Non importa il numero di corsie, è il concetto della pericolosità della manovra. Se poi vogliamo dirla tutta se in BDC la velocità è 40/45kmh siamo sotto poco sotto al limite classico delle strade (per lo meno le statali strette a cui alludi tu che non ci sono negli USA)quindi in teoria il ciclista fa anche un favore all'automobilista aiutandolo a non superare il limite(le regole vanno rispettate da tutti, no?).
è un discorso che, forse, può valere in qualche strana circostanza (es. strada piana, dritta, dove qualche sindaco imb....le ha messo il classico limite dei 50km/h per convenienza politica o demagogia, limite che spesso è pure illegale, dal momento che in assenza di reali pericoli è fatto divieto ai gestori locali di imporre limiti inferiori a quelli prvisti per le strade generali).
In tutti gli altri casi, il ciclista è molto molto più lento del flusso delle auto.
Diciamolo, la maggior parte degli automobilisti odiano i ciclisti solo ed esclusivamente perché vengono bloccati o sono rallentati, la questione ambientale dei ciclisti zozzoni che sporcano non fotte niente a nessuno(comunque chi è sensibile a certi temi si conta sulle punta delle dita, io sono uno di questi e non me ne sono mai accorto ad esempio) e la questione delle regole in generale dei semafori ad esempio è solo invidia perché vorrebbero poterlo fare anche loro ma non possono perchè pigri e usano la macchina anche per fare 300 metri.
intanto, non è vero che la maggior parte degli automobilisti odi i ciclisti, perchè se così fosse, come ho già scritto più sopra, sarebbero ben pochi i ciclisti in grado di tornare a casa sulla propria bici.
La verità è che gli automobilisti odiano certi atteggiamenti dei ciclisti, in particolare tutti quelli che mettono in atto nel momento in cui ritengono di gestire le regole della circolazione come gli pare in virtù di una, tutta loro, idea di essere i migliori utenti della strada.
Difficilmente mi è capitato di vedere automobilisti compiere manovre strane o aggressive nei confronti di una fila ordinata di ciclisti, e nel caso si trattava di automobilisti aggressivi proprio per natura.
Al contrario, ho assistito molte volte a situazioni in cui io stesso sono stato parecchio infastidito dall'atteggiamento arrogante del gruppo di ciclisti.