Merida eOne Sixty

Merida eOne Sixty: l’enduro modulare

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Merida presenta la nuova eOne Sixty, una ebike da enduro con 174mm di escursione al posteriore, 170mm all’anteriore, formato ruote Mullet, ma compatibile con 29/29″, telaio completamente in carbonio, motore Shimano EP801 con batteria custom non rimuovibile da 600Wh e possibilità di montare un range extender da 360WH. Il carro posteriore rinuncia all’infulcro presso il perno passante a favore dei foderi alti che flettono.

Ho avuto modo di provarla in anteprima a Massa Marittima durante il Bike Connection Winter nella sua configurazione top, cioé la 10K. Il peso senza pedali è di 22kg, mentre quello del range extender è di 2.9 kg. Eccovi tutti i dettagli e le prime impressioni di guida nel video.

Geometria

Ho provato una taglia M, dato che era l’unica disponibile, anche se avrei preferito una L, ma non è stato un gran problema perché mi trovo comunque a cavallo fra le due. Sono alto 179cm ed ho un cavallo (distanza sella – movimento centrale) di 74cm. Molto comodo il reggisella telescopico adattabile al rider in maniera superveloce, come mostrato nel video.

Per poter cambiare il diametro della ruota posteriore senza modificare la geometria è presente un flip chip.

Dettagli

Foto di Mirror Media.

Prezzi e montaggi

Oltre alla eOne-Sixty Merida presenta anche la eONE-Forty. Per i particolari vi rimando al sito Merida.

Commenti

  1. torakiki.gt:

    Tutte le bici che non hanno uno schema Horst soffrono di "Bloccaggio" In frenata, chi più chi meno, e questo schema di fatto è in pratica un monocross
    Beh non solo con Horst, ci sono anche i VPP e altri che sganciano la sospensione anche in frenata.
  2. Basta fare una prova pratica con qualunque bici.
    Ovvero ci si mette in piedi sui pedali e si molleggia su e giù, si noterà che le sospensioni affondano in un certo modo.
    Poi si tengono i freni tirati e si molleggia di nuovo, su bici con fsr (Horst link) si noterà che l'affondamento delle le sospensioni resta simile, ovvero continua a molleggiare normalmente , ora prendete un a bici con monocross, ovvero con carro a un pezzo unico e senza snodi aggiuntivi tra carro e telaio.
    Molleggiando con i treni tirati si noterà subito che la sospensione s indurisce parecchio.
    Poi ci sono sistemi tipo il vpp che sono una via di mezzo, cioè lasciano una certa libertà di molleggio a freni tirati, ma un po meno che con un classico Horst
  3. Alone:

    Che poi sarebbe stato anche più comodo l’accesso ai registri, così ad occhio…ma se uno volesse girarlo lo stesso ci riuscirebbe?
    Certo, basta cambiar gli hardware delle boccole.
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