I carter in plastica (pessima!) della Levo Turbo, uguali in tutte le sue varianti, servono a raccordare esteticamente la struttura del telaio e batteria, a nascondere e proteggere il motore, i cavi elettrici e quelli di servizio. Sono piuttosto fragili perchè il polimero usato è poco elastico e, spesso, per questo motivo rumorosamente scricchiolanti. È buona norma togliere almeno i carter lato non-trasmissione per ispezionare il loro interno, in particolare se si pratica il fuoristrada in percorsi fangosi, per svuotarlo dai rimasugli che possono rimare intrappolati.
La guida che segue, inoltre, descrive la soluzione personale affinchè possano durare di più e non siano rumorosi.
Visto che dovevo fare manutenzione e un ritocco estetico, inserisco la descrizione, anche fotografica, su come fare a togliere quello più grande, dal lato catena, il più laborioso come intervento. Per gli altri due le operazioni sono più semplicistiche e non richiedono attrezzatura particolare.
Ciò che serve (oltre ad una basica manualità...):
- Chiavi di Allen (leggi brugole), nelle misure 3; 4; 8.
- Un estrattore a quattro o due graffe e relativa chiave aperta o a stella.
- Una chiave a settori (8) per m.c. tipo Shimano Isis Drive e relativa leva.
- Una placchetta in metallo (squadrata, tonda, come volete, possibilmente con un foro o un avaallamento centrale).
Per la mia ricetta:
- Pellicola adesiva poliuretanica sottile (tipo la 3M per carrozzeria).
- O-ring codice inglese 2015 (1,78x3,68), uno o due per ogni vite dei carter.
- Svasatore medio-piccolo e/o Dremel.
Più i soliti materiali di consumo: sgrassante, grasso spray e non, silicone spray, stracci o carta da pulizia.
Si parte, con la bici sottosopra:
Svitiamo il guidacatena con la chiave da 4mm agendo sulla vite a vista. Non completamente, basta allentare la vite e far scorrere la slitta sull'asola, allontanandola dalla corona.
Con la 8mm, svitiamo la vite della pedivella, in senso antiorario. Continuiamo a svitare: opporrà resistenza dopo qualche giro, oltre la iniziale, perchè è autoestraente. Seguitiamo finchè non esce completamente.
Anche se abbiamo la chiave in mano, non smontiamo ancora la sinistra, per togliere il carter da quel lato. Scopriremo poi perché.
Eccoci davanti al dado a settori che trattiene lo spider-corona.
Infiliamo la chiave a settori e svitiamo, in senso antiorario (filetto destro). Non ci serve una frusta a catena, contrasteremo la leva esercitata facendo forza sulla pedivella sinistra. Ecco perché non l'abbiamo smontata prima! Se si è da soli, a cavalcioni sulla bici, rivolti verso la ruota posteriore, appoggiamo il pedale sinistro sulla coscia (occhio ai pin, se avete i flat...), teniamo premuto l'inserto a settori, parallelamente al dado, e svitiamo.
Ecco ciò che ci appare, l'accoppiamento conico ottagonale a pressione.
Oops... abbiamo cambiato spider... In realtà è lo stesso, solo che le due foto successive sono postume alle altre del 3d..
Ora, Specialized (e Brose) sconsiglia di fare pressione sul perno ISIS (anche se l'ho già fatto un paio di volte e non è successo niente, meglio comunque seguire le specifiche), quello che supporta la pedivella, con l'estrattore per togliere lo spider, questo perchè l'asse-pedivelle è coassialmente vincolato all'asse ruota-libera del motore, con cuscinetti radiali.
Esiste un attrezzo apposito (non so quale sia...) che evidentemente è in dotazione degli autorizzati alla manutenzione. Vediamo di arrangiarci in altro modo.
Assodato che dobbiamo appoggiarci sul bordo esterno (dove termina la filettatura) del calettamento dello spider, sfruttiamo la nostra chiave a settori che ha un foro adatto all'uopo (circa 24mm), inserendola a rovescio, coi denti verso l'esterno. Si appoggia perfettamente. Nulla vieta di usare delle bussole o quel che si può adattare, comunque.
Togliamo la catena (la foto è dimostrativa, si può fare ugualmente...) dalla corona, infiliamo le graffe dell'estrattore tra le razze dello spider, vedremo dopo che ci sono quattro scanalature, sul retro dello stesso, predisposte. Meglio sarebbe utilizzare 4 graffe, ma anche con 2 l'operazione è sicura, l'importante è centrarle bene rispetto al perno. Utilizzando un appoggio che monti sopra i denti dell'inserto a settori (io ho utilizzato una placchetta in alluminio che avevo a disposizione, che ha un piccolo foro centrale nel quale appoggiare la vite di scontro, affinchè non scivoli mentre si esercita la pressione), avvitiamo in senso orario, finche un colpo secco ci avvertirà che l'interferenza è terminata. Possiamo estrarre lo spider.
Ecco il retro dello spider (tornato magicamente nero...), con le 4 scanalature di appoggio ben visibili.
Con la chiave da 3, svitiamo le brugole che trattengono il cartet plastico. Hanno di serie il frenafiletti, non spaventatevi se offrono resistenza, svitiamo in senso antiorario. Come altre viti, quelle delle pinze-freno, per esempio, possono essere serrate con coppia eccessiva o frenafiletti forte, bisogna usare chiavi con terminali intonsi e premere contro la testa della vite, mentre si lavora.
Appare il motore a nudo. Il cavo del deragliatore, oltre al bordo di appoggio del carter sul telaio, è colui che provoca scricchiolio, perché vincolato al chainstay che lo trascina nella sua rotazione.
È necessario pulire bene l'interno, se avete girato in terreni fangosi, con acqua, oppure polverosi e con lavaggio successivo, nei pertugi tra chassis e motore, si trova di tutto! Il foro (controllate sia sempre aperto!) di scolo sul fondo della scocca-portamotore, è limitato nella sua funzione, dal lato trasmissione, da una nervatura del telaio che fa da argine. Il quel punto è più facile il deposito di detriti. Soffiamo con aria compressa, se necessario.
Puliamo bene la zona del m.c., e proteggiamo la zona con del grasso spray che lasci una patina di paraffina (non molle, si imbratterebbe presto di residui), tipo quello da catene delle moto. Spruzziamolo anche tra il supporto dello spider e l'asse, facendo girare lo stesso, utilizzando la pedivella sinistra, che furbescamente non abbiamo ancora tolto.
... Continua, massimo 10 immagini...
La guida che segue, inoltre, descrive la soluzione personale affinchè possano durare di più e non siano rumorosi.
Visto che dovevo fare manutenzione e un ritocco estetico, inserisco la descrizione, anche fotografica, su come fare a togliere quello più grande, dal lato catena, il più laborioso come intervento. Per gli altri due le operazioni sono più semplicistiche e non richiedono attrezzatura particolare.
Ciò che serve (oltre ad una basica manualità...):
- Chiavi di Allen (leggi brugole), nelle misure 3; 4; 8.
- Un estrattore a quattro o due graffe e relativa chiave aperta o a stella.
- Una chiave a settori (8) per m.c. tipo Shimano Isis Drive e relativa leva.
- Una placchetta in metallo (squadrata, tonda, come volete, possibilmente con un foro o un avaallamento centrale).
Per la mia ricetta:
- Pellicola adesiva poliuretanica sottile (tipo la 3M per carrozzeria).
- O-ring codice inglese 2015 (1,78x3,68), uno o due per ogni vite dei carter.
- Svasatore medio-piccolo e/o Dremel.
Più i soliti materiali di consumo: sgrassante, grasso spray e non, silicone spray, stracci o carta da pulizia.
Si parte, con la bici sottosopra:
Svitiamo il guidacatena con la chiave da 4mm agendo sulla vite a vista. Non completamente, basta allentare la vite e far scorrere la slitta sull'asola, allontanandola dalla corona.
Con la 8mm, svitiamo la vite della pedivella, in senso antiorario. Continuiamo a svitare: opporrà resistenza dopo qualche giro, oltre la iniziale, perchè è autoestraente. Seguitiamo finchè non esce completamente.
Anche se abbiamo la chiave in mano, non smontiamo ancora la sinistra, per togliere il carter da quel lato. Scopriremo poi perché.
Eccoci davanti al dado a settori che trattiene lo spider-corona.
Infiliamo la chiave a settori e svitiamo, in senso antiorario (filetto destro). Non ci serve una frusta a catena, contrasteremo la leva esercitata facendo forza sulla pedivella sinistra. Ecco perché non l'abbiamo smontata prima! Se si è da soli, a cavalcioni sulla bici, rivolti verso la ruota posteriore, appoggiamo il pedale sinistro sulla coscia (occhio ai pin, se avete i flat...), teniamo premuto l'inserto a settori, parallelamente al dado, e svitiamo.
Ecco ciò che ci appare, l'accoppiamento conico ottagonale a pressione.
Oops... abbiamo cambiato spider... In realtà è lo stesso, solo che le due foto successive sono postume alle altre del 3d..
Ora, Specialized (e Brose) sconsiglia di fare pressione sul perno ISIS (anche se l'ho già fatto un paio di volte e non è successo niente, meglio comunque seguire le specifiche), quello che supporta la pedivella, con l'estrattore per togliere lo spider, questo perchè l'asse-pedivelle è coassialmente vincolato all'asse ruota-libera del motore, con cuscinetti radiali.
Esiste un attrezzo apposito (non so quale sia...) che evidentemente è in dotazione degli autorizzati alla manutenzione. Vediamo di arrangiarci in altro modo.
Assodato che dobbiamo appoggiarci sul bordo esterno (dove termina la filettatura) del calettamento dello spider, sfruttiamo la nostra chiave a settori che ha un foro adatto all'uopo (circa 24mm), inserendola a rovescio, coi denti verso l'esterno. Si appoggia perfettamente. Nulla vieta di usare delle bussole o quel che si può adattare, comunque.
Togliamo la catena (la foto è dimostrativa, si può fare ugualmente...) dalla corona, infiliamo le graffe dell'estrattore tra le razze dello spider, vedremo dopo che ci sono quattro scanalature, sul retro dello stesso, predisposte. Meglio sarebbe utilizzare 4 graffe, ma anche con 2 l'operazione è sicura, l'importante è centrarle bene rispetto al perno. Utilizzando un appoggio che monti sopra i denti dell'inserto a settori (io ho utilizzato una placchetta in alluminio che avevo a disposizione, che ha un piccolo foro centrale nel quale appoggiare la vite di scontro, affinchè non scivoli mentre si esercita la pressione), avvitiamo in senso orario, finche un colpo secco ci avvertirà che l'interferenza è terminata. Possiamo estrarre lo spider.
Ecco il retro dello spider (tornato magicamente nero...), con le 4 scanalature di appoggio ben visibili.
Con la chiave da 3, svitiamo le brugole che trattengono il cartet plastico. Hanno di serie il frenafiletti, non spaventatevi se offrono resistenza, svitiamo in senso antiorario. Come altre viti, quelle delle pinze-freno, per esempio, possono essere serrate con coppia eccessiva o frenafiletti forte, bisogna usare chiavi con terminali intonsi e premere contro la testa della vite, mentre si lavora.
Appare il motore a nudo. Il cavo del deragliatore, oltre al bordo di appoggio del carter sul telaio, è colui che provoca scricchiolio, perché vincolato al chainstay che lo trascina nella sua rotazione.
È necessario pulire bene l'interno, se avete girato in terreni fangosi, con acqua, oppure polverosi e con lavaggio successivo, nei pertugi tra chassis e motore, si trova di tutto! Il foro (controllate sia sempre aperto!) di scolo sul fondo della scocca-portamotore, è limitato nella sua funzione, dal lato trasmissione, da una nervatura del telaio che fa da argine. Il quel punto è più facile il deposito di detriti. Soffiamo con aria compressa, se necessario.
Puliamo bene la zona del m.c., e proteggiamo la zona con del grasso spray che lasci una patina di paraffina (non molle, si imbratterebbe presto di residui), tipo quello da catene delle moto. Spruzziamolo anche tra il supporto dello spider e l'asse, facendo girare lo stesso, utilizzando la pedivella sinistra, che furbescamente non abbiamo ancora tolto.
... Continua, massimo 10 immagini...
Ultima modifica: