Nulla di impossibile da implementare nelle logiche di funzionamento del sistema, con la dovuta sensoristica (
ruote foniche, accelerometri, giroscopi...fino ad una completa piattaforma inerziale). Sulle moto sportive, dove lo sviluppo è cominciato anni fa e gli investimenti sono stati importanti, i moderni sistemi di aiuto alla guida permettono, opportunamente regolati e se si possiedono le capacità, di entrare in curva di traverso e uscire con la ruota anteriore a 2 spanne dall'asfalto. Le potenzialità di un software evoluto (con funzioni predittive) e di un'adeguata capacità di calcolo (risposta immediata al variare delle condizioni) sono enormi.
I veri problemi dell'implementazione su mtb sono altri, a mio parere: peso, complessità del sistema (sensori, attuatori, centraline), affidabilità dei componenti, esposizione a urti e sporco....