[Test] Pompa SKS Rennkompressor - EBIKE MAG

[Test] Pompa SKS Rennkompressor

SKS è un’azienda tedesca che produce i suoi prodotti in casa, cioè in a Sundern, Germania, e il Rennkompressor è probabilmente la pompa a terra più famosa del pianeta.

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Non ci sono molto compromessi in questo prodotto: il tubo è in acciaio, il piede è in ferro, e la manopola è in legno. Il risultato è una pompa che riesce ad inserire fino a 16 bar di aria in qualsiasi gomma, comprese quelle delle automobili. La testa in plastica è dotata di due prese, una per valvole Schrader (quelle delle auto), una per quelle Presta/Dunlop, e ha una leva per fissarsi alla valvola. Il manometro segna sia i Bar che i PSI. I piedini possono venire ripiegati per il trasporto.

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Avrete notato che non abbiamo molti dubbi sulla validità del Rennkompressor. Infatti chi scrive usa un modello precedente, ma del tutto simile, da ormai quasi 20 anni. Il Rennkompressor è stata la prima pompa a terra che io abbia comprato, ed é anche rimasta l’unica.

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Per rimanere in tema, vale la pena notare che la costruzione della parte principale, cioè tubo-piede-manopola, è rimasta identica, compreso lo stantuffo interno. Ecco come si presenta dopo 20 anni di utilizzo.

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Alcuni dettagli sono stati modificati, e sono proprio quelli più soggetti ad usura: la presa, che prima era sì in metallo, ma necessitava di un adattatore (nella confezione) per poter essere attaccata a valvole Presta. Al suo interno si trova un “gommino” che, col tempo, si usura e deve essere cambiato. Non si tratta di una spesa degna di nota, ma con la nuova presa in plastica il problema è stato risolto grazie alla leva che stringe l’attacco sulla valvola, evitando così il consumo delle parti interne.

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L’altro cambiamento riguarda la protezione del manometro, ora rivestito di gomma per evitare che si danneggi se la pompa cade.

Parlavo dell’incredibile durabilità del Rennkompressor, ma uno dei motivi per cui non l’ho mai sostituito in tutti questi anni è la sua potenza in fase di gonfiaggio. La struttura estremamente solida rende facile pompare aria anche ad alte pressioni, come nelle bici da corsa. Comparandola ad una pompa in plastica, si nota subito la differenza nell’efficienza di pompaggio, nel senso che la forza richiesta è maggiore nel prodotto in plastica. Nelle mountain bike questo mi ha permesso spesso di tallonare delle gomme tubeless anche senza compressore, semplicemente aumentando la frequenza di pompaggio: non va perso nulla, dell’aria che viene compressa del tubo.

 

Sotto questo aspetto, la differenza fra il Rennkompressor nuovo e quello di 20 anni fa è una migliore scorrevolezza dello stantuffo, dovuta alla leggera usura delle parti in gomma. Il manometro funziona impeccabilmente, e le pressioni misurate dalle due pompe sono identiche.

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Conclusioni

Il SKS Rennkompressor è probabilmente la migliore pompa a terra in circolazione, sia per quanto riguarda la sua efficacia in fase di pompaggio che per la sua durevolezza nel tempo. Prendete questo test come una prova durata 20 anni.

Prezzo: 64.99 Euro. 54.59 Euro su CRC

SKS

 

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