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Motori a 36 o 48V? Differenze?
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Testo
<blockquote data-quote="ghepüangor" data-source="post: 266308"><p>Motorizzare un mezzo con un motore elettrico senza avere grosse pretese o vincoli o per usi brevi, è quanto di più banale possa esistere....ci piazzi un motore, magari anche diretto sulle ruote, poi al resto ci pensa la fisica: avrà spunto in partenza, velocità...tutto senza preoccuparsi di rapporti di trasmissione, frizioni e altre complessità necessarie ai motori endotermici.</p><p>Alla peggio si scalda il motore, i fili, l'elettronica e la batteria...ci metti qualche aletta e ventola e sei a posto.</p><p></p><p>Ma fare un sistema che funzioni e usi l'energia in modo OTTIMALE non è così banale come spesso la teoria dell'elettricità vorrebbe far credere.</p><p></p><p>A livello teorico, due motori A e B che eroghino entrambi 100W per 1 ora, assorbono 100W e consumano entrambi 100Wh....in realtà, se A assorbe 50A per 2V e B assorbe 25A per 4V, B alla fine consumerà di meno...anche molto di meno in certi casi.</p><p>Perchè i 50A di A produrranno perdite per calore 4 volte più elevate dei 25A di B...in pratica, la batteria di A dovrà erogare ad esempio 2,5V e 50A, per fare giungere al motore 2V e 50A: dovrà erogare 125W per farne arrivare 100 al motore, sprecando 25W in calore.</p><p></p><p>Inoltre, la maggiore erogazione di corrente scalda e stressa le celle della batteria, riducendone l'efficienza. Oltre a sprecare 25W, in pratica non riuscirà nemmeno ad erogare i 500Wh che ha a disposizione, probabilmente ne eroga 450W.</p><p></p><p>Tante piccole perdite che, sommate, alla fine fanno una differenza anche del 20-30% tra due sistemi uguali sulla carta.</p><p></p><p>L'abilità del costruttore sta proprio nel cercare quell'equilibrio di progettazione tra velocità (meno assorbimento di corrente ma con relative perdite però di trasmissione) e coppia e realizzare un software di controllo che minimizzi le perdite, dando comunque la potenza richiesta.</p><p></p><p>Se ne potrebbe dedurre che il bafang 48V sia avvantaggiato rispetto allo yamaha 36V...ma in realtà questi sono solo dati di picco...in condizioni ordinarie, entrambi i motori funzionano ben al di sotto di questi valori e potrebbe benissimo succedere che a regime di crociera, per così dire, il bafang si trovi a lavorare attorno ai 10V, assorbendo più corrente rispetto ad uno yamaha che dovesse lavorare, per ipotesi, a 15V.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ghepüangor, post: 266308"] Motorizzare un mezzo con un motore elettrico senza avere grosse pretese o vincoli o per usi brevi, è quanto di più banale possa esistere....ci piazzi un motore, magari anche diretto sulle ruote, poi al resto ci pensa la fisica: avrà spunto in partenza, velocità...tutto senza preoccuparsi di rapporti di trasmissione, frizioni e altre complessità necessarie ai motori endotermici. Alla peggio si scalda il motore, i fili, l'elettronica e la batteria...ci metti qualche aletta e ventola e sei a posto. Ma fare un sistema che funzioni e usi l'energia in modo OTTIMALE non è così banale come spesso la teoria dell'elettricità vorrebbe far credere. A livello teorico, due motori A e B che eroghino entrambi 100W per 1 ora, assorbono 100W e consumano entrambi 100Wh....in realtà, se A assorbe 50A per 2V e B assorbe 25A per 4V, B alla fine consumerà di meno...anche molto di meno in certi casi. Perchè i 50A di A produrranno perdite per calore 4 volte più elevate dei 25A di B...in pratica, la batteria di A dovrà erogare ad esempio 2,5V e 50A, per fare giungere al motore 2V e 50A: dovrà erogare 125W per farne arrivare 100 al motore, sprecando 25W in calore. Inoltre, la maggiore erogazione di corrente scalda e stressa le celle della batteria, riducendone l'efficienza. Oltre a sprecare 25W, in pratica non riuscirà nemmeno ad erogare i 500Wh che ha a disposizione, probabilmente ne eroga 450W. Tante piccole perdite che, sommate, alla fine fanno una differenza anche del 20-30% tra due sistemi uguali sulla carta. L'abilità del costruttore sta proprio nel cercare quell'equilibrio di progettazione tra velocità (meno assorbimento di corrente ma con relative perdite però di trasmissione) e coppia e realizzare un software di controllo che minimizzi le perdite, dando comunque la potenza richiesta. Se ne potrebbe dedurre che il bafang 48V sia avvantaggiato rispetto allo yamaha 36V...ma in realtà questi sono solo dati di picco...in condizioni ordinarie, entrambi i motori funzionano ben al di sotto di questi valori e potrebbe benissimo succedere che a regime di crociera, per così dire, il bafang si trovi a lavorare attorno ai 10V, assorbendo più corrente rispetto ad uno yamaha che dovesse lavorare, per ipotesi, a 15V. [/QUOTE]
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