Il metodo su cui si basa il trattamento di superfinitura è un processo meccanico/chimico non abrasivo che, come risultato, conferisce una serie di proprietà benefiche che sono ineguagliabili nella loro eccezionale capacità di riduzione dell’attrito, dell’usura, del rumore e della fatica dinamica da contatto.
La superfinitura è un processo di lucidatura ottenuto con metodologie innovative che permette un abbassamento della rugosità delle superfici fino a 0,01 μm ed una tessitura della superficie non orientata; la superficie, non presentando direzioni preferenziali della conformazione geometrica, consente ai componenti di essere molto più resistenti.
Al contrario, le tradizionali tecniche di lucidatura, come molatura, levigatura e lappatura, non eliminano le asperità, ma le trasformano in righe di asperità più brevi: le parti lucidate in questo modo, durante il loro funzionamento, sono sottoposte ad una intensa deformazione, usura e fatica da contatto.
La superfinitura non asporta metallo ma rimuove completamente il rivestimento di conversione restante dalla superficie dei pezzi producendo un aspetto speculare. Il processo è estremamente sicuro per svariate peculiarità,
Non ci sono effetti dannosi alla geometria dei pezzi. Il materiale rimosso dai denti degli ingranaggi, dalle superfici, ecc è uniforme nel profilo e non toglie dimensionalità.
La lavorazione di superfinitura viene effettuata a bassa temperatura e pertanto i pezzi non subiscono alterazioni da surriscaldamento.
Il processo è basato su una reazione di conversione superficiale che non genera idrogeno e quindi risulta metallurgicamente sicuro; i pezzi non divengono quindi fragili ma mantengono inalterata la loro resistenza strutturale.
Il processo è controllato e perfettamente ripetibile infinite volte. Questo permette di sostituire eventuali pezzi trattati con altri lavorati successivamente.