GIUIO10
Ebiker celestialis
Non indispettirti per le risposte goliardiche, sono relazionate alla domanda.Ovvio che il problema non sono i 38gradi che ad andature autostradali sarebbero meno ma i raggi uv. Avevo letto delle giunture epossidiche e mi riferivo a quelle.
volevo un’esperienza diretta. Mentre a parte qualcuno in topic gli altri partono dai propri problemi personali con mogli e figli per dare consigli di vita privata. Ad ogni modo grazie.
È risaputo che le matrici di natura epossidica soffrono i raggi ultravioletti. Per questo vengono protette con vernici che ne impediscono la penetrazione. È risaputo anche che hanno un limite di coperture temporale.
Ora, per fare un viaggio di 800 Km con bici esposta, quanto tempo ci si impiega? 1 giorno? 2? Mettiamo 3: ammettendo che non ci sia mai ombra, la bici sarà esposta per 36/40 ore ai raggi solari? Bene: un corridore del tour che si fa più di 20 giorni, a metà giro se la fa sotto, visto che nelle competizioni si usa molta meno vernice per contenere il peso, perché gli si può aprire il telaio da un momento all’altro? E l’amatore che si spara una settimana di salite dolomitiche (e pure in quota, con meno filtro) con la sua S-Works fiammante? Non parliamo poi di aereovelivoli!
Neanche la lasciassi 6 mesi sulla cima del Bianco...
Dovresti preoccuparti piuttosto della batteria integrata della SL, se la lasci per molto tempo al caldo, ma si parla di temperature estreme.