Spesso gli ebiker vogliono aumentare l’escursione della propria ebike comprando un forcellone che, di fatto, va a stravolgere le geometrie e l’anima della bici originale. Vediamo fino a che punto è lecito spingersi e se vale veramente la pena aggiungere centimetri di escursione.
L’idea che su una ebike si possa mettere quanta più escursione possibile è sbagliata, perché non considera lo stravolgimento delle geometrie, cosa che va a cambiare il riding sia in salita che in discesa.
Uno potrebbe dire “tanto in salita ho il motore”. Vero, ma una forcella con 2,3 o 4 cm in più di escursione va ad aprire l’angolo sterzo, arretra la posizione in sella e alza il baricentro, quindi non solo la bici si impenna come un chopper in salita, ma in discesa diventa molto più difficile da guidare.
Inoltre prendiamo una Ebike da all mountain, con 140mm di escursione anteriore e posteriore. È un mezzo pensato per brillare anche sulle salite tecniche. Se ci mettiamo un forcellone, ci andiamo a giocare questo aspetto. Non solo, la bici diventerà meno agile sullo stretto in discesa, oltre a richiedere una posizione del busto molto diversa per ovviare allo sterzo più aperto.
Nel video spiego come e soprattutto di quanto aumentare l’escursione delle sospensioni su una ebike, senza fare disastri e spendere soldi inutilmente. Fatemi sapere i vostri pareri!
In collaborazione con Bike Lab Torino.
Se dovessi seguire le linee dei pro , specie se francesi , dovrei averne il doppio di escursione considerato i "taglioni" che spesso fanno
Esempio banale di chi si nutre di schifezze e mangia come un maiale e poi vorrebbe prendere una pillolina per dimagrire o spalmarsi una crema per far sparire le cicce. oppure chi beve, fuma è sovrappeso e non alza un muscolo da anni ma vorrebbe la pillolina blu per alzare altro. La società di oggi è fatta per creare "malati" che spendono e spandono per curarsi, ma senza mai guarire veramente dal proprio problema.
Questa mentalità ovviamente si traporta a tutto. compreso un attività ludica con degli oggetti che sono già molto costosi di loro.
"Io costruttore" perché devo mettere una forcella TOP sua una bicicletta che costa mille mila euro e tanto poi se la comprano lo stesso? (poi vorrei vedere che differenza di produzione ha un forcella che al mercato libero costa 600€ e la topo dello stesso modello 1200€). Tanto "io costruttore" so che poi quello che ha speso milla mila euro per la bici dopo 3 uscite è già disposto a spendere altre milla mila euro per un miglioramento presunto del mezzo. Dimenticandosi che il problema non è tanto il mezzo, ma chi lo conduce con le sue scarse capacità tecniche e atletiche. Ma ammettere che il problema siamo noi è difficile. Migliorare la nostra condizione fisica e la nostra tecnica "costa molto di più" in termini di fatica che invece aprire il portafoglio e comprare il nostro "miglioramento".
Tornando al discorso generale le biciclette come più o meno tutti gli oggetti di questo mondo vengono prodotti e tarati per il più ampio spettro di acquirenti. ovvio che poi se si va nello specifico ci sarà per forza qualche mancanza per qualcuno. quindi è giusto che uno "migliori" il suo oggetto per le sue esigenze (personalizzazione).
qualche hanno fa il non plus ultra delle forcelle (segmento AM/enduro) era la Pike da 160. usata in enduro da fior fior di professionisti che ci facevano drop a 3 metri e andavano come pazzi. Ora se non hai una 38 per scendere dal marciapiede sembra che non si possa fare più nulla. Quindi è ovvio che ti vendano un 36 da 160 base. Forcella che in realtà si comporta egregiamente per un uso medio, ma alla prima volta che ti fa venire le braccia dure non pensi che sei tu poco allenato, ma la forcella che forcella poco. Quindi via di upgrade. prima una bella 36 grip 4. poi ti accorgi che quella ti fa ancora più male perché non si è capaci a regolarla e farla lavorare bene serve essere ancora più bravi. allora una bella 38, magari pure da 180 che già che ci siamo....
non ho nulla contro chi la pensa a questa maniera, ma poi non ci si può lamentare di altre cose che sono strettamente collegate a questo modo di "vivere"