Davide Rebellin investito da un camion

Auanagana

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Ho gareggiato in bdc per otto anni da ragazzo fino alla soglia dei dilettanti...tanti tanti km fatti su strada in Toscana con tutti i climi..
Ma le condizioni del traffico negli anni '80 erano completamente diverse e molte meno distrazioni alla guida ( smartphone in primis..)!!
Una volta smesso con le gare ho avuto una sorta di rigetto, soprattutto dovuto ai pericoli sempre più derivanti dagli altri...uso la bici non da fuoristrada solo in ambito urban e col caschetto , è comunque pericoloso ma le velocità almeno sono ridotte e non ci sono camion..
Al giorno d'oggi secondo me la mtb è molto meno pericolosa, ci si può far male piu' spesso ma sempre per errori propri e con meno probabilità con tragici esiti.. ( sgratt sgratt... :oops: ).
Io a tutti gli stradisti spaventati che di mtb non ne vogliono sapere consiglio il gravel...non perchè sia chissà cosa di innovativo come disciplina, ma perchè in un giro da 3-4 ore vicino a casa si può stare facilmente più su sterrato che su asfalto ( e comunque più su strade secondarie) e i pericoli diminuiscono di molto o si azzerano.....certo quando ci si mette la sfortuna c'è poco da fare...:oops:
 
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Auanagana

Ebiker celestialis
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Era con una gravel.... :oops: :relieved:
 

ducams4r

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La mia passione a due ruote a pedali è cresciuta in mezzo ai boschi, tra sentieri e mulattiere, per divertimento e per fare un po' di attività fisica. Il ciclismo su strada non mi ha mai attirato, l'ho sempre ritenuto noioso e poco stimolante... Poi gli anni passano, la passione aumenta, come è cresciuta in me la voglia di scoprire nuovi mezzi (sempre con la e- davanti), nuovi modi di pedalare e nuovi orizzonti da esplorare; per questi motivi ho acquistato la mia prima bici da strada all'età di 48 anni dopo aver passato quasi 30 anni esclusivamente sulle ruote artigliate.

Nuovo mezzo, nuovi stimoli, nuova disciplina, nuova fatica, nuovi panorami, nuove sfide... tutto molto affascinante, ma già alla seconda uscita ho subito capito quanto la strada fosse immensamente più pericolosa del bosco, asfalti pieni di buche, automobilisti che non ti vedono, e se ti vedono non ti rispettano, camionisti che devono passare perché si credono "i re della strada", e a volte anche i pedoni che saltano giù dai marciapiedi senza guardare.

Per questi fattori sono giunto alla conclusione che la strada sia decisamente più pericolosa del fuoristrada. In MTB sono caduto diverse volte e in alcuni casi con lievi conseguenze, nella maggior parte lividi ed escoriazioni, ma nulla di grave; invece, cadere su strada è un opzione che non va nemmeno considerata, tantomeno un incidente. Su strada, non 2 ma 4 occhi aperti, ogni cosa che ci circorda è un potenziale pericolo.

Non sono un ciclista esperto, ma da automobilista penso di aver percorso circa 1 milione di kilometri e averne visto di tutti colori, il consiglio che mi sento di dare a tutti, è di acquistare un set di luci potenti da tenere sempre accese in modalità lampeggiante per rendervi il più visibili possibile.
 
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marsel73

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Giustissimo!..aggiungerei anche che vestiti con colori molto sgargianti e accesi possono aiutare nel farsi notare meglio...ma noto anche che molti ciclisti viaggiano in 2/3 uno di fianco all'altro come fossero al Tour o al Giro...a me non frega niente,sto dietro e appena posso li passo e proseguo,ma ho visto scene da delirio....
 

fix62

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Perchè non ti sei fermato ?..........forse sarebbe stato inutile, ma dovevi fermarti........in molti casi fermarsi o fuggire , può essere la vita o la morte di chi è stato investito.........ti hanno ripreso delle telecamere, presto o tardi risaliranno a te , anche senza la targa,,,,,,,Ma anche se non ti trovassero mai, sopporterai tutta la vita un macigno così grande?
Provo tanta pena per te...........
 

Cip46

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Giustissimo!..aggiungerei anche che vestiti con colori molto sgargianti e accesi possono aiutare nel farsi notare meglio...ma noto anche che molti ciclisti viaggiano in 2/3 uno di fianco all'altro come fossero al Tour o al Giro...a me non frega niente,sto dietro e appena posso li passo e proseguo,ma ho visto scene da delirio....
Che osservazione inutile in un momento simile.......Tu hai mai visto Rebellin in bicicletta? hai notato che era con una Gravel probabilmente proprio per evitare le strade piu' trafficate? Io vado in bici da 50 anni e anche in auto da 50 anni e se trovo dei ciclisti affiancati soprattutto se sono in juna strada stretta, rallento fin che non mi vedono e mi sentono. 99 su 100 si mettono in fila. E'è questione di educazione come succede normalmente nei paesi evoluti. Purtroppo noi lo siamo poco....
 
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marsel73

Ebiker normalus
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La mia non voleva essere una disamina dei fatti accaduti al povero Rebellin,ci mancherebbe!...ho solo fatto presente che la strada è di tutti,bici,moto,macchine,camion ecc..per il quieto vivere bisogna convivere con tutti...come detto,anch'io sto dietro e finche non ho spazio sicuro li supero e nemmeno li accosto...EDUCAZIONE,come tu giustamente hai scritto,ma non tutti lo fanno...così come ho visto ciclisti che al rosso non si fermano...quindi l'educazione ci va in ambo le parti!!
 
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