Pedali FLAT o SPD

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Ebiker grandissimus
18 Maggio 2020
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Ok, giusto. Allora ho preso un abbaglio con il primo paio ;)
Belle scarpe, mi convincono alla prova statica. Ho preso un numero in meno del consigliato sul sito e in lunghezza sono perfette. Vestono molto aderente ma fortunatamente ho il piede magro: le sconsiglio per chi ha la pianta larga o il collo alto.
Nel fine settimana le provo con i pedali Mamba S (ibridi) e vediamo se confermano le aspettative.
Allora, ho fatto 2 uscite con il nuovo assetto pedali/scarpe in 2 contesti differenti: il primo nel mio percorso "di casa", salita tosta e scassata e discesa per un sentiero verticale, lento, trialistico e con passaggi esposti. La seconda giornata in bike park al Carosello di Livigno, quindi percorsi flow abbastanza facili (tolti 2 trails più enduristici).
Parto dalle considerazioni generali: le Five Ten Trailcross clip-in sono molto belle e ben realizzate. Esteticamente si discostano, già al primo sguardo, dalla consueta forma un po' bombata (e, a mio avviso, ormai datata) delle classiche Freeride o Impact. Se mai richiamano la silhouette di scarpe sportive da corsa, più alte e affusolate. La scelta dei colori è sobria ma attraente, i materiali piacevoli al tatto e ben assemblati. La calzata è tendenzialmente stretta e avvolgente, ideale per il mio piede...ma potrebbe rappresentare un problema per chi ha il collo del piede alto o la pianta larga. E' presente una protezione in gomma per le dita, ma non è appariscente come in altri modelli. Indossata per ore, si è rivelata fin da subito estremamente comoda, non troppo calda e con la suola rigida quanto basta per pedalare, senza però essere di impaccio nella camminata. Anzi, il grip offerto sul terreno e sulle rocce, anche in salita con pendenza elevata, è veramente alto. Inoltre le tacchette, montate senza lo spessore incluso con le scarpe, non sporgono per nulla dalla suola e non impattano con la superficie del terreno, nonostante l'aggancio sia perfetto con i pedali. La suola, invece, non mi è sembrata all'altezza della fama della Stealth originale, nel senso che il grip sui pin è di livello non eccelso. Ma immagino non sia stata la priorità di chi l'ha disegnata, essendo una scarpa da utilizzare prevalentemente con le tacchette (il cui montaggio è immediato e favorito dalla presenza di righe in rilievo per il corretto allineamento). Insomma, mi è proprio piaciuta.
Passando ai pedali, i Funn Mamba S, con un lato flat e l'altro SPD, sono relativamente piccoli (pagano un paio di cm in larghezza rispetto al modello più grande), pesano poco e impattano meno di altri sul terreno. Anch'essi sono solidi e ben costruiti, con ottime finiture. L'aggancio è regolabile, io l'ho utilizzato circa a metà del range, con inserimento della tacchetta secco e definito e sgancio altrettanto netto. L'accoppiata con le Five Ten è perfetta, non perde un aggancio né ci sono problemi nello sganciarsi. La tenuta sul lato flat non è invece così convincente, sia, come detto, per la mescola della suola, sia per la forma dei pin che sono più arrotondati che affilati (di contro, stinchi e polpacci ringraziano :D ). Come già anticipato da qualcuno nei post precedenti, i pedali hanno la brutta abitudine di trovarsi sempre dal lato sbagliato! Quando avresti bisogno del lato flat, mostrano la gabbietta... e al contrario quando ti servirebbe un aggancio immediato :p ...ma qui gioca Murphy, e c'è poco da fare. Seriamente, dopo pochissimo si prende la mano (anzi, il piede!) e come per la bdc si gira il pedale sul lato richiesto quasi senza pensarci. In definitiva, due bei prodotti a prezzi non esagerati.
Passiamo all'utilizzo sul campo. Dico fin da subito che, purtroppo, non sono la soluzione adatta a me. In bike park si sono rivelati eccellenti, la connessione con la bici è decisamente più solida e dà maggiore sicurezza sullo scassato veloce (quel poco che ho trovato al Carosello) e sui salti. Soprattutto in questo frangente, mi è capitato alcune volte con i pedali flat di perdere l'appoggio. Capita soprattutto a fine giornata, stanco e deconcentrato...la guida è più passiva, i tempi sono sbagliati e l'errore è dietro l'angolo. Con gli SPD è tutto più facile, la bici segue il corpo e viceversa. Vien da osare qualcosa di più (e alla mia età non è un bene :D ). Ero già convinto di questo esito, ne ho avuto conferma.
Purtroppo però sul mio percorso naturale di alta montagna, le cose stanno diversamente. Più di una volta, nei passaggi più ripidi e tecnici, ho avuto la sensazione spiacevole di non essere in sicurezza e di rischiare. Anche in salita ostica, ho rischiato di cadere per quella frazione minima di ritardo nello sganciare il piede e trovare un appoggio prima di ribaltarmi con la bici. Nel ripartire, un cinema... difficilissimo (almeno per me) farlo in situazioni di equilibrio instabile: bisogna cercare di arrivare ad un punto in cui posizionarsi con maggiore agio. Probabilmente la pratica aiuta ad affinare la tecnica (come sempre), ma per le mie necessità pedali e scarpe flat rispondono molto meglio su questi percorsi. E non è solo una questione di rendere più piacevole l'uscita, ma di sicurezza... perchè se fallisco lo sgancio in certi passaggi, mi raccolgono con il cucchiaio in fondo alla valle.
Quindi, scusandomi per averla tirata lunga, tentativo interessante ma abortito... torno alla mia configurazione iniziale, accettando qualche rinuncia nell'utilizzo sui trail artificiali (ci vado raramente) e preferendo l'immediatezza di utilizzo nei miei percorsi abituali.
Se interessati, una volta smontati i pedali e lavate le scarpe, le troverete sul mercatino :)

Dimenticavo! Dal punto di vista della salita pedalata, nessuna differenza. Stessi tempi, stessi consumi, stesse assistenze. Su una ebike il senso di essere agganciati per "tirare" i pedali non esiste... e ho più di qualche dubbio che sia significativo anche su bici muscolari.
 
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Dico fin da subito che, purtroppo, non sono la soluzione adatta a me. In bike park si sono rivelati eccellenti, la connessione con la bici è decisamente più solida e dà maggiore sicurezza sullo scassato veloce (quel poco che ho trovato al Carosello) e sui salti. Soprattutto in questo frangente, mi è capitato alcune volte con i pedali flat di perdere l'appoggio. Capita soprattutto a fine giornata, stanco e deconcentrato...la guida è più passiva, i tempi sono sbagliati e l'errore è dietro l'angolo. Con gli SPD è tutto più facile, la bici segue il corpo e viceversa. Vien da osare qualcosa di più (e alla mia età non è un bene :D ). Ero già convinto di questo esito, ne ho avuto conferma.
Purtroppo però sul mio percorso naturale di alta montagna, le cose stanno diversamente. Più di una volta, nei passaggi più ripidi e tecnici, ho avuto la sensazione spiacevole di non essere in sicurezza e di rischiare. Anche in salita ostica, ho rischiato di cadere per quella frazione minima di ritardo nello sganciare il piede e trovare un appoggio prima di ribaltarmi con la bici. Nel ripartire, un cinema... difficilissimo (almeno per me) farlo in situazioni di equilibrio instabile: bisogna cercare di arrivare ad un punto in cui posizionarsi con magg solo una questione di rendere più piacevole l'uscita, ma di sicurezza... perchè se fallisco lo sgancio in certi passaggi, mi raccolgono con il cucchiaio in fondo alla valle.


Dimenticavo! Dal punto di vista della salita pedalata, nessuna differenza. Stessi tempi, stessi consumi, stesse assistenze. Su una ebike il senso di essere agganciati per "tirare" i pedali non esiste...

Stessi passaggi e stesse considerazioni che ho fatto io, e stesso esito, tornato ai flat e stop. In bike park non vado mai e giro quasi esclusivamente su percorsi naturali non preparati, anzi, spesso pure belli devastati. Non si contano le volte che mi sono salvato con una zampata al fulmicotone da una parte o dall'altra, anche una frazione di secondo di ritardo nello stacco del piede può essere decisiva. Vivo sereno ed in pace con i flat ed i loro dannati pin (servono protezioni adeguate). Ovviamente parlo per le mie personalissime esigenze.
 
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Ebiker specialissimus
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46. Di solito indosso il 45 :)
Ma la recensione lato SPD e' basata su quanto tempo di utilizzo? Poi con la soluzione che hai adottato , che a me sembra ottimale per avere 2 modi di utilizzo con un solo paio di scarpe e pedali, cosa te ne frega se non riesci ancora ad agganciare al primo colpo in salita? Metti il piede come viene e poi cambi lato quando sei comodo.
Come per gli automatismi anche il miglioramento della pedalata richiederebbe un minimo di apprendimento. Chi tende a procedere a stantuffo coi flat lo farà pure con SPD per un po' di volte, poi si spera che impari a pedalare meglio e sentirà di sicuro una differenza che non è da buttare via anche in assistita, dove l'avanzamento su terreni sconnessi sarà più regolare con meno tendenza all'impennata ed alla perdita di aderenza
 
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Docste

Ebiker grandissimus
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Ma la recensione lato SPD e' basata su quanto tempo di utilizzo? Poi con la soluzione che hai adottato , che a me sembra ottimale per avere 2 modi di utilizzo con un solo paio di scarpe e pedali, cosa te ne frega se non riesci ancora ad agganciare al primo colpo in salita? Metti il piede come viene e poi cambi lato quando sei comodo.
Come per gli automatismi anche il miglioramento della pedalata richiederebbe un minimo di apprendimento. Chi tende a procedere a stantuffo coi flat lo farà pure con SPD per un po' di volte, poi si spera che impari a pedalare meglio e sentirà di sicuro una differenza che non è da buttare via anche in assistita, dove l'avanzamento su terreni sconnessi sarà più regolare con meno tendenza all'impennata ed alla perdita di aderenza
Ehm...ad oggi ho percorso circa 100.000 km in bdc. Credo di averla un pò di abitudine alla pedalata con le tacchette :)
 

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Stessi passaggi e stesse considerazioni che ho fatto io, e stesso esito, tornato ai flat e stop. In bike park non vado mai e giro quasi esclusivamente su percorsi naturali non preparati, anzi, spesso pure belli devastati. Non si contano le volte che mi sono salvato con una zampata al fulmicotone da una parte o dall'altra, anche una frazione di secondo di ritardo nello stacco del piede può essere decisiva. Vivo sereno ed in pace con i flat ed i loro dannati pin (servono protezioni adeguate). Ovviamente parlo per le mie personalissime esigenze.
Anch'io vado prevalentemente su sentieri naturali e ormai uso gli SPD da così tanto tempo che faccio prima a sganciare che a pensare di farlo, devi metabolizzare per bene il movimento e non lo fai in uno o due mesi.
Con questo non voglio convincere nessuno a cambiare tipologia di pedali, ma solo puntualizzare che come ogni cosa ci vuole del tempo per farla al meglio.
Esco con degli amici e puntualmente mi chiedono come riesca ad andare con gli SPD e non avete paura ad essere agganciato, io puntualmente chiedo invece loro com'è che non hanno paura loro ad andare coi piedi liberi.
L'importante è che ognuno trovi il metodo con cui si trova meglio
 
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Ebiker specialissimus
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Ehm...ad oggi ho percorso circa 100.000 km in bdc. Credo di averla un pò di abitudine alla pedalata con le tacchette :)
ricadi nel caso opposto, per te ci vogliono tante uscite per disimparare a pedalare :)
sono comunque stupito dal fatto che un utilizzatore navigato, anche se solo stradale, ritenga non immediato e pericoloso lo sgancio. di solito chi lo ha assimilato fa il movimento dello sgancio pure quando usa bici da passeggio con flat.
 
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Ebiker celestialis
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Anch'io vado prevalentemente su sentieri naturali e ormai uso gli SPD da così tanto tempo che faccio prima a sganciare che a pensare di farlo, devi metabolizzare per bene il movimento e non lo fai in uno o due mesi.

Guarda, rispetto la tua opinione, ma non mi convincerò mai che staccare un piede dal pedale in modo fulmineo con gli SPD possa venire meglio o anche solo uguale ad avere il piede libero, un piccolo ritardo sia pur minimo c'è, poco o tanto che sia. Poi magari puoi diventare bravo ad anticipare per compensare ma certe situazioni non riesci ad anticiparle.

Esco con degli amici e puntualmente mi chiedono come riesca ad andare con gli SPD e non avete paura ad essere agganciato, io puntualmente chiedo invece loro com'è che non hanno paura loro ad andare coi piedi liberi.

Beh, dipende dalle situazioni, non nego assolutamente che gli SPD hanno i loro punti di forza, la fluidità di pedalata in primis ma che è un vantaggio più su BDC o MTB XC al massimo (su AM/Enduro assistite onestamente diventa meno rilevante), ma anche la certezza di "tenere" i pedali in salti e drop da bike park. Ma se l'uso della bici è diverso per me il gioco non vale la candela (ripeto, per me).

L'importante è che ognuno trovi il metodo con cui si trova meglio

Questa è l'unica cosa certa.
 

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Guarda, rispetto la tua opinione, ma non mi convincerò mai che staccare un piede dal pedale in modo fulmineo con gli SPD possa venire meglio o anche solo uguale ad avere il piede libero, un piccolo ritardo sia pur minimo c'è, poco o tanto che sia. Poi magari puoi diventare bravo ad anticipare per compensare ma certe situazioni non riesci ad anticiparle.



Beh, dipende dalle situazioni, non nego assolutamente che gli SPD hanno i loro punti di forza, la fluidità di pedalata in primis ma che è un vantaggio più su BDC o MTB XC al massimo (su AM/Enduro assistite onestamente diventa meno rilevante), ma anche la certezza di "tenere" i pedali in salti e drop da bike park. Ma se l'uso della bici è diverso per me il gioco non vale la candela (ripeto, per me).



Questa è l'unica cosa certa.
Ripeto, ho solamente sottolineato il fatto che non sempre basta qualche mese di uso per acquisire un automatismo "perfetto" per potere dare un giudizio, ovvio che ognuno debba usare ciò con cui si trova meglio.
In tutti gli anni di uso credo di potere contare sulle dita di una mano le volte che sono rimasto attaccato, anzi sono più le volte che mi si sono sganciati quando non volevo.
 
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14 Aprile 2019
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Thok MiG RR / cube two 29DH
Guarda, rispetto la tua opinione, ma non mi convincerò mai che staccare un piede dal pedale in modo fulmineo con gli SPD possa venire meglio o anche solo uguale ad avere il piede libero, un piccolo ritardo sia pur minimo c'è, poco o tanto che sia. Poi magari puoi diventare bravo ad anticipare per compensare ma certe situazioni non riesci ad anticiparle.
certo,in effetti la paura di cadere per non essere riusciti a sganciare è una delle cose che frena di più nell usare i clipless in mtb, ma Credimi, dopo un breve periodo di "apprendistato" il fatto di staccare un piede da un pedale Spd è una cosa così semplice che non da assolutamente nessun problema, e lo stare agganciati ripaga con una sicurezza di guida sulla scassato (tipo piste nere in bike park ad esempio) che un flat non può garantire, semmai la cosa noiosa è ri agganciare al volo quando si deve staccare un piede, cosa che non sempre avviene in modo semplice, in questo caso vengono in aiuto i pedali a piattaforma larga, o double, dove si può poggiare il piede temporaneamente in modo abbastanza stabile, e ri agganciare appena si riesce ;)