Quello che ho sempre notato nelle 36 (e immagino anche nelle 38) è che se non la regoli perfettamente (e magari ci fai anche mettere mano dal sospensionista su un paio di aspetti) non ti dà tutto il suo potenziale.....e una corretta regolazione non è da tutti e non è una cosa di 10 minuti.....vogliono tutti la forca arancio con gli steli d'oro, ma se non la sai regolare a dovere non te ne fai molto.
questo e' un pregio, sembrerebbe sottointendere che le regolazioni sono ampie ed efficaci.
e' chiaro che la cartuccia con regolazioni che fanno poco sara' tarabile alle meno peggio da chiunque. io pero' da un top di gamma mi aspetto qualcosa dalle alte potenzalita' assolute, non una cartuccia che va piuttosto bene per tutti ma benissimo per nessuno. di facile hanno gia' la grip.
andando sul tecnico ha qui davanti a me una cartuccia charger 2.1 rc2 che mi lascia un poco deluso. le regolazioni della compressione non sono affatto indipendenti, pare che per progetto abbiano scelto una forte interazione tra circuito low speed e high speed, con pacco morbido e bypass molto grande.
da rapido test risulta che con le basse a meta' , comprimendo lentamente a mano, quindi certamente low speed, la chiusura delle alte (che mette precarico sulle lamelle) comporta una percepibile variazione di freno alle basse. segno che le lamelle vengono inaspettatamente attivate anche da una compressione molto lenta. immagino in nome di quella maggior adattabilita' che spesso nuoce alla performance massimale.
della charger 2.0 rc2 ci sono prove al banco che mostrano cosa faccia per davvero la regolazione delle basse (altera tutte le velocita' in modo piuttosto uniforme, vedi foto sotto), cosa che avevo gia' avvertito distintamente sul campo. con la 2.1 pare abbiano scelto un spillo diverso che ostruisce completamente l'enorme bypass immutato, ma se poi ci metti le lamelle di pastafrolla tante basse non riuscirai mai darne, a causa dell'apertura prematura della piramide.