Tempo fa ho visto su Rai 3 il programma "Il meglio di generazione bellezza Italia", imperniato sulla nuova bike economy, ne sono stato positivamente colpito, parlava di un mega bike park chiamato "bomba" (Bologna montana bike area) realizzato da associazioni di volontariato e ragazzi appassionati, che ha coinvolto il territorio dell'Appennino Bolognese con svariati circuiti per tutti i gusti e nuove strutture ricettive per accogliere i bikers che si cimento alla scoperta di questi nuovi territori.
Hanno così generato una risorsa economica sopra le loro più rosee aspettative, creando parecchi nuovi posti di lavoro e opportunità al punto che alcuni altri comuni delle zone limitrofe hanno chiesto di far parte di questo circuito per allargare ancora di più l'offerta di questa bella iniziativa.
Una splendida realtà che dovrebbe essere presa a esempio da tutti quegli imprenditori che hanno voglia di cambiare registro nel rispetto e nella valorizzazione del territorio non solo a parole.
Alla faccia di tutti quei pseudo ecologisti fanfaroni che dai posti di comando continuano a considerare le montagne come un baraccone a cielo aperto per la pratica degli sport invernali, una mentalità assolutamente anacronistica e fuori luogo da sradicare in certe teste fuori di testa.
Per generare economia diffusa e per tutto l'arco dell'anno con attività e sport sostenibili e rispettosi dell'ambiente è ora di smettere di sostenere certi ciarlatani che si sciacquano la bocca con l'ecologismo solo per pigliare consensi in campagna elettorale e favorire le mega società degli impianti a fune che la fanno da padrone.
La regione Lombardia a stanziato nuovamente la bellezza di 15 milioni di euro per la Valle Brembana, Seriana, Valsassina e Val di Scalve, per sostenere il turismo invernale e per progettare addirittura nuovi impianti di risalita in comprensori già da parecchi, troppi anni dal bilancio totalmente fallimentare, perennemente senza neve ma che continuano a foraggiare con vagonate di soldi pubblici, ma questa ahimè è una pratica diffusa in tutte le regioni dalle Alpi agli Appennini a dir poco insensata, incoerente con i cambiamenti climatici in atto e con i tempi solo degna della politica da strapazzo di questo paese.
Non importa per esempio se poi c'è una viabilità vallare da terzo mondo, i trasporti pubblici sono ridotti ai minimi termini, l'istruzione e la sanità locale è semplicemente scandalosa dove i servizi essenziali per gli anziani sono ormai inesistenti e saranno sempre peggio, come non importa se il piccolo ma fondamentale ospedale che serve tutta la Valle Brembana a San Giovanni Bianco per questi farabutti andrebbe chiuso perchè economicamente insostenibile.
Poi stanno a litigare per anni per stanziare 60 k euro per il completamento di un breve tratto di collegamento della ciclabile Bergamo-Piazza Brembana (in territorio di Villa D'Alme-Paladina).
Evidentemente il cicloturismo non è considerato un valore aggiunto per questa valle già povera di offerte turistiche alternative seppur ogni anno la suddetta ciclabile ha un interesse sempre più maggiore presso tutti gli appassionati per l'indiscutibile pregio e contesto paesaggistico.
Probabilmente questa disciplina non muove un giro d'affari sufficiente da attirare l'attenzione di tutta quella pletora di ciuccia soldi che c'è nel giro dei più "nobili" sport invernali.
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www.bolognamontanabikearea.it
Hanno così generato una risorsa economica sopra le loro più rosee aspettative, creando parecchi nuovi posti di lavoro e opportunità al punto che alcuni altri comuni delle zone limitrofe hanno chiesto di far parte di questo circuito per allargare ancora di più l'offerta di questa bella iniziativa.
Una splendida realtà che dovrebbe essere presa a esempio da tutti quegli imprenditori che hanno voglia di cambiare registro nel rispetto e nella valorizzazione del territorio non solo a parole.
Alla faccia di tutti quei pseudo ecologisti fanfaroni che dai posti di comando continuano a considerare le montagne come un baraccone a cielo aperto per la pratica degli sport invernali, una mentalità assolutamente anacronistica e fuori luogo da sradicare in certe teste fuori di testa.
Per generare economia diffusa e per tutto l'arco dell'anno con attività e sport sostenibili e rispettosi dell'ambiente è ora di smettere di sostenere certi ciarlatani che si sciacquano la bocca con l'ecologismo solo per pigliare consensi in campagna elettorale e favorire le mega società degli impianti a fune che la fanno da padrone.
La regione Lombardia a stanziato nuovamente la bellezza di 15 milioni di euro per la Valle Brembana, Seriana, Valsassina e Val di Scalve, per sostenere il turismo invernale e per progettare addirittura nuovi impianti di risalita in comprensori già da parecchi, troppi anni dal bilancio totalmente fallimentare, perennemente senza neve ma che continuano a foraggiare con vagonate di soldi pubblici, ma questa ahimè è una pratica diffusa in tutte le regioni dalle Alpi agli Appennini a dir poco insensata, incoerente con i cambiamenti climatici in atto e con i tempi solo degna della politica da strapazzo di questo paese.
Non importa per esempio se poi c'è una viabilità vallare da terzo mondo, i trasporti pubblici sono ridotti ai minimi termini, l'istruzione e la sanità locale è semplicemente scandalosa dove i servizi essenziali per gli anziani sono ormai inesistenti e saranno sempre peggio, come non importa se il piccolo ma fondamentale ospedale che serve tutta la Valle Brembana a San Giovanni Bianco per questi farabutti andrebbe chiuso perchè economicamente insostenibile.
Poi stanno a litigare per anni per stanziare 60 k euro per il completamento di un breve tratto di collegamento della ciclabile Bergamo-Piazza Brembana (in territorio di Villa D'Alme-Paladina).
Evidentemente il cicloturismo non è considerato un valore aggiunto per questa valle già povera di offerte turistiche alternative seppur ogni anno la suddetta ciclabile ha un interesse sempre più maggiore presso tutti gli appassionati per l'indiscutibile pregio e contesto paesaggistico.
Probabilmente questa disciplina non muove un giro d'affari sufficiente da attirare l'attenzione di tutta quella pletora di ciuccia soldi che c'è nel giro dei più "nobili" sport invernali.
Bologna Montana Bike Area
Il comprensorio mountain-bike sull'Appennino bolognese. La bike area in cui puoi girare 4 stagioni su 4.
www.bolognamontanabikearea.it
