Come promesso provo a descrivere il giro fatto ieri con la nuova Trek LT 9.7 carbon.
Alle 15.00 in punto mi presento al negozio, in pochi minuti Giuliano, il braccio destro del titolare, persona capace e professionale, mi presenta la bici, mi ci fa salire delicatamente x regolare il sag della forcella e dell'ammo facendomi alzare sui pedali, fatta l'operazione mi chiede se le leve dei freni sono angolate e alla distanza giusta, ho le dita un po' corte e sento il bisogno della leva + vicina alla manopola per frenare con meno sforzo col dito indice, ma è tutto a posto conosce le mie strane esigenze. Ringrazio saluto carico la bike ed a questo punto mi avvicino al punto di partenza, Valsanzibio dove vado spesso conosco quasi a memoria i passaggi per cui posso capire meglio il comportamento della mtb. Ah, la Trek è veramente bella e come tutte dal vivo ancora di più, salgo e parto, breve salita in asfalto per raggiungere l'inizio dello sterrato (sette guadi), ho subito la sensazione già in asfalto di andare + veloce, mi dico ma no sarà l'effetto placebo ma il dubbio mi rimane. Sterrato vado su, ho l'impressione in breve ed in seguito confermata, di avere sotto il sedere un cavallino di razza, reattivo, pronto ma anche sincero nelle reazioni, vado su spedito in tour ma senza forzare, 12-15 km ora, cerco per quelle che sono le mie capacità di ascoltare la bici. Circa a metà salita mi passa forte un biker "Speciale" su mtb tradizionale, gli faccio i complimenti (lui zitto) ed accelero anch'io, mi accodo rispettosamente ed a tratti mi affianco ma sempre un po' indietro, seguo traiettorie meno comode ma mi sto divertendo. Ad un certo punto la sua azione perde di efficacia ed io rallento due volte x non superarlo, poi all'improvviso si pianta ed a quel punto quasi con dispiacere lo passo mantenendo ora la mia velocità iniziale. Si era impiccato da solo e doveva avere l'acido lattico che gli usciva dalle orecchie. Continuo a questo punto in un breve single track sempre in salita con curva a sinistra ripida e stretta, il cambio Sram NX eagle continua a sorprendermi, veloce, silenzioso, preciso, la leva per cambiare ha una corsa molto corta, mi piace. Ma soprattutto la possibilità della scelta, si fa per dire, non finisce mai, 12 velocità, ma fossero undici sarebbe lo stesso, ti permettono di scegliere il rapporto ideale. Abituato al EX1 a 8 velocità ti rendi conto che a volte frullavo troppo e questo secondo me, ora, spiega la reale percezione che avevo di andare mediamente più forte. Prime discese con sali scendi fra filari d'uva, cerco di rodare un po' i freni pinzando alternativamente anteriore e posteriore, quindi salita a tratti rotta verso il monte Fasolo quindi prima vera discesa che sapevo brutta ma ho trovato ancora + brutta x per le piogge, fatta con prudenza, quindi ancora sali scendi in single con due passaggi brevi ma ripidi e un po' complicati, la bici si comporta bene e me la sento proprio cucita addosso . Si sbuca vicino a villa Beatrice e torno su, finalmente prima discesa flow veloce soddisfatto. Si passa a passaggi tecnici ma anche veloci, la Yary con la nuova cartuccia va veramente bene, ad un certo punto sterrato ondulato in parte roccioso e scalinato lascio andare, in un tratto meno tecnico do un'occhiata .... 43 orari, e mi do subito una calmata. Per finire, non vorrei annoiarVi troppo, su una salita scalinata fatta in velocità, ma anche in discesa, mi sono reso conto quanto bene lavori l'ammortizzatore, copia il terreno in maniera morbida, progressiva ma se serve sostenuta, tant'è che ho avuto la certezza, durante un passaggio, di aver bucato la gomma posteriore, cosa non vera. Arrivato, finalmente direte voi, alla macchina ho appoggiato la bici impolverata e Le ho fatto i complimenti. Lei ha certamente già capito che in alcune circostante non ha un gran manico sopra, (questa ve l'ho servita in un piatto d'argento) ma sa anche che poteva trovare di peggio!!! Saluti. Dimenticavo, il telaio e la piega in carbonio attenuano le vibrazioni in maniera sensibile sia in salite che in discesa e la schiena e le braccia ringraziano.
Ps. Chissà come andrà quell'altra in arrivo che ha anche le ruote in carbonio e tutto il resto.
Pps Le foto alla prossima. Giro di 2 ore scarse 32 km. 1100 dsl
Alle 15.00 in punto mi presento al negozio, in pochi minuti Giuliano, il braccio destro del titolare, persona capace e professionale, mi presenta la bici, mi ci fa salire delicatamente x regolare il sag della forcella e dell'ammo facendomi alzare sui pedali, fatta l'operazione mi chiede se le leve dei freni sono angolate e alla distanza giusta, ho le dita un po' corte e sento il bisogno della leva + vicina alla manopola per frenare con meno sforzo col dito indice, ma è tutto a posto conosce le mie strane esigenze. Ringrazio saluto carico la bike ed a questo punto mi avvicino al punto di partenza, Valsanzibio dove vado spesso conosco quasi a memoria i passaggi per cui posso capire meglio il comportamento della mtb. Ah, la Trek è veramente bella e come tutte dal vivo ancora di più, salgo e parto, breve salita in asfalto per raggiungere l'inizio dello sterrato (sette guadi), ho subito la sensazione già in asfalto di andare + veloce, mi dico ma no sarà l'effetto placebo ma il dubbio mi rimane. Sterrato vado su, ho l'impressione in breve ed in seguito confermata, di avere sotto il sedere un cavallino di razza, reattivo, pronto ma anche sincero nelle reazioni, vado su spedito in tour ma senza forzare, 12-15 km ora, cerco per quelle che sono le mie capacità di ascoltare la bici. Circa a metà salita mi passa forte un biker "Speciale" su mtb tradizionale, gli faccio i complimenti (lui zitto) ed accelero anch'io, mi accodo rispettosamente ed a tratti mi affianco ma sempre un po' indietro, seguo traiettorie meno comode ma mi sto divertendo. Ad un certo punto la sua azione perde di efficacia ed io rallento due volte x non superarlo, poi all'improvviso si pianta ed a quel punto quasi con dispiacere lo passo mantenendo ora la mia velocità iniziale. Si era impiccato da solo e doveva avere l'acido lattico che gli usciva dalle orecchie. Continuo a questo punto in un breve single track sempre in salita con curva a sinistra ripida e stretta, il cambio Sram NX eagle continua a sorprendermi, veloce, silenzioso, preciso, la leva per cambiare ha una corsa molto corta, mi piace. Ma soprattutto la possibilità della scelta, si fa per dire, non finisce mai, 12 velocità, ma fossero undici sarebbe lo stesso, ti permettono di scegliere il rapporto ideale. Abituato al EX1 a 8 velocità ti rendi conto che a volte frullavo troppo e questo secondo me, ora, spiega la reale percezione che avevo di andare mediamente più forte. Prime discese con sali scendi fra filari d'uva, cerco di rodare un po' i freni pinzando alternativamente anteriore e posteriore, quindi salita a tratti rotta verso il monte Fasolo quindi prima vera discesa che sapevo brutta ma ho trovato ancora + brutta x per le piogge, fatta con prudenza, quindi ancora sali scendi in single con due passaggi brevi ma ripidi e un po' complicati, la bici si comporta bene e me la sento proprio cucita addosso . Si sbuca vicino a villa Beatrice e torno su, finalmente prima discesa flow veloce soddisfatto. Si passa a passaggi tecnici ma anche veloci, la Yary con la nuova cartuccia va veramente bene, ad un certo punto sterrato ondulato in parte roccioso e scalinato lascio andare, in un tratto meno tecnico do un'occhiata .... 43 orari, e mi do subito una calmata. Per finire, non vorrei annoiarVi troppo, su una salita scalinata fatta in velocità, ma anche in discesa, mi sono reso conto quanto bene lavori l'ammortizzatore, copia il terreno in maniera morbida, progressiva ma se serve sostenuta, tant'è che ho avuto la certezza, durante un passaggio, di aver bucato la gomma posteriore, cosa non vera. Arrivato, finalmente direte voi, alla macchina ho appoggiato la bici impolverata e Le ho fatto i complimenti. Lei ha certamente già capito che in alcune circostante non ha un gran manico sopra, (questa ve l'ho servita in un piatto d'argento) ma sa anche che poteva trovare di peggio!!! Saluti. Dimenticavo, il telaio e la piega in carbonio attenuano le vibrazioni in maniera sensibile sia in salite che in discesa e la schiena e le braccia ringraziano.
Ps. Chissà come andrà quell'altra in arrivo che ha anche le ruote in carbonio e tutto il resto.
Pps Le foto alla prossima. Giro di 2 ore scarse 32 km. 1100 dsl
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