sideman
Ebiker celestialis
Mah, quando si acquista una moto omologata per l'uso su strada (sia la Yamaha R1 da 280 km/h e circa 250 kg che la Beta Alp da 110 km/h e circa 100 kg) si è ragionevolmente sicuri che l'impianto frenante sia ben dimensionato e che la discesa dal Gavia (in normali condizioni di guida) non provochi effetti così gravi da obbligare il guidatore a fermarsi per raffreddare i dischi; pure certo è che il fading è un fenomeno che sempre avviene e del quale bisogna tener conto, ma in tanti anni di moto MAI mi è successo di sentire il fischio assordante prodotto da pinze, dischi e pasticche (marca Shimano, ripeto) montati all'origine dal costruttore della bici elettrica... Possibile che l'acquirente della bici sia costretto, pur di poter usare normalmente il suo mezzo su strada asfaltata, a realizzare l'upgrade dell'impianto frenante?
Ora comunque comprendo perché non tutti i fabbricanti prescrivano il massimo peso del sistema bici + bagaglio + ciclista...
sono da quando ha 16 anni nel campo motociclistico, che è assolutamente uguale al questo campo.
a quante Jap abbiamo dovuto mettere il kit Andreani sulla forca perchè per le prestazioni della moto sembrava un mollone, quante molle sol mono dietro abbiamo cambiato, per non parlare dei set delle trecce per sostituire i cavi freno originali...e se ne potrebbe parlare per ore.
I prodotti vengono messi in vendita per un certo e NORMALE utilizzo e comunque conosciamo come sono montati, nessuno nasconde niente.
Il fischio assordante non lo deve fare, se lo fa è perchè avrai le pastiglie sporche o che si devono adattare
Il surriscaldamento è una cosa differente che appunto dipende dalla discesa dal peso e da come si frena