Con tutto il rispetto per i 100 anni del marchio, ma a livello di risultato finale siamo indietro...
Se fossimo a scuola sarei tra il 4 e mezzo e il 5.
Non scomodiamo l'estetica, dove resta una valutazione alla fine dei conti soggettiva, ma è evidente che il mercato va verso il far somigliare le EBike alle MTB muscolari, integrando e mimetizzando il pacco batterie, integrando e mimetizzando il motore e copiando le geometrie delle muscolari per i vari campi di applicazione (trail-enduro-dh). Questa Wilier da questo punto di vista assomiglia alle EBike di 4 anni fa.
Componentistica: il 90% di chi compra una EBike, la acquista per farci salite e discese. Freni, ammortizzatori e cambio sono i componenti chiave.
Se prendiamo questa Wilier 803 da 4200€ di listino e la paragoniamo per esempio alla Commencal da 4000€ per prendere una EMTB con stesso motore, la W. monta una forcella RS SEKTOR da 140, la C monta una RS YARI da 160. Aldilà dell'escursione, tra le due forcelle c'è un abisso, e 300-400€ di costo di differenza. Stesso discorso per l'ammortizzatore, un
Monarch R contro un SuperDeLuxe R. Un'altra cosa!
Da Italiano, mi dispiace vedere che un mercato molto promettente come quello delle EBike stia per essere coperto all'80% da 4-5 marchi non Italiani: Specialized, Haibike, Cube, KTM e poco più a giudicare da quello che vedo in giro. Questo mercato è ancora giovane, e con un pò di coraggio qualche marchio italiano FORSE farebbe ancora in tempo ad entrarci con un buon peso, ma sono necessarie scelte coraggiose e qualche € di investimento in più, e qualche sforzo in più nel capire cosa vuole il mercato.
Basta passare qualche ora sui forum o su FB e già si capiscono tante cose:
Per adesso l'unico prodotto italiano che in maniera giusta sembra rispondere a quello che vuole il mercato è la nenonata Thok, ma paga il sistema distributivo sul mercato ridotto al minimo, che impatta giocoforza sui numeri di vendita. La stragrande maggioranza delle bici si vendono ancora dal bicivendolo, e alla fine compri quello che ha il bicivendolo del tuo paese.
Da questo punto di vista i produttori italiani stanno dilapidando un patrimonio incredibile: il colegamento con i bicivendoli. Stanno facendo prendere piedi a marchi prima inesistenti nei negozi come Haibike o Bulls o Rotwild a scapito di Bianchi, Olympia, Wilier. Lo spazio nei negozi quello è......
Due settimane fa ho acquistato la mia prima EBike, ahimè non italiana, e ho dovuto aspettare il mio turno avendo 2 clienti prima di me che, non erano li a perdere tempo, ma hanno acquistato anche loro una ebike. Parliamo di 4-5 mila euro a botta!!! E' incredibile, da rimanere a bocca aperta, e siamo a Settembre. ITALIANE... sveglia!!!!!