io dopo il giro di sabato ho capito che le eroad sono bici perfette per il mio modo di intendere la bdc, non guardo medie o tempi mi interessano di più i paesaggi che mi circondano.
Figa...che bella.BrakkyDi scarico avendolo fatto con la eroad , 135 battiti medi ed ho la soglia a 162…non mi sono ucciso. Si. Venduta però. Io sono un “ trafficone”. Sto aspettando un telaio Colnago C68
@Paolo25 concordo, anche se devo confessare che il processo di <accettazione limiti> non é stato così lineare e cristallino e , per essere completamente onesto, forse non si é ancora completamente concluso...Spesso mi domando che senso abbia possedere una e-bike per poi cercare di utilizzare al minimo la batteria/supporto...nel corso delle più recenti salite mi sono reso conto che con la Specialissima sarei sempre [ o quasi] in zona off-limits e forse alcune di quelle più lunghe ed impegnative mi esauritebbero per più giorni....al di là delle limitazioni patologiche che possono intervenire a qualunque età, lo scorrere del tempo non é generalmente sinonimo di aumento prestazionale....Il grande Francesco Moser in una recente intervista ha dichiarato che oltre i 65 anni l'utilizzo delle e-bike dovrebbe essere la regola [ forse anche perché ne sta commercializzando alcune con il suo brand ].Comunque sia sto affinando il lavoro psicologico e spero di riuscire a breve di equipararmi al mio partner ciclistico che ,invece, ha completamente ben assimilato e ammortizzato il processo....quando lo osservo pedalare leggiadro e felice in Tour indifferente ai saltuari sagaci commenti di alcuni <Giovani Integri>, mi rendo conto che la ragione é dalla Sua....credo però di essere quasi vicino ....buone pedalateio dopo il giro di sabato ho capito che le eroad sono bici perfette per il mio modo di intendere la bdc, non guardo medie o tempi mi interessano di più i paesaggi che mi circondano.
Anche io mi chiedo se abbia senso, ma, almeno con la mia equipaggiata da x35, il risparmio di batteria è funzionale all'aumento di autonomia. E poi, noi vecchi ciclisti siamo ancora legati al mito di ciclismo=fatica. Piuttosto mi chiedo che senso abbia per alcuni miei coetanei che si arrampicano abbarbicati al manubrio al limite della perdita di equilibrio, ostinarsi nell'uso di una muscolare. Tornare sfatti dalla fatica dopo un giretto, che con le nostre sarebbe fatto in scioltezza, diventa uno stress per il fisico e non è più salutare.@Paolo25 concordo, anche se devo confessare che il processo di <accettazione limiti> non é stato così lineare e cristallino e , per essere completamente onesto, forse non si é ancora completamente concluso...Spesso mi domando che senso abbia possedere una e-bike per poi cercare di utilizzare al minimo la batteria/supporto...
Grazie, sicuramente non ce l'avrei fatta senza un minimo di assistenza, che come ho detto mi ha fatto veramente pensare che grazie a sti mezzi si possono fare giri veramente impegnativi godendoseli a pieno.Belin ragazzi, a vedere i vostri giri mi vien voglia di darmi alle boccette! Complimenti soprattutto a @Paolo25 per il rientro col botto. Conosco quelle salite per averle percorse con la muscolare (l'Izoard dal versante Briancon l'ho fatta solo in discesa) e non sono certo salite da consigliare a chi rientra da un infortunio ed una conseguente pausa forzata. Chapeau!
Grazie, sicuramente non ce l'avrei fatta senza un minimo di assistenza, che come ho detto mi ha fatto veramente pensare che grazie a sti mezzi si possono fare giri veramente impegnativi godendoseli a pieno.
Un consiglio visto che ci sei appena andato per andare allo stelvio mi consigli fare l'anello scendendo in svizzera e tornando dal lato trentino o meglio salire e scendere e aggiungere il Gavia(che pero' ho gia fatto ma da ponte di legno).
Il problema sarebbe l'autonomia ci sono per caso posti dove poterla ricaricare?(dal giro di sabato sulla carta dovrei riuscire a chiudere il giro ma visto il dislivello non so se le mie gambe resistono!!)
Il Gavia fatto 3 anni fa in Specialissima partendo da Valdidentro...decisamente meno duro che dal versante bresciano ma non banale....La parte più sostenuta inizia intorno a quota 2000 mt con curve e rampe a due cifre....ai tempi delle mele [ quindi secoli fa ] con amici facemmo Gavia-Mortitolo....al di là della reputazione quest'ultimo lo trovo <amatorialmente> insulso, nel senso che paesaggisticamente c'é tantissimo di meglio [ opinione personale]Personalmente mi ero studiato il giro Bormio umbrail glorenza prato allo Stelvio Stelvio Bormio. Sono 100 km e 3200 m. di dislivello. Non l'ho fatto per un malfunzionamento della batteria supplementare. Non ho notato punti di ricarica (ma non li cercavo, quindi non escludo che ci siano visti che la zona sui ciclisti ci vive). Il Gavia non lo conosco. Se hai tempo (visto che le gambe non ti mancano) potresti fare il doppio Stelvio e il giorno Dopo Gavia Mortirolo o Gavia Aprica
Cosa indichi al n° 15? Sempre se è lecito chiedere...Oggi lavoro defatigante quindi poco dislivello seguendo la bellissima ciclovia che segue il corso del Brenta anche detta Ciclovia della Valsugana...percorsi 88 km e 550 mt dislivello, consumo batteria irrisorio.Allego qualche immagine
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Più che lecito Questa era l'abitazione dei miei nonni paterni dove trascorreva le vacanze estive ....tantissimi ricordi di bei tempi andatiCosa indichi al n° 15? Sempre se è lecito chiedere...
E allora davvero un bellissimo ricordoPiù che lecito Questa era l'abitazione dei miei nonni paterni dove trascorreva le vacanze estive ....tantissimi ricordi di bei tempi andati