Emtb Vallagarina - in trasferta a...

Alepe71

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20 Aprile 2017
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La trasferta del 6 agosto in Val di Non, mi ha portato ad esplorare zone nuove nel cuore del Brenta orientale, con l'ottima compagnia di @Della e @eugebike che ringrazio.
Nonostante una variazione del tracciato per la probabilità di beccare un temporale in quota e per la presenza di piante schiantate, ne è uscito un giro molto avventuroso e appagante nonostante la presenza di nuvole basse che hanno in parte rovinato il panorama.

Partenza da Cunevo in direzione di Terres dove percorreremo una galleria illuminata di 2,4 km con pendenza di un metro e temperatura costante di 10 gradi tutto l'anno; è stata costruita per scopi irrigui e quindi portare l'acqua dal lago di Tovel fino ad un bacino di raccolta:

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passata la galleria, ci siamo trovati direttamente in Val di Tovel, dove percorrendo bei sentieri e un ultimo tratto di strada asfaltata, siamo giunti al lago.

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dopo aver preso la strada sterrata sulla dx con segnavia 314, si arriva a Malga Pozzol a 1632mt

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da qui, la strada sterrata finisce e si prosegue dal sentiero 371 bello tosto, con tratti da "turbo" e qualcuno da "walk"; si arriva quindi nella radura dei pascoli di Malga Flavona a 1860 mt.

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Da li si prosegue sempre su sentieri che sconsigliano l'uso dell'eco, ma poco dopo le fatiche vengono ripagate quando arriviamo nel Campo Flavona e ci si trova davanti il Turrion Basso, una montagna molto particolare in un luogo molto selvaggio che toglie il fiato.

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lasciamo il Campo Flavona (2198mt) per salire verso il passo della Gaiarda (2242mt) dove ci attende una bellissima discesa in un single track nei ghiaioni.

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si giunge quindi a Malga Spora a 1850mt dove prendiamo la decisione di non salire la Sella del Montoz a 2327mt causa meteo poco rassicurante.
Da li si sarebbe giunti a Malga Campa e quindi scesi verso Lover.
Quindi optiamo per la discesa verso Cavedago, ma la presenza di schianti ci fa tornare indietro e prendere il poco "ciclabile" sentiero che porta al lago di Andalo. Mi raccomando, voi che ci seguite da casa, non prendete quel sentiero con una bici da 25kg! ;) troppi gradoni da superare e tratto esposto con la presenza di cordino!
Giunti ad Andalo, una lunga e bellissima discesa fra i boschi ci ha portato a Cunevo. Da Garmin D+ 2359mt


qui il relive:

Un grazie a alla prox! ciaooooo

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Allegati

  • Lago_di_Tovel_Turrion_p_sso_della_Gaiarda_Andalo_Cunevo.gpx
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Confermo tutto,giro molto bello!
e aggiungo che è sicuramente da rifare con il cielo sgombro di nubi! e così si riesce a fare anche la sella del Montoz! :p

Ringrazio i miei due compagni d'avventura che mi hanno condotto su nuovi sentieri e fatto vedere nuovi posti!
 
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Eccomi qui di nuovo per un breve report del giro di oggi 9 agosto:

Ci si trova con @Della e @eugebike al Lago Nembia dopo quello di Molveno, con l'obiettivo di salire al rif. Agostini in Val d'Ambiez nel Brenta meridionale.
Il giro inizia subito con la discesa verso Molini per poi salire a San Lorenzo in Banale dove seguiremo le indicazioni per il rifugio.
L'itinerario di salita inizia al ristoro Dolomiti di Baesa dove partono anche le jeep-taxi, e per nulla ci spaventa il dislivello previsto per arrivare a 2450mt :rolleyes: ; ci accorgeremo ben presto una volta presa la strada cementata nell’angusta e torrentizia parte inferiore della valle, che la salita sarà tosta e quindi con assistenza alte. :worried:

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qui siamo quasi arrivati al rif. Cacciatori 1821mt

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malga Prato di Sopra poco dopo il Cacciatori

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e qui inizia il tratto più tosto, dove il problema maggiore sarà quello di scegliere la linea giusta per non perdere trazione sulla ghiaia presente fino in cima, dove la notevole pendenza rende veramente il tutto molto difficile

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io qui stò già sognando un'ebike innovativa che potrebbe essere la soluzione per scalare questi ghiaioni: un bel motore anche nella ruota anteriore che dia trazione al bisogno, ovvero quando quella posteriore comincia a derapare! :idea: Secondo me, la tecnologia X-Drive di Bmw è nata proprio qui :joy:
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qui non ho capito se è @Della che è imbizzarrito, o la sua Turbo Levo ;)

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ecco il rifugio Agostini dove poco a monte, si trova un enorme masso staccatosi dalle sovrastanti pareti il 18 luglio 1957 a seguito del crollo della Torre Jandl.

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La discesa prevede il ritorno dalla stessa via della salita, ma a noi non sta bene :p quindi dopo il rif. Cacciatori prendiamo una deviazione a dx per la malga Senasa di Sotto1577mt e poi un bel sentiero nel bosco che ci porterà sulla cementata.
Da San Lorenzo in Banale, ci portiamo verso Molveno dove faremo tutto il giro del lago in senso antiorario, giusto per consumare una tacca della seconda batteria che ci ha scassato la schiena tutto il giorno.

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Ringrazio i due compagni di derapata per l'ottima e simpatica compagnia.

ciao e alla prox.


D+ da Garmin 2037mt e qui il relive:

 

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Mi ripeto ancora dicendo che è stato un bellissimo giro in ottima compagnia e sopratutto mooolto tosto x la salita mooolto dura per pendenza e aderenza che non molla mai!
Valle molto bella e poco frequentata....un motivo c'è:molto impegnativa da percorrere con qualsiasi mezzo motorizzato..... e non e anche a piedi!
Nonostante fossimo in agosto abbiamo incrociato poca gente: 2 in bici ,1 in ebike e 1 muscolare! pochi escursionisti a piedi dove la maggior parte si sono fatti portare fino al rifugio Cacciatori in Taxi-Jeep!

Per correttezza faccio i complimenti a @Della sia per la proposta del giro ma sopratutto per averci "sverniciato" su alcuni pezzi belli tosti dove non serviva solo la "potenza" del motore ma sopratutto l'abilità e la sensibilità del biker per individuare la traccia giusta per non perdere trazione!

Per informazione generale e per chi ha fatto la Val Duron in Val di Fassa e dove avevo sempre letto come essere una salita durissima....bhe non è che solo l'antipasto della Val D'Ambiez! Provare per credere!
 

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Per correttezza faccio i complimenti a @Della sia per la proposta del giro ma sopratutto per averci "sverniciato" su alcuni pezzi belli tosti dove non serviva solo la "potenza" del motore ma sopratutto l'abilità e la sensibilità del biker per individuare la traccia giusta per non perdere trazione!

Per informazione generale e per chi ha fatto la Val Duron in Val di Fassa e dove avevo sempre letto come essere una salita durissima....bhe non è che solo l'antipasto della Val D'Ambiez! Provare per credere!

allora visto che qui va di correttezze, devo ammettere che il sottoscritto è arrivato al rifugio con notevole ritardo causa difficoltà ad uscire dal fosso scavato dalla ruota nella ghiaia, fornendo un pietoso spettacolo ad una bambina che chiedeva a sua mamma se quello lì, fosse capace di andare in bici :joy: (vi garantisco che ho sentito la voce di quella piccola peste)....naturalmente gli altri due "amici" stavano riprendendo la scena :weary_face:

@Della non si è sentito di inviarmi la foto mentre scavavo e mi "inghiaiavo" sempre di più, quindi qui mi vedete dopo aver perso la sfida con la fisica della trazione, accompagnato dal fidatissimo "walk"
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qui invece passo il traguardo davanti alle mie spettatrici, che mai avrebbero immaginato di assistere ad una cosa del genere in montagna o_O
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sabato 24 agosto assieme ai due amici Andrea e Maurizio, siamo stati a girare in Lagorai percorrendo in senso antiorario il giro di Cima d'Asta.
Dopo aver studiato bene il percorso su un libro e caricata la traccia sull'app del cellulare, partiamo da Strigno carichi di watt (2 motorizzati Bosch con 500+500 e 1 Brose con 700W) consapevoli che la giornata sarà molto lunga e metterà alla prova la non semplice convivenza del nostro lato B :weary_face: con la sella. Il giro non è comunque tecnico poichè prevede il 29% di strada asfaltata nei paesi del Tesino, un tratto dopo il passo del Brocon e nella valle del Vanoi fino al rifugio Refavaie; il restante sono per la maggiore strade bianche con una minima parte di sentieri.


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Dopo Strigno con strada forestale si giunge al Passo Forcella, da qui tramite strada provinciale si attraversano i paesi di Pieve Tesino e Castel Tesino fino al bivio a sx per il parco della Cascatella (in foto) dove riprende lo sterrato.

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da qui la strada si fa più dura e scassata, ma attraversiamo comunque bei tratti ombrosi e freschi che ci porteranno al Passo Brocon

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passo Brocon 1616 mt

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Siamo ora ad un terzo del giro e dopo 3 km di strada asfaltata in discesa, riprendiamo la forestale che ci porterà dritti nella valle del Vanoi senza passare da Canal San Bovo. Purtroppo dopo aver percorso circa 7/8 km e perso quota nonostante qualche tratto in salita, ci troviamo davanti la strada sbarrata dagli schianti della tempesta Vaia :weary_face:
Cerchiamo sulla cartina un'alternativa, ma alla fine non ci resta che tornare indietro fino alla strada del Brocon e scendere dalla strada asfaltata. Il morale non è più quello di prima visto che abbiamo perso una buona percentuale di energia muscolare ed elettrica, oltre ad una buona ora e mezza di tempo; in questo frangente ho dovuto cambiare batteria e questo ha scombussolato un pò i piani visto che prevedevo di arrivare al rif. Refavaie.
Nel tratto fra Canal San Bovo e Caoria, provo ad alternare l'ECO con OFF per recuperare un pò di batteria che ci servirà per salire fino a Passo 5 Croci a 2016mt , mi rendo però conto che le gambe non rispondono quindi la prova funziona solo per un misero km :worried:
Giunti a Caoria a 817mt, ci fermiamo per un bel piatto di carboidrati con ragù di cervo, quindi con il morale tornato positivo prendiamo la provinciale che percorreremo per 5 km fino al rifugio Refavaie dove la Valle del Vanoi finisce per lasciar posto ai boschi.

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Ora il nostro traguardo è il passo 5 Croci che sembra non arrivare mai, la strada bianca sale costantemente lungo i suoi interminabili 16km e la fatica si fa sentire sempre di più; qui dobbiamo continuamente controllare l'autonomia residua perchè il pensiero di non farcela sta diventando un chiodo fissoo_O

Però alla fine eccoci qua:

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Visto che per tutta la salita da Refavaie fino al passo, abbiamo avuto alle spalle dei nuvoloni neri minacciosi con qualche tuono, decidiamo di cambiare il resto del giro cancellando i punti 11, 12 e 13 della cartina; l'imprevisto causato da Vaia ci ha oltretutto spompati e fatto perder tempo. Quindi passiamo per malga Conseria e scendiamo per strada bianca fino a ponte Conseria, dove prenderemo la strada asfaltata della Val Campelle fin giù in Valsugana.


Che dire? Tutto sommato ne è uscito un giro molto lungo e appagante nelle vallate selvagge dell'est Trentino, oltretutto non abbiamo preso una goccia d'acqua nonostante i numerosi temporali in regione.
Dai 96km previsti, ne usciamo con 110km, 3784mt D+ (sul'esagerato Strava 4227) e una tacca piena residua della seconda batteria da 500 del Bosch. L'amico col Brose non fa testo, poichè non ha ancora capito lo scopo dell'ebike ;) visto che con 700W è giunto all'auto con il 20% di batteria: non so se lo prenderò ancora con me :joy:

ciao e alla prox.

Cattura.JPG

qui il relive:


gpx:

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Allegati

  • Tour_in_Lagorai_giro_alla_Cima_d_Asta.gpx
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