siamo in giro per le colline intorno a todi, saliti per un bel percorso nemmeno tanto accidentato, e rino mi chiama " ho spaccato il copertone!". Mi avvicino e scopro che la ruota posteriore sputa lattice come un neonato sputa il latte di troppo. Il copertone si è tagliato proprio sopra il tallone e il lattice non riesce a chiudere il taglio. Rino, che porta appresso un' officina, stallona il copertone ed estrae una camera d'aria dalla borsetta. Quando esaminiamo il copertone smontato ci rendiamo conto che non si è tagliato su un sasso come avevamo pensato, al contrario il tallone si è scollato in due, così ho scoperto che il tallone è costituito da un ripiegamento all'esterno del bordo del copertone che cela all'interno una nervatura rigida. Questo ripiegamento si è scollato ed il copertone non regge più. Insomma, in breve inseriamo la camera d'aria, la gonfiamo e ritalloniamo a bassa pressione. Siamo a 12 km dall'auto e dobbiamo percorrere 700 metri di dislivello, così lasciamo perdere ogni velleità di fuori strada e iniziamo a scendere per lo sterrato. Percorriamo appena poche centinaia di metri ed il copertone si apre: la camera d'aria fa il suo dovere ma il copertone, snervato, non regge per niente. Che fare? Rino estrae dal cilindro una serie di fascette da elettricista con cui serra il copertone, ce la faremo? Insomma ve la faccio breve: ce l'abbiamo fatta! La riparazione ha retto, nel percorso di ritorno ha ceduto solo una fascetta, prontamente sostituita.
Allego foto dell' "intervento chirurgico" Morale della favola: le fascette sono indispensabili, ed è bene averne molte e di varie dimensioni.
Allego foto dell' "intervento chirurgico" Morale della favola: le fascette sono indispensabili, ed è bene averne molte e di varie dimensioni.