in ricordo di un grande campione

gipipa

Ebiker grandissimus
9 Luglio 2017
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torino
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specialized rockhopper sport, specialized enduro, mondraker kaiser, mondraker factor r, haibike full seven lt 8, haibike dwnhll 8
spiace per la persona
ma resta uno degli esponenti del periodo più buio del ciclismo. anni caratterizzati da un uso sfrenato e sfacciato del doping.
un periodo che personalmente mi ha allontanato, disgustato, dal seguire uno sport che amavo.
spiace vedere che ancora oggi il ciclismo su strada resta avvolto in pesantissimi sospetti. uno sport che non riesce o non vuole cambiare.
 

Giocody

Ebiker potentibus
20 Ottobre 2016
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in zir prì la Rùmagna
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Conway eWME629
Pubblico quello che un amico scrisse tanti anni fa, in un altro forum, uno che non c'entrava nulla con le biciclette, ma cmq fatto di sportivi.
Lo ritengo molto bello e condivisibile, anche se lungo:


"Marco da Cesenatico

Quello della bici.
Scaricava la sua forza dalla testa ai pedali, amplificandone il gesto con la potenza del cuore.
E dentro era divorato da cose di cui molti oggi parlano, come se sapessero le cose che ci sono dietro allo sguardo di un uomo, o di una donna.
Lo abbiamo visto in tanti a volare le montagne, attaccare in salita a frantumar tornanti e avversari, sbrecciarsi a sangue la carne cadendo in discesa e poi ripartire.
Ti infiammava dentro anche se il ciclismo non lo seguivi da vicino; rimanevi incollato davanti al video.
E pigliavi fuoco.
Non potevi scansarti da quella smorfia della bocca, da quel salire in salita che mordeva l'aria e se la risputava attraverso i pedali, tre metri più avanti.
Quando scagliava in terra il cappellino era roba che ti entrava dentro, ne sentivi il fragore anche se eri seduto in poltrona, o ad una scrivania o a un tavolo del bar.
Per gli avversari era il guanto della sfida.
E Marco da Cesenatico, quello della bici, figlio di Romagna era diventato Pantani.
Icona, mito del ciclismo moderno.
Irraggiungibile.
Roba da altri tempi, al mondo del ciclismo non gli pareva vero.
E nemmeno agli sponsor.
Il resto è storia, da giugno 99 a tutto il resto.
Io non so niente e non sono nessuno, ma sono tre giorni che mi chiedo perchè c'ho il nodo alla gola.
Credo che lui si sentisse i suoi risultati, Pantani era Pantani solo se vinceva, se sbriciolava salite dolomitiche o pireneiche quasi a renderle innocue per se e fatali per gli avversari.
Pantani doveva vincere, doveva rialzarsi, sempre e comunque.
Questo si aspettava da lui.
Pantani ha detto sì, Marco da Cesenatico ha detto no.
Cortocircuito mentale ed emotivo.
E ha reagito come ha reagito.
Scaraventando il cappellino in terra, nell'attacco finale e lentissimo contro se stesso.
Penso che Pantani avesse il cuore gentile, quello generoso. quello nobile, quello a cui "l'amore ratto s'apprende".
E' questo non serve troppo nel modo dello sport moderno, dove il secondo è il primo dei perdenti.
E non serve nemmeno molto nel mondo che c'è intorno, dove o sei un vincente o, di converso, sei un perdente.
E questo modo di vedere le cose uccide, lentamente, migliaia di "Pantani" ogni giorno. Gli "uomini-performance".
Che lentamente muoiono.
Non condanno e non difendo Pantani, perchè non mi sento di giudicarlo.
Penso che abbia fatto imprese formidabili in cui l'aiuto del doping sia stato meno che marginale.
Anche se, va detto , c'era; e come lui tanti, forse tutti.
Penso che la potenza che lo portava a vincere se la sia, ad un certo punto, scagliata contro.
Non lo ammiro per questo, ma lo comprendo, perdio se lo comprendo.
E non giudico le sue vicende di cocaina, che non accetto, ma mi rendo conto della disperazione che viveva.
Potente, autentica, disperata. Devastante.
Credo che questa storia sia una gran brutta storia, eppure tremendamente umana.
Storia del moderno vivere, storia dell'antico male di vivere.
Ognuno lo ricorda come vuole, chi con le mani basse sul manubrio ad azzannare la salita, chi con le braccia al cielo su di un traguardo in montagna, diluviato di pioggia.
Immagini tra il rosa, il giallo e il nero dei guanti o delle mezze maniche anti freddo.
A me viene da ricordarlo che riparte dopo una caduta, con la carne viva della coscia che si vede dal pantaloncino strappato.
E, avvicinandosi al traguardo, un suo compagno di squadra lo protegge e con la mano lo sospinge.
Con delicatezza , con rispetto.
Mai cosi' potentemente umano, mai così divinamente umano.
Poi è arrivato il momento in cui" Te sei te e alle fine non sei più te."
Sono parole sue.
Che sia stato suicidio o un malore conta meno di zero.
In un giorno qualsiasi, dopo il 5 giugno 99, aveva scaraventato il cappellino in terra, attaccando Pantani.
E non ha sbagliato il rapporto.
Poi Pantani in un giorno che è una beffa, il 14 Febbraio, è morto.
E si è portato via anche il ragazzo da Cesenatico, quella della bici.
Quello che si chiamava Marco.
Quello che non gliene fregava nulla di vincere, quello che, adesso, gli bastava di vivere.
Con profondo rispetto.
Air"
 

Etouli

Ebiker velocibus
6 Settembre 2018
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genova
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Mondraker level gambe e testa
Mah....
non so proprio cosa pensarne... onestamente quando vinceva mi stava antipatico ma forse perchè idealmente mi sono antipatici tutti quelli che vincono... da quando sono iniziati i guai sino al tragico epilogo mi ha sempre trasmesso una enorme tristezza associata a compassione e pena... Oggi, con tutto il "bulessumme" che fanno per cercare di riaccreditarlo mi sono stufato anche di averne pena (complici sicuramente tutte le "belle scoperte" uscite sugli usi dell'ambiente ciclismo).

Personalmente, pur comprendendo i drammi famigliari indotti da una morte tanto assurda quanto tragica e l'amore che i suoi tifosi provano per Lui, Pantani mi rimane indifferente e non riesco a considerarlo un campione.

In un prossimo futuro chissà magari riuscirò a rivalutarlo anche io
 

Senzabenza

Ebiker grandissimus
18 Novembre 2018
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Montelupo fiorentino
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NDURO SDURO 2.0 Torque Alpinist On One 456
Mah....
non so proprio cosa pensarne... onestamente quando vinceva mi stava antipatico ma forse perchè idealmente mi sono antipatici tutti quelli che vincono... da quando sono iniziati i guai sino al tragico epilogo mi ha sempre trasmesso una enorme tristezza associata a compassione e pena... Oggi, con tutto il "bulessumme" che fanno per cercare di riaccreditarlo mi sono stufato anche di averne pena (complici sicuramente tutte le "belle scoperte" uscite sugli usi dell'ambiente ciclismo).

Personalmente, pur comprendendo i drammi famigliari indotti da una morte tanto assurda quanto tragica e l'amore che i suoi tifosi provano per Lui, Pantani mi rimane indifferente e non riesco a considerarlo un campione.

In un prossimo futuro chissà magari riuscirò a rivalutarlo anche io
Beh..., il forum e' questo.., mi sembra normale e corretto avere pensieri diversi...
A tanti e' entrato nel cuore...., ad alcuni no,
A me pensarci stringe il cuore....
 
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squier79

Big Gino Chiede Cose!
25 Febbraio 2019
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Taranto
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Scott Strike eRide 920 EVO
come faceva le salite pantani non le ha fatte più nessuno... e come lui ne nasce uno ogni 100 anni (in ogni sport è così)... per come la vedo io:
- se era dopato lui lo erano anche gli altri e quindi ha comunque fatto il mazzo a tutti
- se non erano dopati ha comunque vinto e stravinto.
- l'hanno fatto fuori (con i finti esami antidoping) per un giro di scommesse, perchè avrebbe vinto, rivinto e ri rivinto ancora e ancora
L'unica cosa che non ho mai perdonato (sportivamente parlando sempre, perchè nessuno è perfetto e siamo tutti forti finchè non ci capita una batosta degna di tal nome) è stato il farsi sopraffare dalla depressione e di conseguenza l'aver ceduto alle droghe, dando credito a tanti che gli davano del dopato. Le circostanze della sua morte sembra siano legate proprio ad un debito con degli spacciatori... ma non saprà mai nessuno cosa davvero è successo, l'unica cosa vera è che lui non c'è più e tanti lo ritengono un dopato, mentre abbiamo gente come Armstrong che ha vinto solo grazie al doping (perchè era un comune ciclista che non vinceva una mazza senza EPO) che oggi mi sembra faccia di nuovo gare, questa volta di MTB...
 

Vincenzo D

Ebiker grandiosus
12 Gennaio 2020
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Frosinone
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Giant Stance e1+ 29 pro + Merida eSilex 400
Non giudico Pantani per l'uomo o il campione che è stato o il fatto che fosse o no dopato, valuto e ringrazio Pantani per le emozioni che mi davano le corse in cui lui battagliava su quelle salite infernali e quelle emozioni, indelebili, ancora oggi mi fanno venire la pelle d'oca. Rimane inoltre il dispiacere per un ragazzo che come tanti altri forse non meritava quella fine e una umiliazione dalla quale spero almeno la sua memoria si possa riabilitare.
 

etbike72

Ebiker celestialis
27 Gennaio 2019
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Bergamo
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TLevo, wilier jena hybrid
L’esempio della dell’umana grandezza e fragilità.
All’apice della fama di senti invincibile ed inarrestabile.
Tutti ti vogliono, ti reclamano, citano ad esempio e modello.
Poi un bel giorno la ruota gira e ti scopri fragile ed indifeso.
Capisci se chi ti è stato vicino e ti ha esaltato, lo ha fatto per amore ed amicizia o per mero tornaconto personale.
E se improvvisamente ti scopri solo, cerchi di aggrapparti a qualunque appiglio.
E se trovi l’appiglio incerto ......... è la fine.
 
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hawkeye

Ebiker potentibus
26 Gennaio 2018
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varese
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KTM kopoho macina 2972
Pantani fa pare secondo me, di quelle persone che, fin che sei bravo e vinci sei un campione, poi diventi uno schifo in 5 minuti... non è la regola ma spesso capita...vi saranno molti altri campioni dello sport nella storia, e non solo ciclismo intendo..., che magari han fatto qualcosa di non lecito, ma nessuno li ha scoperti e son divenuti anche dei miti... o forse no... chi lo può sapere......
Io ho avuto una piccola esperienza famigliare con il mondo dello sport giovanile di alto livello, quelli dei vivai per intenderci... proiettati verso una possibile vita da professionisti sportivi...(non era calcio comunque.........anzi è uno sport che dovrebbe essere nobile ed elegante......)
beh... ne son felice che ne siamo fuori.....sinceramente il mondo professionale sportivo è molto brutto... bisogna saperci star dentro...non basta essere bravi nello sport che pratichi... occorre aver appoggi/conoscenze/soldi......quindi poi se diventi famoso..queste iene dopo te li ritrovi li ....
perciò non mi sento di colpevolizzare molto Pantani... mi era simpatico e portava i ns colori alti nel mondo... poi tutto è sfumato...ma in parte lo capisco e mi rattrista la sua storia..nata da una sana passione sportiva e finita male per i soldi........
 
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