Aspettate che stanno per tornare le vacche magre per i si vende è finita la pacchia. Per essere giugno vedo nuovamente una marea di emtb in giro, veramente ne avevo già viste tante l'anno scorso a luglio in Trentino.
Direttamente dalla pagina FB di
DSB - Semplicemente Bici
D-THINKING - Ci siamo abituati bene e abbiamo poca memoria (rivenditori e distributori)
Negli ultimi due anni il settore ciclo ha avuto un boom che pochi avevano previsto.
Un numero molto elevato di nuovi 'ciclisti' si è avvicinato al nostro mondo.
La domanda è esplosa e l'offerta non è mai stata adeguata.
Ci siamo tutti abituati a non avere bici a magazzino e i negozi e vedere bici che toccavano il pavimento e si vendevano (o erano già vendute) da subito.
Sarà così il futuro ?
Certo che NO. E' impossibile pensare che ogni anno si avviino alla bici dal 20 al 30% di nuovi clienti.
Chi - post covid - ha deciso di prendere una bici in questi due anni lo ha fatto.
Tutte le ultime previsioni (fatte prima della guerra in Ucraina) davano un mercato in crescita di circa il 5% medio nei prossimi anni, senza tuttavia specificare chiaramente in quale ambito (Ebike ? ebike urba ? gravel ??? bimbo ???) .
Questo era e rimane in dato positivo.
Altro dato positivo è che nonostante molti gufi dicessero che avremmo avuto post covid molte bici ferme in garage per clienti che superata la fase emozionale - la abbandonavano - così non è avvenuto soprattutto con le Ebike.
Chi l'ha presa la usa ed è felice della scelta.
Da qui ne consegue un altro dato positivo: la torta complessiva negli ultimi due anni si è allargata quindi rimane una base più grande per - eventuali future vendite: Se prima si avevano 100 partecipanti e quindi 100 potenziali clienti , oggi post covid i clienti sono 150.
La base è stabile - ogni marchio adesso se vuole crescere dovrà prendere quote altrui (come era prima).
Per i negozi significa che le bici - probabilmente - non usciranno più alla velocità degli ultimi due anni ma si tornerà al periodo antecovid: bici a pavimento - alcune più vendibili di altre - un rischio di invenduto maggiore - una maggiore scelta per i consumatori.
Ma con numeri complessivi similari ripeto.
Oggi sento negozi che si lamentano perchè il mercato rallenta e cominciano a ricevere bici che non si vendono alla velocità di prima.
Scusatemi cari dealer ma l'anomalia sono stati questi due anni mentre ai vostri occhi (e piacerebbe anche a me sia chiaro) e nella vostra mente restano solo bici vendute - sconti in calo per carenza di prodotto - e zero magazzino e pertanto rischio inferiore.
Non può essere questo il mondo normale. Dopo ogni boom - in qualsiasi settore - inizia la fase di assestamento .
La sfida per tutti noi del settore oggi è capire come si muoverà questa base di clienti più grande rispetto a due anni fa. Che scelte farà per il futuro e quale bici andrà a comprare.
Molti rivenditori hanno aggiunto marchi in negozio per paura di rimanere senza bici oggi dovrete tornare a valutare con attenzione i marchi con cui costruire il vostro futuro .
Il periodo delle vacche grasse è terminato.
Si torna alla normalità ante covid.
E vinca il migliore.
Altro dato positivo è che nonostante molti gufi dicessero che avremmo avuto post covid molte bici ferme in garage per clienti che superata la fase emozionale - la abbandonavano - così non è avvenuto soprattutto con le Ebike.
Su questo non è proprio così perchè basta girare su subito e marketplace e di usato quasi nuovo c'è ne tanto, magari a prezzi elavati, ma anche qui le notifiche evidenziano delle riduzioni di prezzo settimanali.
P.S. con la recessione in arrivo le emtb sopra 6500 € saranno appannaggio di pochi, troppo pochi per mantenere i fatturati.