Ibis Oso

La prima ebike di Ibis si chiama Oso

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Ibis presenta la sua prima ebike, la Oso. 170mm di escursione anteriore, estensibile fino a 190mm, 155mm al posteriore, formato mullet per le taglie S ed M, formato 29 per la L e la XL, con motore Bosch Perfomance CX e batteria da 750Wh (625Wh per la taglia S). Leggete tutti i dettagli nel comunicato ufficiale.

Ibis Oso

L’agilità di un orso. Lo vediamo già il ghigno che ti è comparso automaticamente appena hai letto la frase, ma in realtà l’orso è il mammifero con la maggiore agilità rapportata alla mole. Strano, vero? Sembra una palla di lardo, ma corre a più di 50 km/h e può arrampicarsi sugli alberi come un felino, davvero sorprendente.
Orso, o anche Oso in lingua spagnola o semplicemente l’emblema che sventola sulla bandiera della California, il territorio che diede i natali alla MTB. Una rivoluzione sportiva e culturale, partita da una terra sempre capace di sorprendere ed innovare.

Ibis Oso

Oggi, 4 ottobre 2022, siamo di fronte ad un’altra rivoluzione, sempre proveniente dalla west coast. Da Santa Cruz per la precisione, da Ibis Cycles. Ancora una volta il brand fondato nel 1981 da Scot Nicol ci ha stupiti, mantenendo quello status di visionario che aveva dato origine nei primi anni 2000 alla Mojo, una pietra miliare nella storia della mtb, forse addirittura troppo avanti rispetto ai tempi. Una strada che poi tutti i marchi concorrenti hanno seguito, sfociata nell’esplosione dell’enduro e nello sviluppo di una nuova disciplina che ha segnato l’evoluzione della mtb nell’ultima decade.

Ibis Oso

Sì, è anche grazie alla visionaria Mojo se oggi le bici full suspended sono arrivate a questo livello, con o senza motore. La prima eBike Ibis non poteva e non doveva essere banale. Sarebbe stato assurdo e scontato fare una bici simile a tutte le altre. Certo, forse sarebbe stato più semplice e più veloce, ma visto il risultato pensiamo che sia stato meglio così. A Santa Cruz si sono presi tutto il tempo necessario per pensare a qualcosa di diverso, ad un anello mancante. Alla bici che non c’era. Ancora una volta.

Ibis Oso

Oso, il nome è più evocativo che mai. L’animale temibile ed agilissimo presente sulla bandiera californiana, il vessillo che ogni biker sogna di veder sventolare dal vivo lungo i trail affacciati sul Pacifico almeno una volta nella vita. In un periodo in cui il design delle eBike è fortemente condizionato da due elementi ingombranti e difficilmente posizionabili in maniera alternativa (motore e batteria), c’è chi è uscito dal coro ed è andato oltre, realizzando una linea unica, riconoscibile, orgogliosamente singolare.

Ibis Oso

La prima eBike Ibis è in tutto e per tutto una Ibis. Un mix di innovazione, design e soluzioni smart che garantisce prestazioni senza precedenti per la categoria. La Oso è pronta a sorprendere, proprio come fa l’orso con la sua agilità. Una eBike veloce, scattante e reattiva come tutte le Ibis che la hanno preceduta. Aggiungendo anche alla salita, grazie al motore Bosch Performance CX supportato dalla batteria da 750Wh (625 Wh per la taglia S), quelle sensazioni di puro godimento che si provano scendendo su un sentiero in sella ad una Ripmo o Ripley.

I dettagli del progetto sono la conferma di quanto in Ibis la priorità sia il pieno appagamento del biker. Due diverse misure del carro, più lungo sulle taglie L ed XL, più corto sulle taglie S ed M ed il diametro diverso della ruota posteriore sono frutto di uno studio finalizzato a garantire le stesse sensazioni ai rider di ogni taglia. Stack e reach sono derivati dai valori “classici” di Ibis per dare le stesse sensazioni delle sorelle minori muscolari, con il plus del motore.

Un telaio dalle forme particolari, armoniose e finalmente diverse; il carro è un elemento che salta subito agli occhi, così come il posizionamento asimmetrico dell’ammortizzatore ed il sistema DW-Link, a cui Ibis resta fedele, racchiuso in pochi centimetri grazie ad uno sforzo progettuale senza precedenti. Oso finalmente è qui, ora. E non resta che provarla.

Geometria Ibis Oso

geometry Ibis Oso

Montaggio Ibis Oso

Prezzo Ibis Oso

Ibis

 

Commenti

  1. D-Lock:

    Banale nel senso che non c'è dietro nessuno studio. Il brevetto del Horst è scaduto anni fa (negli US dove valeva) e mille altri brand l'hanno riutilizzato già fatto. Se non altro alcuni brand come Ibis, Santa Cruz, Yeti (e Specialized stessa con il 6-link nuovo) ci hanno speso del tempo.
    Si ma bisogna vedere perchè ci hanno speso del tempo e soprattutto cosa ne è uscito. Perchè a pensar male si potrebbe anche malignare che ci hanno speso tempo e partorito sistemi di sospensione "creativi" per poter giustificare commercialmente che "si, ti do una bici montata da schifo a 15K ma c'hai il mio sistema di sospensione esclusivissimo". Che se poi all'atto pratico va non dico peggio ma sostanzialmente uguale al vituperato Horst sai che mi frega del tuo sistema creativo a mille snodi e seicento biellette (gustoso da manutenzionare tra l'altro), anche perché finora non mi pare di avere visto in cima alle classifiche delle principali competizioni (tanto per fare un esempio) una Yeti col suo fantasmagorico carro posteriore.
  2. Lollo72:

    [...] Rimango perplesso sulle escursioni 155 mm al posteriore [...]
    Ho letto la recensione su Loam Wolf stamattina, cambiando la corsa dell'ammortizzatore dai 60mm di serie a 65, si può raggiungere 170mm di escursione.
  3. sideman:

    Poi ribalto la domanda, ma Specy è cosi esclusiva??? Potrebbe essere Specy a non essere cosi esclusiva e non valere il confronto.

    Quello che ribadiso da anni.
    Grandi bici, assolutamente, ma non così esclusive come vogliono essere.
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