giambait
Ebiker velocibus
Assolutamente d'accordo.Smettiamola di attaccare chi va a correre: il problema sono le fabbriche aperte
L’accanimento contro chi fa sport all’aperto durante la quarantena colpevolizza i singoli e distrae dalle responsabilità politiche di un’emergenza gestita disastrosamente, specialmente nelle provin…thesubmarine.it
La verita' sta piu' qua sopra...
Premesso che la legge va sempre rispettata, ritengo sia ancora possibile, siamo una società liberale, una critica civile e motivata.
E' ormai evidente come i luoghi di contagio nelle aree più colpite siano stati inizialmente ospedali e luoghi di ritrovo ( fiere, bar ecc.), poi luoghi di lavoro, mezzi pubblici, famiglia. Non c'è nessuna evidenza epidemiologica che girare da soli, a piedi o in bici, nei campi e nei boschi, abbia favorito la diffusione del virus.
Ormai sembra che in regioni e comuni vi sia una gara a chi fa lo sceriffo più cattivo: forse per distogliere l'attenzione da errori , comprensibili data l'eccezionalità dell'evento, che vi sono stati nella fase iniziale?
Media e politici decantano il "modello Italiano" , che oggettivamente al momento ha portato a risultati assai deludenti.
Credo che il modello vincente sia invece quello adottato in Corea, con l'uso estensivo dei tamponi e l'utilizzo di nuove tecnologie
Come funziona il "modello" Corea del Sud contro il coronavirus
I test a tappeto sembravano aver limitato la diffusione dell'epidemia. Ma alla base delle misure di Seul c'è anche un'app che sta spopolando e un utilizzo intelligente dei big data
www.agi.it
Coronavirus, modello Corea: test per tutti
La Corea è il paese che nel mondo ha fatto più test. Un approccio simile è stato applicato a Vo' Euganeo, uno dei focolai italiani.
www.la7.it