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[Friuli Venezia Giulia] Da Štanjela a Gorizia *lun-ven*
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<blockquote data-quote="GiGaX73" data-source="post: 368551" data-attributes="member: 14266"><p>Salve a tutti, per il percorso che vi propongo oggi ci sono due alternative di partenza: da un parcheggio in Italia, a Gorizia, o direttamente dal parcheggio antistante la stazione ferroviaria Transalpina di Nova Gorica. Purtroppo a causa degli orari dei treni il percorso è attuabile dal lunedì al venerdì, i biglietti ferroviari sono acquistabili <a href="https://potniski.sz.si/" target="_blank">qui</a> (circa 3€) mentre dovrete acquistare a bordo il supplemento bici (circa 3€). Consiglio di non andare da soli, il vano di carico delle bici è posizionato in alto e da soli è una vera impresa caricarle sul treno.</p><p>La stazione ferroviaria è stata costruita nel 1906 dall'allora imperatore Francesco Giuseppe sulla linea Trieste-Jesenice (impropriamente in italiano "Transalpina"), che permetteva un più rapido collegamento delle contee meridionali di Gorizia e Gradisca e di Trieste con la capitale, Vienna. Oggigiorno la piazza antistante è interamente percorribile e il confine di Stato è indicato con una piastra metallica, mentre non vi sono più le barriere all'attraversamento sorte nel secondo dopoguerra (il famoso Muro di Gorizia).</p><p>Se scegliete di parcheggiare in Italia, scaricatevi la traccia "Dal parcheggio alla Postaja" che vi condurrà dal parcheggio dell'Espomego alla stazione ferroviaria, se invece decidete di partire dalla Slovenia, al ritorno potrete gustarvi una bella e rinvigorente birra al bar presente all'interno della stazione stessa, con vista sui treni in partenza e in arrivo. In ogni caso potrete attraversare la città di Gorizia e vedere la Chiesa di Sant'Ignazio, chiaro esempio di Barocco con influenze asburgiche (da notare le "cipolle" sui campanili).</p><p></p><p><strong>Descrizione percorso</strong></p><p>Dopo essere scesi alla stazione ferroviaria di San Daniele del Carso (Štanjela), inizia subito una rapida sequenza di saliscendi che ci faranno costeggiare il Kras, massiccio montuoso da cui possiamo dominare la vallata dove scorre pigro il Vipava (fiume Vipacco).</p><p>Il tragitto si snoda su strade e sentieri senza particolari difficoltà tecniche in mezzo ai boschi montani e piccoli villaggi sloveni veramente fuori dal mondo, quasi un'esperienza mistica attraversarli. Vista la zona non è raro imbattersi in animali selvatici, cani, o cavalli che vagano liberi nei campi e sulle strade, per il momento orsi non ne ho mai incrociati.</p><p>Scesi dal complesso del Kras ci aspetta l'unico punto dove saremo costretti a portare le nostre bici, ovvero il "ponte stretto", un piccolo passaggio pedonale su un canale irriguo. Dovremo impennare per poter passare con il manubrio, altrimenti troppo largo per la struttura.</p><p>Di lì a breve attraverseremo il confine di Stato rientrando in Italia e quindi ci getteremo nel Parco dell'Isonzo di Sant'Andrea-Campagnuzza, dal quale riemergeremo con una breve salita che ci porterà al parcheggio dove abbiamo lasciato l'auto. Se siete partiti dalla stazione della transalpina, seguite la strada verso il centro, percorrete il centralissimo corso Italia/Verdi, passate per piazza Vittoria, riconoscibile per la chiesa di Sant'Ignazio, e quindi salite fino alla piazza della Transalpina, facilmente raggiungibile grazie alle indicazioni stradali presenti.</p><p></p><p><strong>Caratteristiche:</strong></p><p>Distanza: 38,5 km</p><p>Dislivello: 530 metri salita, 750 discesa;</p><p>Difficoltà tecnica: facile;</p><p>Tempo di percorrenza: circa 2 ore e mezza in eMTB</p><p>Portage: sì, una decina di metri al "ponte stretto";</p><p>Spinta: no.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="GiGaX73, post: 368551, member: 14266"] Salve a tutti, per il percorso che vi propongo oggi ci sono due alternative di partenza: da un parcheggio in Italia, a Gorizia, o direttamente dal parcheggio antistante la stazione ferroviaria Transalpina di Nova Gorica. Purtroppo a causa degli orari dei treni il percorso è attuabile dal lunedì al venerdì, i biglietti ferroviari sono acquistabili [URL='https://potniski.sz.si/']qui[/URL] (circa 3€) mentre dovrete acquistare a bordo il supplemento bici (circa 3€). Consiglio di non andare da soli, il vano di carico delle bici è posizionato in alto e da soli è una vera impresa caricarle sul treno. La stazione ferroviaria è stata costruita nel 1906 dall'allora imperatore Francesco Giuseppe sulla linea Trieste-Jesenice (impropriamente in italiano "Transalpina"), che permetteva un più rapido collegamento delle contee meridionali di Gorizia e Gradisca e di Trieste con la capitale, Vienna. Oggigiorno la piazza antistante è interamente percorribile e il confine di Stato è indicato con una piastra metallica, mentre non vi sono più le barriere all'attraversamento sorte nel secondo dopoguerra (il famoso Muro di Gorizia). Se scegliete di parcheggiare in Italia, scaricatevi la traccia "Dal parcheggio alla Postaja" che vi condurrà dal parcheggio dell'Espomego alla stazione ferroviaria, se invece decidete di partire dalla Slovenia, al ritorno potrete gustarvi una bella e rinvigorente birra al bar presente all'interno della stazione stessa, con vista sui treni in partenza e in arrivo. In ogni caso potrete attraversare la città di Gorizia e vedere la Chiesa di Sant'Ignazio, chiaro esempio di Barocco con influenze asburgiche (da notare le "cipolle" sui campanili). [B]Descrizione percorso[/B] Dopo essere scesi alla stazione ferroviaria di San Daniele del Carso (Štanjela), inizia subito una rapida sequenza di saliscendi che ci faranno costeggiare il Kras, massiccio montuoso da cui possiamo dominare la vallata dove scorre pigro il Vipava (fiume Vipacco). Il tragitto si snoda su strade e sentieri senza particolari difficoltà tecniche in mezzo ai boschi montani e piccoli villaggi sloveni veramente fuori dal mondo, quasi un'esperienza mistica attraversarli. Vista la zona non è raro imbattersi in animali selvatici, cani, o cavalli che vagano liberi nei campi e sulle strade, per il momento orsi non ne ho mai incrociati. Scesi dal complesso del Kras ci aspetta l'unico punto dove saremo costretti a portare le nostre bici, ovvero il "ponte stretto", un piccolo passaggio pedonale su un canale irriguo. Dovremo impennare per poter passare con il manubrio, altrimenti troppo largo per la struttura. Di lì a breve attraverseremo il confine di Stato rientrando in Italia e quindi ci getteremo nel Parco dell'Isonzo di Sant'Andrea-Campagnuzza, dal quale riemergeremo con una breve salita che ci porterà al parcheggio dove abbiamo lasciato l'auto. Se siete partiti dalla stazione della transalpina, seguite la strada verso il centro, percorrete il centralissimo corso Italia/Verdi, passate per piazza Vittoria, riconoscibile per la chiesa di Sant'Ignazio, e quindi salite fino alla piazza della Transalpina, facilmente raggiungibile grazie alle indicazioni stradali presenti. [B]Caratteristiche:[/B] Distanza: 38,5 km Dislivello: 530 metri salita, 750 discesa; Difficoltà tecnica: facile; Tempo di percorrenza: circa 2 ore e mezza in eMTB Portage: sì, una decina di metri al "ponte stretto"; Spinta: no. [/QUOTE]
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