Categorie: Test

[First Ride] Focus Raven² Pro

Focus è nata nel 1993, quando il fondatore Mike Kludge, non contento delle bici che si trovavano sul mercato, decise di farsele da sè. Da quel momento Focus ha molto spinto sullo sviluppo delle sue bici, soprattutto sulle ebike, quando hanno cominciato ad apparire. Nel 2016, Focus è stato il primo marcio di rilievo a proporre bici con batterie integrate, con la Jam² e la Bold². Con la Raven², Focus vuole essere questa volta il primo marchio ad offrire una bici sportiva e leggera, che assomigli ad una bici tradizionale. Abbiamo provato la Raven² a Riva del Garda, subito dopo la chiusura della Trans-Alp di Focus.

La Raven² è il risultato della ricerca, da parte di Focus, di incrementare di molto le prestazioni delle ebike. Con la Raven², Focus voleva costruire una bicicletta con cui si potessero fare cose diverse, non solo andare più lontano. La Raven² è una bici in carbonio, basata sulla piattaforma Raven da XC.

Il motore Fazua

Il sistema Fazua è pensato per una massima integrazione ed un peso più basso possibile. Questo motore ha l’interessante caratteristica di offrire pochissima resistenza al biker quando si superano i 25 km/h. Focus è la prima casa ad usare questo motore su una MTB. La bici pesa circa 14 kg e dà il feeling di una bici classica.

Geometrie

Come Focus non esita a ricordare, la Raven² ha le stesse geometrie della versione non elettrica. Ne consegue che questa è una bici da XC, non sono stati accettati compromessi ed è giusto che i biker si aspettino che il feeling sia quello di una XC normale. Per la nostra statura di 183 cm, la taglia L che ci è stata data, ci è sembrata ideale.

Caratteristiche

Telaio : Carbonio, perno passante 148×12 mm, passaggio cavi interno, Post Mount 160 mm.
Forcella : Fox 32 Float SC Performance, comando remoto, 110×15 mm QR, 100 mm di escursione.
Cambio : Shimano Deore XT 8000
Pacco pignoni: Deore XT, 11–46 T
Guarnitura: FSA Hollow
Freni : Shimano XT M8000 180 mm / 160 mm
Ruote : DT Swiss M1650, 622×25, Shimano Deore, 148×12 mm / 110×15 mm.
Copertoni: Continental RACE KING 2.2 SL Folding.
Sella : Prologo SCRATCH X8-blk
Regisella : BBB, carbon, 27,2 mm, 394 mm.
Manubrio : BBB, aluminium, flatbar, 720 mm, rise: 0 mm, backsweep: 9°.
Attacco manubrio: BBB, aluminium, 90 mm.
Motoer : FAZUA evation, 60 Nm, 250 W
Display : FAZUA evation 1.0 remote.
Batteria : FAZUA evation, 250 Wh, removibile
Potenza : 250 W
Peso : 14 kg
Prezzo : 5,999€

Telaio e componenti

La qualità delle finiture della Raven² è quella di una bici di alta gamma. Il telaio è costruito con 547 fogli di fibra di carbonio accuratamente stesi. Sulla Raven classica, sono 234. La costruzione di un telaio così richiede parecchia cura ed a Focus è servito del tempo per capire quale fosse il modo migliore per costruire un tubo obliquo robusto a sufficienza.

Le gomme sono scorrevoli e leggere, ma forse non l’ideale per i 90 kg del nostro tester.

Fox 32 performance, affidabile e scorrevole.

Un manubrio pulito con controlli raggiungibili facilmente.

L’integrazione del motore è la caratteristica principale della Raven². Si integra con la batteria come fosse un unico pezzo ed è molto silenzioso. La zona del movimento centrale ed il triangolo posteriore sono gli stessi che sulla Raven classica, vale a dire che anche geometrie e prestazioni sono le stesse. L’unità entra facilmente nel proprio alloggiamento. La batteria può essere rimossa per caricarla o sostituirla. Questa bici può essere usata anche con l’unità rimossa, ciò che permette di risparmiare 4 kg.

I freni Shimano offrono le prestazioni affidabili di sempre, anche se i biker più pesanti potrebbero preferire un disco da 180mm dietro.

La cassetta Shimano 11-46T offre un buon intervallo di rapporti per tutte le situazioni.

La sella è comoda, ma si sente la mancanza di un reggisella telescopico!

Focus ha investito molto sul design del telaio. L’allestimento standard sul modello Pro che abbiamo provato fa quello che deve ma non si fa notare per ricercatezza o livello dei componenti. Affidabilità e feeling di freni e trasmissione rispettano le aspettative.

Ci piacerebbero dei copertoni un po’ più robusti se dovessimo usare questa bici tutti i giorni, ad esempio delle Maxxis Ardent, o comunque delle gomme con una migliore tenuta laterale, soprattutto sui fondi meno consistenti. Le gomme di primo montaggio sono state chiaramente scelte pensando al peso.

Motore e batteria

La parte più interessante della bici è il motore Fazua. Il peso totale di batteria e motore è di 3.2 kg. La trasmissione al movimento centrale porta il peso a 4 kg. Si tratta quindi di uno dei motori col miglior rapporto peso/prestazioni sul mercato. Fazua è nata come una startup a Monaco di Baviera. È cresciuta molto, di recente, e a breve vedremo questi motori su parecchie bici.

Come rimuovere l’unità.

Il sistema adotta un riduttore con rapporto di 54:1 per fornire una coppia di 60Nm. La trasmissione ha due rapporti, col rapporto finale che gira su un sistema planetario. Il motore gira fino a 4500 rpm. La cadenza di pedalata ideale massima è considerata intorno ai 100 rpm. Oltre gli 85rpm, la coppia del motore si riduce al 90%.

Questa è la scatola della trasmissione, attraverso cui il motore trasferisce energia alla catena.

La componente fatta di motore e batteria si connette alla trasmissione con un sistema che garantisce un’ottima silenziosità, assenza di cavi e semplicità nella sostituzione dei componenti. È anche possibile rimuovere completamente il motore per ottenere una bici che può normalmente esser usata. I foderi orizzontali sono del tutto normali e uguali a quelli della Raven, non ci sono ingombranti alloggiamenti del motore a limitare le geometrie. La maneggevolezza è simile a quella della Raven, se non proprio identica, a parte la piccola penalità in termini di peso. Il motore è fatto in Svizzera, l’assemblaggio in Germania. Il 90% della produzione è in UE.

La batteria è piccola e leggera, è facile portarne una di riserva nello zaino.

La batteria Fazua ha una capacità di 250 Wh ed è fatta di celle Samsung e35 – 18650. La batteria da sola pesa 1.35 kg. L’intero sistema è resistente ad acqua e polvere a norma dello standard IP54. Le connessioni sono fatte con connettore Rosenberger standard. Il comando remoto è disegnato su misura da Fazua, mostra solo il livello di carica della batteria. La retroilluminazione del display si adatta automaticamente alla luce ambientale. Il comando remoto ha due bottoni per la regolazione del sistema di assistenza.

Il display ha dei led con luminosità che si regola da sola. Mostrano solo il livello di carica della batteria.

Prova sul campo

Salita

La Raven² è leggera ed in salita rispetta molto le aspettative che si potrebbero avere sulla versione non assistita. Precisa in curva, ha ottima tenuta in tutte le condizioni in cui l’abbiamo provata.

Giocando con i rapporti, ci siamo accorti che il motore dà il proprio meglio se si pedala con una cadenza di circa 70-80 pedalate al minuto. Non si possono fare salite super difficili come con una ebike normale. Se si sta seduti lasciando fare tutto alla modalità turbo, la bici non risponde, la Raven² va pedalata come una bici classica. Se si toglie la pressione sui pedali, la bici rallenta. Sui tratti tecnici, se si smette di pedalare per evitare qualche ostacolo, il motore non riparte subito a tutta, ci vuole un po’ per recuperare il passo e bisogna metterci del proprio. È una caratteristica di questo motore leggero. La bici si comporta come una bici normale, con la differenza che permette di coprire distanze maggiori. Ad esempio, la Trans-Alp che Focus ha appena fatto, aveva 16000m di dislivello.

Discesa

La Raven² è una bici da XC race, ma detto questo l’abbiamo trovata all’altezza delle discese provate. Manca un po’ di stabilità in curva ad alta velocità, in confronto ad una ebike da trail o enduro, ma non c’è da stupirsi, con l’allestimento della Raven². In mano ad un biker XC esperto, questa bici si comporta esattamente come una non-ebike. In discesa la bici è silenziosa e la forcella ha ottime prestazioni. Abbiamo fatto qualche discesa piuttosto tecnica e possiamo dire che le gomme, malgrado la loro leggerezza, hanno resistito bene alle pizzicature.

La Raven² è veloce, è una bici normale che si guida con sicurezza e facilità. Abbiamo notato che ci permette di mantenere velocità di 5-8km/h maggiori rispetto ad una bici da xc normale. Ci è anche piaciuto il comportamento del motore sulle sezioni flow dei sentieri, è impercettibile il momento in cui comincia ad assistere e non si nota quando annulla la spinta. I progettisti del motore Fazua, in breve, hanno fatto un ottimo lavoro dando a questo sistema un feeling estremamente naturale, senza resistenza alla pedalata.

Conclusioni

Con la Raven², Focus non ha creato solo una nuova bici ma un nuovo segmento del mercato. È innovativa, leggera e veloce. Il motore supporta il biker senza farsi notare. Capita di trovarsi a pedalare senza riuscire a capire se stia aiutando o meno, una transizione fluida tra la presenza dell’assistenza o meno, che tutti i motori dovrebbero avere secondo noi. Le distanze che si possono coprire sono le stesse che si fanno con una ebike normale da 500Wh. La differenza principale è che la Raven² richiede più impegno. Florian Vogel ci ha raccontato che, al termine della Trans-Alp, ha calcolato che con la Raven², con l’energia che usa lui in un’ora, potrebbe andare 21 volte più lontano…

Focus Bikes

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Pubblicato da
Alex Boyce
Tags: focus

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