Scusate non voglio fare il rompiscatole ma qualche volta usate il tasto cerca, perchè c'è già un topic di 13 pagine su sti benedetti dischi da 220-223, ogni volta poi si ricomincia da capo, perdendo magari ulteriori impressioni/pareri .......
Ciao a tutti, ho un impianto
Shimano Saint da 203 sia anteriore che posteriore e vorrei montare i 220. All'anteriore ho una Liryk da 180, esiste la possibilità di montare un adattatore? Stessa domanda per il posteriore, secondo voi è possibile? Ringrazio in anticipo chi potrà rispondere...
www.ebike-mag.com
Ti riporto comunque quanto scritto all'epoca a pagina 5, ma poi ti sconsiglio di leggere tutte le osservazioni scatutite successivamente
Premessa:
La vetrificazione è comunque legata a quanto sei "attaccato" ai freni, i dischi da 220-3 sono nati per la reale esigenza di porre rimedio all'eccessivo stress a cui sono normalmente sottoposti gli impianti delle emtb che hanno avvicinato persone non avvezze alla guida in discesa.
Da qui è sottointeso che comunque se l'utilizzatore prima scendeva per 8 km pinzato con 203/203 o 203/180 e continua a farlo surriscalda anche i 220-3/220-3.
Che ogni costruttore di freni dica che il suo impianto renda al meglio con le proprie pastiglie dedicate create in fase di sviluppo del prodotto, ci sta, sono le basi del marketing.
Impressioni:
Dovendo cambiare il disco anteriore a seguito di un impatto con una roccia
ho deciso di provare un Galfer da 223 mm non flottante.
Attuali pro?
Nessuno, solo dei gran problemi di montaggio pastiglie e allineamento pinza, proprio su dei magura MT5.
Alla guida secondo me peggio perchè prima con il 203 se esageravo a frenare comunque non avevo bloccaggio, ma riducevo la velocità mantenendo traiettoria e percorrenza. Ora o mi si chiude il davanti oppure sono troppo lento per affrontare alcune asperità. Su questo ci posso lavorare ma le sensazioni per ora non sono positive.
Seconda parte:
Allora io monto le tue stesse pastiglie, e per non avere problemi ho dovuto reinstallare un serie al 60%. Quelle nuove le ho montate dietro con il disco più sottile perchè altrimenti avrei dovuto eliminare troppo materiale.
Io ho usato il supporto pinza GALFER il centraggio è più rognoso, comunque dopo un pò di uscite essendosi assestato un pò tutto, ci ho perso 1 ora è ho diciamo risolto.
Il discorso della maggior potenza con meno sforzo è sicuramente tangibile ma il mio cervello che è parametrizzato alle sensazioni del vecchio disco si deve ancora adattare. Io il problema l'ho avvertito soprattutto nella gestione dell'imprevisto sullo scassato pesante, dove prima anche strizzando i freni per la "strizza" comunque mantenevo una velocità tale da permettermi un pò più di galleggiamento. Ora se c'è fossetto e pinzo stai tranquillo che ci finisco dentro.
Quando ho scritto queste impressioni era ottobre e avevo su il disco da poco tempo, sono passati un pò di mesi e qualche nuova idea me la sono fatta.
Confermo che il 220-3 all'anteriore non è per tutti (probabilmente neanche per il sottoscritto) chi guida forte e bene, con un 203 ant - 180 post fa i numeri, "STEVE
VAUDE DOCET". Continuo a pensare che sia una trovata pubblicitaria e salva impianto per neofiti. Secondo me dovrebbe essere installato solo su forcelle "importanti" che possano sostenere e gestire le sollecitazioni derivanti dal suo utilizzo. Per compensare la guida sul bagnato, ho trovato giovamento installando un 203 al posteriore, per diminuire l'utilizzo dell'anteriore... Da qui la domanda sorge spontanea, cosa l'ho montato a fare?
Sono passati due anni di quando ho montato il 223 Galfer all'anteriore e ho riportato le mie impressioni, lo rimonteresti ?
Ni, perchè secondo me il sistemi frenanti di ultima generazione nella loro insieme (disco, pastiglie, pinza, pompante) hanno fatto notevoli miglioramenti rispetto ai precedenti gruppi (solo 3 anni sono già un eternità) pensati solo per mtb non assistite, quindi dei 203-203 SHIMANO XT M8120 ben spurgati non hannn nulla da perdere in confronto di un gruppo 223-203 di altre marche.
Ho continue riprove che le forcelle pre 38 mm non sono strutturalmente in grado di resistere a lungo alle sollecitazioni di questo diametro, riducendo anche di molto i reali decantati benefici sull'aumento delle prestazioni di questi super impianti.