--- cut del moderatore - niente politica ---
Molte fabbriche stanno chiudendo, per forza, così operai e muratori che lavorano spesso a metri di distanza, adesso sono a casa casina a godersi il divano....e sarebbero a riempire rifugi e lungo mare se non fosse ormai vietato.
Però, i lavoratori dei negozi, dei centri commerciali, dei trasporti e quelli delle strutture sanitarie continuano ad essere "carne da macello"....e quando si stancheranno anche loro?
Chi produce i rifornimenti, chi li porta ai negozi, chi li vende? --- cut del moderatore - niente politica ---
E a chi dice "per 15 giorni di ferie che vuoi che sia", vedremo alla fine quante aziende riapriranno, anche perchè data la scarsissima intelligenza delle persone, non ne basteranno 15, ma nemmeno 30....e se le aziende non lavorano, per quanto tempo pensate che lo stato italiano potrà continuare a distribuire soldi sottoforma di stipendi ai suoi dipendenti pubblici e "ammortizzatori sociali" a milioni di altri?
Quanti stipendi pensate che le aziende possano pagare senza produrre? Ragazzi, 1 mese di fermo in queste condizioni e il 50% delle aziende, soprattutto micro, chiude.
Io stesso, ho i miei 5 dipendenti a casa, questo mese li pago, ma il prossimo? Credete che qualche mio cliente pagherà le fatture che ho emesso il mese scorso?
E' rischioso fare lavorare nelle fabbriche?
Certo, un rischio c'è, inutile negarlo.
Ma siamo in GUERRA, e in guerra solo un folle ferma le industrie. Non è questione di mandare persone al "macello" per far fare i soldi ai padroni...
La Cina ha potuto fermare le fabbriche di quella zona, come noi abbiamo fatto con Codogno, perchè il resto del Paese funzionava ancora.
L'italia purtroppo non può contare sull'intelligenza del suo popolo, e oggi invece di un cluster, di una zona, di una regione siamo riusciti ad avere TUTTA la nazione a rischio. E, cosa grave, per quello che vedo in giro (non su questo forum fortunatamente) ancora troppo pochi hanno capito la gravità della situazione.