Aral
Ebiker pedalantibus
Il CER, quantomeno in Emilia, è riuscito ad avere titolo di sedersi al tavolo regionale ed avere “voce in capitolo”. Era/è un ente che in sede regionale può farsi ascoltare ed aveva basato tutto il suo operato sul fatto che non c’era distinzione a livello nazionale, quindi con valore superiore alle leggi regionali, tra strade a fondo naturale e strade, per cui vigeva ovunque il codice della strada.
Questo decreto, con valore nazionale, invaliderebbe ogni dialogo a livello regionale ovviamente.
Riporto le parole di Luca Giaroli del CER, che è stato per anni il protagonista della lotta contro il CAI che voleva sbattere tutti fuori dai sentieri, moto, bici e 4x4 sin dai tempi in cui nemmeno esistevano le ebike:
È un decreto ministeriale attuativo di una legge del 2018, che aveva come scopo la valorizzazione e la tutela, ma se così applicata (e le regioni hanno obbligo di reperire entro 180gg) di fatto toglie tutte le sterrate dal CdS e le vieta al traffico ordinario.
Fino ad oggi, io sono andato in Regione e potevo dire “non potete andare contro la legge nazionale”
Domani mi diranno: “noi capiamo il vs punto di vista e lo abbiamo sostenuto fino a che potevamo. Ora ce lo impone lo stato. Capitolo chiuso, se ne lavano le mani e partita finita. Con buona pace dei politici ai quali gli ambientologi forniscono voti e smettono di stressare.
Questo decreto, con valore nazionale, invaliderebbe ogni dialogo a livello regionale ovviamente.
Riporto le parole di Luca Giaroli del CER, che è stato per anni il protagonista della lotta contro il CAI che voleva sbattere tutti fuori dai sentieri, moto, bici e 4x4 sin dai tempi in cui nemmeno esistevano le ebike:
È un decreto ministeriale attuativo di una legge del 2018, che aveva come scopo la valorizzazione e la tutela, ma se così applicata (e le regioni hanno obbligo di reperire entro 180gg) di fatto toglie tutte le sterrate dal CdS e le vieta al traffico ordinario.
Fino ad oggi, io sono andato in Regione e potevo dire “non potete andare contro la legge nazionale”
Domani mi diranno: “noi capiamo il vs punto di vista e lo abbiamo sostenuto fino a che potevamo. Ora ce lo impone lo stato. Capitolo chiuso, se ne lavano le mani e partita finita. Con buona pace dei politici ai quali gli ambientologi forniscono voti e smettono di stressare.