TELENOVELA imperdibile
aspettiamo la prossima puntata con impazienza, tipo serie tv
Ma sì...alla fine è un gioco per bambini un po' cresciutelli, niente di serio.
Cominciamo, che i bimbi sono a letto e ho giusto un po' di tranquillità. Pur essendo solo una prova (una...diciamo qualche decina!) statica, ci sarebbero molte cose da scrivere.
Prima di tutto, che si tratta di due prodotti di pregio assoluto. Meritano entrambi, sono ben pensati e realizzati. Costano tanto, ma la qualità è evidente. Ma con delle differenze...
ESTETICA: belli entrambi, il MET ha una verniciatura al tatto più spessa e robusta, l'arancio ed il nero lucidi sono spettacolari, la grafica è minimale e sobria, così come la linea del casco, filante e senza "fronzoli". Il BELL ha un altro tipo di fascino, è più pacchiano, elaborato, con superfici più sfaccettate e una forma più bombata (sembra un casco da moto, e questo mi piace!). La colorazione è opaca, al tatto un po' fragile (prevedo molte righe con l'uso). La visiera è lunga e squadrata sul MET, corta e dalle forme meno lineari sul BELL. Alla fine credo che prevalga il MET, con forme semplici che non stancano.
ROBUSTEZZA: entrambi molto solidi, non avrei mai creduto che potessero restituire una sensazione di tale "presenza". Con mentoniera installata, premendo i lati del casco verso l'interno, la deformazione è minima. Paragonabile a quella di alcuni caschi sportivi da moto (ne ho molti in casa, ve lo assicuro). Eccellente il lavoro fatto dagli ingegneri. Lo spessore della calotta del MET è superiore e la sua mentoniera, da smontata, è decisamente più rigida lateralmente (quella del BELL però compensa sfruttando una superficie di appoggio molto più ampia, che arriva fino alla nuca). Il MET, stringendolo e maneggiandolo fra le mani, è silenziosissimo. Al contrario il BELL restituisce continuamente rumorini e scricchiolamenti tipico dello sfregamento di plastiche. Stessa cosa quando indossati, il BELL "canta" ad ogni movimento del capo, oppure quando lo si indossa o toglie. Il MET non fa un verso.
COMFORT E CALZATA: Il MET è estremamente comodo. Lo si sente appena indossato. Però rimane "alto" sulla testa, non dà la sensazione di avvolgere il capo e, come già detto, sul mio capoccione si muove davvero tanto. Più in senso laterale (da orecchio a orecchio per intenderci) che longitudinale. L'impressione è che sia di mezza taglia più grande di quanto ci si aspetterebbe. Il BELL, al contrario, avvolge bene il cranio. Lo senti calare bene sulla testa e percepisci subito i punti di contatto e, ahimè, di pressione. Dopo solo 5 minuti percepisco un leggero fastidio nella zona fra le tempie e le orecchie. Il casco, anche da aperto, si muove davvero poco. Non serve forzare con le mani, basta dare qualche scossone con la testa per sentirlo ben ancorato, a differenza del MET. I sistemi di chiusura sottomento, entrambi magnetici, si equivalgono (forse mezzo punto in più al BELL perchè presenta una protuberanza utile per l'apertura) e sono semplicemente perfetti, mentre per quanto riguarda il sistema di ritenzione posteriore, non c’è storia: il BOA del MET fa un altro sport per fluidità, robustezza e feeling. Il BELL utilizza una classica rotellina da casco della LIDL (con rispetto parlando) che funziona, ci mancherebbe, ma non regge il confronto. Inoltre non sono riuscito a regolarne l’altezza (si può?? ...ehm...sì. Serve la moglie per farmi vedere come si fa, non proprio intuitivo ma funzionale. Santa donna, chiedo venia a BELL per aver pensato male) e lo spazio per manovrare con le dita è davvero esiguo, essendo il comando troppo alto e vicino al bordo inferiore della calotta (problema risolto non appena ho capito come spostare l'attacco verso il basso). Stringendo, sul BELL si ha la sensazione di un casco classico, con la parte posteriore che spinge. Il MET invece sembra “chiudersi” tutto intorno alla circonferenza della testa, una sensazione piacevole e dal comfort maggiore. In versione integrale, il MET mostra un’apertura frontale più ampia, con fronte per metà libera e mentoniera bassa (quasi troppo, dà l’impressione di lasciare un po’ scoperta la bocca). Il BELL è più chiuso, calato bene appena sopra le sopracciglia e con mentoniera proprio davanti alla bocca, ma abbastanza ampia da coprire fin sotto il mento.
AERAZIONE: bisognerebbe provarli in bici, ma ad occhio il MET vince per la presenza di aperture sulla fronte (il BELL in quella zona è praticamente chiuso) e in numero maggiore sulla mentoniera. Sopra e dietro sono similari.
INTERNI: Minimalisti quelli del MET, simili a quelli montati sui caschi da strada, più elaborati e presenti quelli del BELL (ritorna il paragone, con le dovute proporzioni, con i caschi da moto). I guanciali della mentoniera del MET sono più comodi ed ergonomici, si fissano meglio (con clips in metallo, plastica per il BELL) e i 2 set in dotazione hanno spessori ben differenziati. Per BELL guanciali dall’aspetto più economico, più fastidiosi da rimontare (i fori non sono proprio allineati…) e con differenze esigue fra i 2 set forniti col casco. L’interno della mentoniera è molto ben rifinito sul MET, più trascurato sul BELL. Per entrambi qualche sbavatura di colla qua e là (ma in posti ben nascosti) e qualche caduta di stile in alcune finiture (più evidenti sul BELL). I velcro di fissaggio degli interni, sul SUPER DH, danno la poco piacevole sensazione di potersi staccare dopo qualche mese di utilizzo.
MIPS: presente in entrambi, il BELL vanta la versione SPHERICAL. Alla prova statica, la sensazione di slittamento mi sembra pressochè identica su entrambi, così come il range di rotazione. Da indossati, è evidente l’oscillazione del BELL, ma solo se indotta forzatamente spingendo con la mano. In ogni caso l’interno del casco rimane solidale con la superficie della testa. Buono. Sul MET è difficile capirlo, perché come già detto sulla mia testa…beh, si muove tutto. Non slitta la calotta esterna su quella interna, ma semplicemente si sposta tutto il casco. NON BUONO.
VISIERA, MASCHERA E
OCCHIALI: visiera flessibile quella del MET, piacevole al tatto, con 2 sole posizioni (alta e bassa) ben definite e una corsa morbida e coerente. A mio giudizio rimane però un po’ troppo alta anche da abbassata (non credo offra una grande protezione dal sole basso, ad esempio). Rigida e plasticosa quella del BELL (anche qui, appena la maneggi è il tripudio della croccantezza acustica, mannaggia), con escursione più ampia e senza posizioni predefinite, dalla corsa un po’ scattosa e poco coerente fra i 2 lati. La maschera (una 100% ACCURI) sta bene su entrambi, con maggior agio sul MET (apertura più ampia). Qualche problema in più per gli occhiali da sole, su entrambi c’è un po’ di interferenza con le protuberanze che proteggono le tempie. Anche qui, meglio sul MET.
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