo è uno dei dilemmi che affliggono i riders di tutto il pianeta. Per quanto mi riguarda, dopo un passato con vari modelli di SPD, la mia scelta è caduta sui flat: li utilizzo da ormai più di 15 anni, prima su bici freeride ed enduro ed oggi su ebike di qualunque tipo. Il principale motivo della mia scelta è da ricercarsi nella comodità ed immediatezza d’uso. Avere il piede libero lo trovo più naturale, con la consapevolezza di avere un appoggio meno stabile e preciso in certe fasi di pedalata. Ne posseggo diversi paia, sia in resina che alluminio, ma sono sempre alla ricerca del flat definitivo, sarà il Chromag Synth?

Chromag è un marchio canadese molto amato dai freerider di tutto il mondo per le caratteristiche di robustezza dei sui prodotti. In catalogo ha una vasta gamma di pedali, manubri, attacchi, selle, ecc. Chromag è distribuito in Italia da 4Guimp che ci ha fornito un paio di Synth oggetto di questo test.

In breve

  • Materiale: Nylon/policarbonato iniettato rinforzato
  • Asse: acciaio chromoly con trattamento termico
  • Dimensioni: 105×110mm
  • Profilo: concavo
  • Pin: 9 per lato in acciaio
  • Peso: dichiarato 380gr – rilevato 387gr
  • Colori: nero – blue – arancio – rosso – verde

Analisi Statica

Il Synth è un pedale in resina rinforzato con un piattaforma d’appoggio effettiva che misura 100 x 105 mm, caratterizzata da un profilo concavo con oltre 2mm di drop tra i bordi e il centro del pedale ed uno spessore massimo inferiore ai 17mm misurato sul bordo. I pin passanti sono ben nove per lato con un altezza effettiva di poco superiore ai 5mm, tutti posizionati sul bordo esterno, tre davanti e tre dietro, due esterni ed uno interno in prossimità della pedivella. Il corpo del pedale ruota su un asse in acciaio chromoly grazie a un cuscinetto ed una boccola, ed è sigillato da una guarnizione in prossimità della filettatura. Chromag fornisce come ricambio un kit composto da due assi e relative parti, in caso di necessità è possibile sostituirli o ripristinarne il funzionamento. Per il serraggio del pedale alla pedivella va utilizzata un chiave a brugola da 8mm ed è consigliata una forza di 30Nm. All’interno della confezione viene fornito un bel sacchettino con una decina di pin e relativi controdadi di ricambio.

Colorazioni e prezzi

I Synth sono disponibili in ben cinque colorazioni: nero, blue, arancio, verde e rosso (in test).

Il prezzo di listino per l’Italia è di 74€, street price a partire da 55€.

In azione

Ho utilizzato questi pedali per più di 1000 km e oltre 4 mesi nelle più svariate condizioni, li ho apprezzati specialmente durante le giornate fangose dove l’ampia piattaforma riesce a scaricare bene il fango senza mai compromettere il grip. Grazie al profilo concavo ed ai pin molto alti e ben distibuiti che penetrano agevolmente le suole delle scarpe, non ho mai perso il contatto con i pedali neanche nelle fasi più concitate di riding né durante i passaggi tecnici in salita.

Va segnalato che durante il test ho alternato un paio di Five Ten Impact Pro ad un paio di Specialized 2F0 flat 2.0 (di cui presto leggerete una comparativa), che hanno lavorato in simbiosi perfetta con i pedali. I ripetuti impatti con rocce e terreno hanno lasciato evidenti segni di sfregamento sulle superfici dei pedali e hanno determinato anche il danneggiamento di un paio di pin esterni che sono più esposti agli urti, comunque non ne hanno pregiudicato l’utilizzo.

Nonostante i maltrattamenti che hanno subito, i pedali girano perfettamente dritti e senza giochi, ho solo notato un leggero cigolio in alcune giornate particolarmente secche proveniente dalla guarnizione tra corpo e asse.

Conclusioni

Il Synth è un pedale ben studiato, che beneficia di tutto il know-how maturato da Chromag nella produzione di modelli più costosi in lega, mutuato a questo modello in resina economico, che condivide con i fratelli maggiori l’asse in acciaio, i pin, e la forma smussata e concava. Un pedale con un ottimo grip, comodo e sicuro in ogni condizione, costruito per durare a lungo nel tempo, con un peso e un prezzo contenuto.

Chromag
4guimp

Commenti

  1. tostarello:

    anche io sono passato definitivamente ai flat, ne ho in alluminio, ma quelli in resina mi intrigano per un futuro acquisto

    @ducams4r mi sembra che abbiano in pin parecchio sporgenti, come ti ci sei trovato?
    Si, sembrano più o meno come i miei Chester...pin sottili e lunghi, ....assassini...direbbe qualcuno, ma con le dovute protezioni il grip è assicurato. Come prezzi siamo lì, cambia un pò la forma, comunque di Chromag ho la sella della dh ed è un bel prodotto.
  2. Io ho provato i flat, ma dopo tanti anni di spd non mi trovo proprio... l’ultima volta che li ho usati ho rischiato di farmi male, ma tanto... arrivato a casa rimesso subito gli spd [emoji2]


    Inviato dal mio iPhone utilizzando EMTB MAG
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