Liguria GIRETTO A FINALE

Etouli

Ebiker velocibus
6 Settembre 2018
443
143
43
50
genova
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Bici
Mondraker level gambe e testa
distanza 87 km circa
dislivello 2400 mt circa
Difficoltà tecnica: Difficile a tratti molto difficile (salite nel primo tratto di giornata impegnative)
Tempo di percorrenza: tutta la giornata indicativamente 7-8 ore
Portage in singoli brevi tratti direi meno del 1%

Lunghezza percorso 87 Km circa salita sui 2400 metri positiva buona parte nella prima frazione di giornata (ho stimato un dislivello positivo di 1300 mt su meno di 30 km tra salita e discesa)

Il finalese è ricchissimo di giri per qualsiasi necessità e di qualsiasi difficoltà. Normalmente quando vado ci perdo un giorno intero da mattina a sera. E' bello l'ambiente, i percorsi ed è bello ritrovarsi la sera x aperitivo o cena a Finalborgo tra climbers e ciclisti di ogni genere.

Pedalo quindi cerco di programmarmi i percorsi per lunghe salite e divertenti discese. La mia proposta odierna è quindi personalissima, basata sull'ultima escursione fatta. I gradi di difficoltà sono soggettivi come anche la valutazione dei fondi e della "pedalabilità". Ognuno deve tararsi un po' sulle proprie esperienza ma x quanto alle discese potete trovare info utili anche su trail forks.

Partenza da Finalborgo dopo avere riempito la borraccia alla fonte a fianco all'arco di ingresso del borgo ed aver bevuto un buon caffè. Si sale su asfalto verso Gorra posizionata poco sopra l'ingresso autostradale. La prima deviazione, Via Bracciale è a sinistra è proprio all'ingresso del paesino. si continua sino a raggiungere la sommità del colle e poco prima di scendere si riprende su una strada in fondo in cemento (che presto diventerà sterrata) che diramandosi tra vigne e boschi giara intorno a Torre Bastia. Si inizia quindi la prima discesa denominata "Capra zoppa". Un tracciato "nero" con sassi e tracce di roccia nuda a fondo prevalentemente asciutto. un tracciato di non grande popolarità che a me è piaciuto molto, sufficientemente tecnico con alcune curve strette e passaggi talvolta da "calcolare". Il percorso si conclude pressochè dove è iniziato ovvero a Finalborgo quindi giunti sulla carrozzabile si riprende a sinistra per salire sul Melogno.

Il mio giro suggerisce di pedalare sulla SP490 sino a raggiungere Magliolo (al grosso incrocio prima del passo del Melogno) dove dall'osteria del DIN si può recuperare la fatica con un gel o un altro caffe. Sulla salita si trovano diversi punti per ricaricare acqua potabile. Il più evidente e comodo è in Regione Ca Nova davanti all'ingresso del "Borgo dei gabbiani" appena dopo la trattoria "la padellaccia" sulla sinistra.
Dopo esserVi ristrorati si riprende la discesa su sterrato seguendo un pezzo del famosissimo e trafficatissimo "Roller Coaster" uno sterrato che, salvo il primo tratto di inizio, si sviluppa con fluida continuità in modo divertentissimo con sali e scendi e salti. La discesa è stata sistemata, abbellita.... è da fare tutta in un fiato! Quando arrivato allo sterrato carrabile abbandonate il percorso e svoltate a sinistra verso il Mt Collarina ovvero verso il Santuario della Guardia. Arrivati allo steccato di legno prendete il sentiero sulla destra che seguite senza deviare fino sotto il santuario dove imboccate a destra il sentiero (l'ultimo prima dello sbarramento) Kill Bill 2 uno sterrato molto popolare catalogato su Tf come "nero" e fondo prevalentemente terroso con rocce esposte ma asciutto. Lo sterrato e la relativa discesa continuano dopo avere attraversato una strada bianca su Madonna della Guardia un "doppio nero" con parti in roccia esposta da affrontare con il giusto piglio... L'arrivo vi conduce a Calice. Ci sono baretti dove si può magnare e ricaricare le batterie (in tutti i sensi). Nella piazza c'è una fontana potabile.


Si risale dunque in direzione Carbuta superate il paese non senza avere pedalato su salita impegnativa a tratti faticosa. Frontalmente al Ristorante la quercia c'è altra fontanella potabile. riprendete la marcia che vi farà imboccata la SP23 in direzione Pian dei Corsi / Base Nato. A destra poco prima della sommità (e poco dopo avere ritrovato una fonte di acqua fresca a bordo strada) dovete prendere la strada che con due strappi vi porta dritto dritto alla base . La deviazione è di facile individuazione, essendo posizionata appena prima di uno slargo con "pala eolica". Si ridiscende su "crestino" (semplicissimo percorso di trasferimento) , poi in "Alta Via" poi di nuovo su "verso San Giacomo" . In corrispondenza del Bric Frabosa si lascia il percorso e si devia su percorso semi nascosto dietro una catenella per arrivare alla sommità di "Rocche Gianche" uno sterrato cazzutissimo nella prima parte classificato "nero" ma secondo me sottovalutato. Comunque i passaggi chiave sono precisi quindi guardate bene in giro e scegliete il percorso migliore. impossibile non farsi una foto ricordo... Fondo roccioso nella prima parte poi terroso e sostanzialmente privo di grosse difficoltà nella seconda parte.

Rientrati su strada si svolta a sinistra in direzione Vezzi s. Giorgio e Vezzi Portio dove dal Comune troverete un altra fontanella potabile. All'incrocio con la SP 8 prendete a destra e poco dopo a sinistra quindi di nuovo a destra (cartelli chiesa e cimitero) per arrivare alla Colla di Magnone. Sulla destra (proprio davanti alla chiesetta) vi si apre lo sterrato "ciechi" un percorso semplice su pietroni smossi e meno smossi da tirare senza problemi ... Quindi con "ponti romani Climb" risalite alle Manie. Non resta che tornare alla macchina cosa che questa volta propongo mediante un tratto di 24 H (percorso senza particolari disagi) e tramite "DH Men" cazzutissima discesa classificata su Tf come "double black diamond" caratterizzata da discrete esposizioni e passaggi tecnici su roccia e pietre smosse.

Consigliato per amanti di discese impegnative
Necessarie protezioni e doppia batteria

i punti di ristoro di acqua li ho segnalati per mangiare trovate a Finale, Finalborgo, Manie e prima delle Manie, Gorra, al Melogno, a Calice
Ovunque c'è disponibilità x ricaricare batterie

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Il finalese è ricchissimo di giri per qualsiasi necessità e di qualsiasi difficoltà. Normalmente quando vado ci perdo un giorno intero da mattina a sera. E' bello l'ambiente, i percorsi ed è bello ritrovarsi la sera x aperitivo o cena a Finalborgo tra climbers e ciclisti di ogni genere.

Pedalo quindi cerco di programmarmi i percorsi per lunghe salite e divertenti discese. La mia proposta odierna è quindi personalissima, basata sull'ultima escursione fatta. I gradi di difficoltà sono soggettivi come anche la valutazione dei fondi e della "pedalabilità". Ognuno deve tararsi un po' sulle proprie esperienza ma x quanto alle discese potete trovare info utili anche su trail forks.

Partenza da Finalborgo dopo avere riempito la borraccia alla fonte a fianco all'arco di ingresso del borgo ed aver bevuto un buon caffè. Si sale su asfalto verso Gorra posizionata poco sopra l'ingresso autostradale. La prima deviazione, Via Bracciale è a sinistra è proprio all'ingresso del paesino. si continua sino a raggiungere la sommità del colle e poco prima di scendere si riprende su una strada in fondo in cemento (che presto diventerà sterrata) che diramandosi tra vigne e boschi giara intorno a Torre Bastia. Si inizia quindi la prima discesa denominata "Capra zoppa". Un tracciato "nero" con sassi e tracce di roccia nuda a fondo prevalentemente asciutto. un tracciato di non grande popolarità che a me è piaciuto molto, sufficientemente tecnico con alcune curve strette e passaggi talvolta da "calcolare". Il percorso si conclude pressochè dove è iniziato ovvero a Finalborgo quindi giunti sulla carrozzabile si riprende a sinistra per salire sul Melogno.

Il mio giro suggerisce di pedalare sulla SP490 sino a raggiungere Magliolo (al grosso incrocio prima del passo del Melogno) dove dall'osteria del DIN si può recuperare la fatica con un gel o un altro caffe. Sulla salita si trovano diversi punti per ricaricare acqua potabile. Il più evidente e comodo è in Regione Ca Nova davanti all'ingresso del "Borgo dei gabbiani" appena dopo la trattoria "la padellaccia" sulla sinistra.
Dopo esserVi ristrorati si riprende la discesa su sterrato seguendo un pezzo del famosissimo e trafficatissimo "Roller Coaster" uno sterrato che, salvo il primo tratto di inizio, si sviluppa con fluida continuità in modo divertentissimo con sali e scendi e salti. La discesa è stata sistemata, abbellita.... è da fare tutta in un fiato! Quando arrivato allo sterrato carrabile abbandonate il percorso e svoltate a sinistra verso il Mt Collarina ovvero verso il Santuario della Guardia. Arrivati allo steccato di legno prendete il sentiero sulla destra che seguite senza deviare fino sotto il santuario dove imboccate a destra il sentiero (l'ultimo prima dello sbarramento) Kill Bill 2 uno sterrato molto popolare catalogato su Tf come "nero" e fondo prevalentemente terroso con rocce esposte ma asciutto. Lo sterrato e la relativa discesa continuano dopo avere attraversato una strada bianca su Madonna della Guardia un "doppio nero" con parti in roccia esposta da affrontare con il giusto piglio... L'arrivo vi conduce a Calice. Ci sono baretti dove si può magnare e ricaricare le batterie (in tutti i sensi). Nella piazza c'è una fontana potabile.


Si risale dunque in direzione Carbuta superate il paese non senza avere pedalato su salita impegnativa a tratti faticosa. Frontalmente al Ristorante la quercia c'è altra fontanella potabile. riprendete la marcia che vi farà imboccata la SP23 in direzione Pian dei Corsi / Base Nato. A destra poco prima della sommità (e poco dopo avere ritrovato una fonte di acqua fresca a bordo strada) dovete prendere la strada che con due strappi vi porta dritto dritto alla base . La deviazione è di facile individuazione, essendo posizionata appena prima di uno slargo con "pala eolica". Si ridiscende su "crestino" (semplicissimo percorso di trasferimento) , poi in "Alta Via" poi di nuovo su "verso San Giacomo" . In corrispondenza del Bric Frabosa si lascia il percorso e si devia su percorso semi nascosto dietro una catenella per arrivare alla sommità di "Rocche Gianche" uno sterrato cazzutissimo nella prima parte classificato "nero" ma secondo me sottovalutato. Comunque i passaggi chiave sono precisi quindi guardate bene in giro e scegliete il percorso migliore. impossibile non farsi una foto ricordo... Fondo roccioso nella prima parte poi terroso e sostanzialmente privo di grosse difficoltà nella seconda parte.

Rientrati su strada si svolta a sinistra in direzione Vezzi s. Giorgio e Vezzi Portio dove dal Comune troverete un altra fontanella potabile. All'incrocio con la SP 8 prendete a destra e poco dopo a sinistra quindi di nuovo a destra (cartelli chiesa e cimitero) per arrivare alla Colla di Magnone. Sulla destra (proprio davanti alla chiesetta) vi si apre lo sterrato "ciechi" un percorso semplice su pietroni smossi e meno smossi da tirare senza problemi ... Quindi con "ponti romani Climb" risalite alle Manie. Non resta che tornare alla macchina cosa che questa volta propongo mediante un tratto di 24 H (percorso senza particolari disagi) e tramite "DH Men" cazzutissima discesa classificata su Tf come "double black diamond" caratterizzata da discrete esposizioni e passaggi tecnici su roccia e pietre smosse.

Consigliato per amanti di discese impegnative
Necessarie protezioni e doppia batteria

i punti di ristoro di acqua li ho segnalati per mangiare trovate a Finale, Finalborgo, Manie e prima delle Manie, Gorra, al Melogno, a Calice
Ovunque c'è disponibilità x ricaricare batterie

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Un paio di appunti dopo aver analizzato la tua traccia nel dettaglio:
  1. Caprazzoppa è un trail ormai abbandonato, percorso abitualmente da camminatori, per scendere a Finalborgo è molto più bello e divertente utilizzare Xmen prima e seconda parte e aggiungere la variante della Fornace.
  2. Dalla base di pian dei Corsi non hai percorso il Crestino, ma bensì una parte di Alta Via -AV- (attenzione che è un trail a doppio senso) e poi hai continuato su Cravarezza fino alla strada di colla S. Giacomo.
  3. Quello che hai indicato come sentiero dei ciechi, in realtà non esiste più, tu hai percorso la strada dei ponti romani che porta alla chiesetta di Magnone al contrario.
Per mio gusto personale, in questo giro c'è troppo asfalto e le discese, come da te indicato sono molto tecniche e impegnative, potrebbero non piacere a tutti. Il Finalese è un territorio molto vasto e in continua evoluzione, attualmente ci sono Trail migliori e di più recente realizzazione. Io che conosco molto bene il territorio con l'ebike preferisco battere altre zone.
 

Etouli

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grazie delle precisazioni. Vero le discese sono molto tecniche e impegnative. Non mi ero accorto che la capra zoppa fosse abbandonata... sono doppiamente felice di avere superato gli ostacoli "brillantemente"... :)

Sono contento di leggere un "finalese" per di più preparato come te. Frequento i luoghi praticamente tutti i fine settimana che posso e trovo le discese solo su tf quindi ho effettivamente difficoltà a fare giri lunghi. Certo le risalite in sterrato classiche per la Nato e verso il Melogno le conosco ma sarebbe bello avere più soluzioni.

Data la tua ottima preparazione potresti proporre dei percorsi credo ne gioverebbero sia la stanza sia gli utenti
 

ducams4r

Redazione
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Data la tua ottima preparazione potresti proporre dei percorsi credo ne gioverebbero sia la stanza sia gli utenti

Preferisco non farlo per due precisi motivi:
  1. Come ho anticipato il Finalese è un territorio estremamente vasto e complicato, sempre in evoluzione e in manutenzione, con trail di difficoltà che passano dal facile all'estremo. Non esiste una cartellonistica e se ti affidi a programmi quali trailforks o Strava è altissima la probabilità di sbagliare sentiero. Mi capita spesso di trovare persone sperse con cartine o gps in mano che non sanno dove andare o peggio pensano di essere in un posto ed invece per aver saltato un semplice bivio si ritrovano da tutt'altra parte incapaci di ritrovare la via desiderata. Mi è anche capitato di dover accompagnare persone che avevano sottovalutato la difficoltà del trail, trovandoli a piedi che imprecavano nel nulla per essersi fidati di tracce trovate online, inadatte alla propria capacità o altri che mi hanno detto che si aspettavano di meglio, quando sono finiti a fare giri XC con le bici da enduro, o peggio che risalivano sentieri a spinta avendoli imboccati al contrario perché trailforks gli dava un'indicazione errata.
  2. Come vedi il giro che hai fatto tu, conoscendo il territorio, io non lo farei mai, semplicemente perché non incontra i miei gusti, quindi probabilmente i tour che piacciono a me potrebbero non incontrare i gusti altrui. Questo perché il finalese spazia da 0 mt slm fino a quasi 1400 mt slm, secondo il meteo e la stagione è più opportuno percorrere alcune zone piuttosto che altre, o zone da evitare durante i periodi di caccia. Questi fattori si amplificano con le e-bike che aprono un ventaglio di possibilità di risalita che si stanno sviluppando ultimamente, con la chiusura e la modifica di trail esistenti mappati per la discesa e ora destinati esclusivamente alla salita.
Girare nel finalese affidandosi a tracce preconfezionate è come andare in un ristorante con un menù infinito, e ordinare al cameriere quello che hanno preso i tuoi vicini di tavolo quando questi sono già al caffè!
Quindi per questi 2 motivi non preparo tour confezionati e non condivido le mie uscite che non sono mai ripetute perché le stabilisco strada facendo in base a tanti fattori, a partire dalla bici che sto utilizzando, al mio stato di forma, al meteo, al tempo che ho a disposizione e alla batteria che mi rimane.

Se vuoi avere la miglior esperienza possibile sul Finalese e Val Maremola, ti consiglio di affidarti ad una guida esperta con ebike che ti confezioni un tour su misura per te. Se l'interesse è solo per la discesa, il modo più redditizio è affidarsi al servizio shuttle, che però per questioni logistiche tendono a concentrarsi solo su alcune zone e non praticano altre che con ebike sono meravigliose.

Non sono una guida professionista, ma pratico la zona da più di 20 anni e mi occupo anche di trail building. Nei weekend liberi mi capita di accompagnare le persone che me lo chiedono, quindi chi è interessato può contattarmi in privato per organizzare uscite singole o di gruppo a la carte!
 

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yogurt

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30 Luglio 2019
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Bergamo
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Bici
Rose, Focus
Non vorrei sbagliarmi ma il sentiero dei non vedenti, seppur in disuso, mi sembra ci sia ancora, io l'ho percorso con la muscolare mese scorso con tanto di residui di corde ai lati e cartelli segnaletici. Stante la salita da cardiopalmo mi sono riproposto di rifarlo con l'elettrica, di solito quando vado in zona Finale preferisco portarmi la muscolare per sfruttare i vari servizi di shuttle e tour organizzati per stare in compagnia.
Sul lato di Pietra Ligure (a pochi chilometri di distanza) si stanno sviluppando un marea di trail pensati per e-bike con risalite su strade tagliafuoco (che ahimè ho percorso ancora con muscolare). La prossima volta pensavo d portarmi l'elettrica ed esplorare meglio la zona del Pieterse magari vedo se trovo qualche gruppo che esce con guida a cui aggregarmi.
 

ducams4r

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Non vorrei sbagliarmi ma il sentiero dei non vedenti, seppur in disuso, mi sembra ci sia ancora, io l'ho percorso con la muscolare mese scorso con tanto di residui di corde ai lati e cartelli segnaletici. Stante la salita da cardiopalmo mi sono riproposto di rifarlo con l'elettrica, di solito quando vado in zona Finale preferisco portarmi la muscolare per sfruttare i vari servizi di shuttle e tour organizzati per stare in compagnia.
Sul lato di Pietra Ligure (a pochi chilometri di distanza) si stanno sviluppando un marea di trail pensati per e-bike con risalite su strade tagliafuoco (che ahimè ho percorso ancora con muscolare). La prossima volta pensavo d portarmi l'elettrica ed esplorare meglio la zona del Pieterse magari vedo se trovo qualche gruppo che esce con guida a cui aggregarmi.

Quando vuoi girare sui nuovi trail della Val Maremola, compresi i trail di risalita per e-bike (no tagliafuoco) contattami. In meno di 30km si riesce a fare un tour con circa 1500 mt d+, modulabile a piacimento e con possibilità di ricarica della batteria presso il rifugio di Cascina Porro a Giustenice.
 

Mrslate

Ebiker celestialis
25 Settembre 2016
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Quando vuoi girare sui nuovi trail della Val Maremola, compresi i trail di risalita per e-bike (no tagliafuoco) contattami. In meno di 30km si riesce a fare un tour con circa 1500 mt d+, modulabile a piacimento e con possibilità di ricarica della batteria presso il rifugio di Cascina Porro a Giustenice.
Scusate se mi intrometto ma.... mi fate venir la voglia... di far un salto a finale!
 
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Quando vuoi girare sui nuovi trail della Val Maremola, compresi i trail di risalita per e-bike (no tagliafuoco) contattami. In meno di 30km si riesce a fare un tour con circa 1500 mt d+, modulabile a piacimento e con possibilità di ricarica della batteria presso il rifugio di Cascina Porro a Giustenice.
Molto interessante, quando scendo ti contatto in privato nella chat.
Grazie!!
 
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