La Svizzera introduce l’obbligo di luci diurne per le Ebike

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Obbligo di luci per tutte le ebike in Svizzera dal 1° aprile 2022, anche quelle con limitatore ai 25 km/h. Le luci non dovranno necessariamente essere fisse sulla bici, vanno quindi bene quelle che si possono mettere e togliere. Dovrà essere presente una luce bianca all’anteriore e una rossa al posteriore.

La novità vera e propria sta nel fatto che le luci dovranno essere presenti e accese anche di giorno, come d’altronde è il caso dei veicoli a motore nella Confederazione.

Qui trovate l’ordinanza completa.

Una misura necessaria? Sicuramente sulle strade aperte al traffico, visto che ormai in Svizzera gli automobilisti sono abituati a vedere tutti i veicoli a motore con le luci, anche di giorno. Sui sentieri è tutto un altro discorso, anche se l’ordinanza non fa una distinzione specifica. Ovviamente, se si fanno dei trasferimenti su strade pubbliche, le luci dovranno venire portate con sé comunque, quindi poco cambia se non il fatto che saranno spente quando si gira nei boschi.

 

Commenti

  1. Al di là delle normative, io per farmi vedere meglio senza appestare il mezzo ho fatto sulla ebike quel che facevo sulle moto. Nastro rifrangente nero 3M. Di giorno quasi non si vede ma il suo lavoro lo fa benissismo. Basta ritagliarne dei pezzetti fatti bene e attaccarli su telaio e forcellone o altre parti nere, dove meglio si crede
  2. marzo57:

    ma Casco obbligatorio NOOO?:confused:
    la questione del casco obbligatorio è più complessa
    il problema sono anche le ebike cittadine a noleggio che quindi senza casco al seguito non potrebbero essere guidate, dopo gli elevati investimenti fatti
    qui di seguito c'è uno studio di Provelo sul'uso del casco e le sue implicazioni e il rischio di incidenti


    Il Consiglio federale svizzerovuole che tutti i ciclisti di e-bike indossino il casco. Logicamente, verrebbe da pensare, in fondo ci sono sempre più e-bike e con esse sempre più incidenti.
    E un tale casco protegge almeno dalle ferite alla testa, che, come è noto, sono di solito tra le lesioni peggiori. Tuttavia, una cosa da tenere a mente: un casco non ha mai evitato un incidente. Al massimo, i caschi possono mitigare le conseguenze di un incidente. Ecco perché il requisito del casco per le e-bike lente, cioè quelle con supporto elettrico fino a soli 25 chilometri orari, è solo quello di combattere i sintomi. Il ciclismo in Svizzera risente delle infrastrutture.

    Solo una buona infrastruttura protegge davvero
    Ciò che rende davvero più sicuro il ciclismo è la gestione del traffico che protegge i ciclisti. Questo è un fatto che, grazie a numerosi studi, non può essere messo in discussione. Nei Paesi Bassi , ad esempio, il numero di ciclisti uccisi è stato ridotto dell'80 per cento in un periodo di 30 anni. Uno studio di Greenpeace mostra che più soldi una città spende per le infrastrutture per le biciclette, minore è il rischio di incidenti. E il più grande studio statunitense fino ad oggi in materia di ciclismo e sicurezza stradale giunge alla conclusione che una buona infrastruttura ciclistica non solo aumenta la sicurezza dei ciclisti, ma protegge anche tutti gli altri utenti della strada.

    Se ti senti al sicuro, è più probabile che tu vada in bicicletta. Ecco perché un'infrastruttura ciclabile sicura aumenta anche il numero di ciclisti. Questo a sua volta riduce ulteriormente il rischio di incidenti. In questo contesto si parla di effetto “sicurezza nei numeri” : più ciclisti sono sulla strada, meno incidenti ci sono in relazione ai chilometri percorsi. Il fenomeno a volte può essere spiegato dal fatto che più ciclisti sono sulla strada, più è probabile che gli automobilisti li aspettino e sappiano come comportarsi in modo appropriato.

    Indossare un casco aumenta i costi sanitari
    Ecco perché il requisito del casco per i ciclisti di e-bike proposto dal Consiglio federale è controproducente: i caschi obbligatori scoraggiano le persone dal ciclismo. La Nuova Zelanda ne è un esempio. Lì, il casco sulla bici è diventato obbligatorio all'inizio degli anni '90. Di conseguenza, il numero dei ciclisti si dimezza, mentre aumenta il rischio di incidenti per i restanti ciclisti.

    I caschi sono obbligatori anche sulle biciclette in Australia. L'esperto di salute Chris Rissel ha intervistato i residenti di Sydney nel 2011 sui requisiti del casco: quasi un quarto degli intervistati ha affermato che andrebbe in bicicletta di più se non dovessero sempre pensare di indossare un casco. Conclusione dell'autore: l'obbligo di indossare il casco danneggia le persone più di quanto le protegga, perché la legge significa che meno persone vanno in bicicletta. C'è anche uno studio dell'Università di Zurigo che calcola un beneficio per la salute di 2 miliardi di franchi all'anno se la quota di biciclette in Svizzera aumentasse del 5 per cento.

    Supportiamo l'uso volontario
    Se a questo punto non sei ancora convinto, ti consigliamo l' articolo di Infosperber “Requisiti del casco con effetti collaterali” . Tra le altre cose, qui vengono citati studi che mostrano che gli automobilisti sorpassano i ciclisti con il casco in maniera più rischiosa - e anche che i ciclisti con il casco corrono rischi maggiori.

    alcuni punti mi sembrano un pò contorti come per il covid tipo "effetto “sicurezza nei numeri” : più ciclisti sono sulla strada, meno incidenti ci sono in relazione ai chilometri percorsi."
  3. Quindi...più macchine sulle strade=più attenzione di tutti meno incidenti e quindi via le cinture o_O
    ---------più bici=più attenzione di tutti,niente casco o_O
    ---------più moto=idem :D
    ---------più pedoni=via strisce o_O
    Boohh!!:worried:
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